Prologo

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Corro.

Mi sono staccata dal gruppo poco dopo che Alan mi   ha detto : <Corri Tessa!>.

Non so da chi o cosa stia scappando, ma sono certa di esser stanca; respiro un attimo e mi fermo.

Ormai la natura mi circonda, l'aria così afosa invade i miei polmoni, intanto il respiro si fa  meno affannoso e il battito cardiaco si ristabilisce.


Nel silenzio della natura, risento quella maledetta suoneria, che pian piano si avvicina sempre di più.

Pensavo di averla seminata, ma mi sbagliavo.

Così incomincio di nuovo a fuggire da quel suono e a schivare le diramazioni.
Mentre corro, un ramo mi colpisce all'addome; dolorante, cerco di rialzarmi e correre, anche se, ad ogni passo, il dolore si intensifica.

Ricomincio a muovermi velocemente e a schivare, ma con meno agilità; evito il primo ramo, il secondo, ma al terzo cado.
Il dolore si fa sentire più acuto e intanto vengo circondata da quel maledetto rumore, qualcuno mi alza, bruscamente, da terra e mi porta al sicuro da lì.

O almeno spero...



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