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"Ciao Cris che ci fai qua?"

"Ero venuto per dirti che è pronta la colazione ma a quanto pare devo dirlo ad entrambi" si acciglia mio fratello.

"No Cris" interviene Paulo "non è come pensi" dice il ragazzo a fianco a me agitato.

"Paulo ha ragione. Ieri sera stavamo guardando un film e ci siamo addormentati" cerco di spiegare a mio fratello.

Alla fine è ceduto e siamo tutti andati a fare colazione.
Oggi abbiamo la nostra prima partita.
Sono emozionata ma allo stesso tempo spaventata. E se sbagliassi?  se non fossi all'altezza delle mie compagne?
Dopo colazione salgo in stanza e Paulo vedendo la mia assenza mi raggiunge. Avrà capito tutto...

"Ali posso entrare?" Chiede lui titubante

"Vieni..."

"Perché sei scappata così dalla colazione?

"Io...non avevo fame.

"Impossibile tu hai sempre fame.
Dai... capisco quando mi menti. Ti conosco abbastanza.
Dimmi la verità."

"Il fatto è che..."

"Va bene non ti stresso se non vuoi dirmelo io vado."

Mi lascia un bacio sulla guancia e si avvicina alla porta pronto ad aprirla.

"Ho paura Paulo..."

Torna verso di me.

"Ho paura di sbagliare di essere presa in giro e di perdere.

"Ali ti capisco. Non devi vergognarti di avere paura. Anche io ne avevo alla mia prima partita. Avevo paura di deludere i tifosi. Ma non ti preoccupare io sarò lì per fare il tifo a te.

"Grazie Paulo non so come farei senza di te"

Mi si avvicina pericolosamente. Le nostre bocche sono a 2 cm di distanza.

"Nemmeno io"

Sento le sue labbra appoggiarsi lentamente sulle mie.
È una sensazione bellissima. Da quel bacio casto inizia a chiedere il permesso con la lingua, che io non nego.
Siamo lì, in quella stanza al silenzio più totale. Le nostre lingue danzano insieme fino a quando tristemente ci stacchiamo l'uno dall'altra.

Rimango lì immobile e imbsrazzata.
Lui mi guarda arrossire e sorride.

"Sei bella quando arrossisci...soprattutto per me." Si alza e esce dalla porta. Io, ancora interdetta lo seguo.

Scendiamo al piano di sotto e, col borsone in spalla, Paulo e gli altri mi accompagnano allo stadio.
Rodrigo mi guarda e sorride

"Cosa è successo tra te e l'argentino?"

"Niente di fuori dal normale." Faccio finta di non sapere di cosa parla.

"Ti ha baciata?" Come fa?? Come può saperlo?

Lo guardo e lui subito capisce.
Mi sorride e mi prende in braccio felice per l'accaduto. Paulo ci guarda male così ci stacchiamo.

Ci dirigiamo verso il campo, tutti i ragazzi sono venuti a vederdi. Sono venuti per me. Non posso sbagliare.

"Buona fortuna" mi abbraccia Rodrigo. Mi aspettavo anche Paulo, ma non fa niente, non ci sono rimasta male...

Noooo assolutamente non volevi un altro bacio di Paulo. Proprio no.

Forse un po'. Ma ora devo concentrarmi sulla partita.

La partita è iniziata. Alzo lo sguardo e vedo Paulo in tribuna che mi manda un bacio e istintivamente sorrido.

Prendo il pallone e ricordo le parole di Paulo. Sbagliare è normale ma io devo solo divertirmi e fare quello che mi fa stare bene.

Inizio a correre col pallone tra i piedi arrivo nell'area di rigore, tiro e...Goalllllll nell' angolo in alto a destra.
Faccio la dybala mask e indico Paulo lui a sua volta fa il gesto e mi indica e sorridiamo insieme.

In quel momento siano solo io e lui. Gli altri non contano.
Paulo mi fa stare bene è l'unica persona di cui ho bisogno. Non voglio nessun altro. Lui mi fa sorridere come nessun altro è mai riuscito a fare.

Io amo la Joya come non ho mai amato nessuno in vita mia.

L'amico di mio fratello/PAULODYBALA//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora