Cosa ho fatto?

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Dopo quelle parole due mani mi afferrano il collo e iniziano a stringere fino a bloccarmi il respiro.

Ho bisogno d'aria...

Secondo me il colorito violaceo ti starebbe bene

I miei occhi iniziano a pizzicare per le lacrime, mi dimeno come una pazza per cercare di prendere anche solo un filo d'aria, finendo solo per consumare sempre più ossigeno. Il mio cuore batte forte e l'adrenalina scorre veloce nelle vene facendomi continuare a muovere nonostante sia inutile e illogico.

Dei puntini colorati compaiono ai lati del mio campo visivo, occupandolo lentamente tutto e facendomi sentire la testa leggera.

Non ci vuole molto prima che io perda i sensi e svenga; il mondo diventa tutto nero e il mio corpo si rilassa, come se mi fossi addormentata di botto.

Dopo poco, credo, riapro gli occhi, le mani sono scomparse, ma i coltelli continuano a girarmi freneticamente attorno. Vorrei stare seduta a riprendere fiato, ma il mio corpo non risponde ai miei comandi; mi alzo con la testa che pulsa come mai prima d'ora.
Inizio a camminare verso il muro di coltelli volanti che mi separano dagli altri.
Vorrei urlare per la paura che una di quelle lame mi infilzi il cervello, ma non riesco.

Non ho il minimo controllo del mio corpo.

Cammino col viso inespressivo, passo attraverso il "muro", venendo magicamente schivata dai coltelli... Beh tutti tranne uno.
Mi vola dritto alla gola, la mia mano scatta senza che io lo voglia e, con riflessi che non mi appartengono, afferro il coltello dal manico bloccandolo a mezzo centimetro dalla mia pelle.
Lo impugno meglio e poi avanzo verso i miei amici.
Delle ciocche di capelli mi scivolano sulle guance bagnate dalle lacrime.
So cosa sto per fare.

Scappate veloci!! Per favore andatevene!!

Le lacrime iniziano a scendermi copiose, ma la mia espressione rimane neutra.
Cerco di fermarmi ma non posso.
Con uno scatto fulmineo afferro Lana per il braccio.

NO!!

La lama del coltello brilla sotto il riflesso della lampada quando la sollevo, tirandola fin dietro la mia testa.
Qualcuno mi butta per terra, riuscendo a liberare Lana.
Sposto lo sguardo e vedo Kan in piedi che le fa da scudo col suo corpo.

-SARA MA CHE TI PRENDE?!- mi sbraita contro.

Riesco a scorgere da dietro la sua schiena il viso in lacrime di Lana. Sono io che l'ho ridotta così e questa cosa mi spezza il cuore.

Scusatemi... Scusatemi tanto...

Mi rialzo con movimenti rapidi e ringhio contro a Kan. Rimango sorpresa da questa reazione così animalesca, esattamente come loro. Corro nella sua direzione con la punta del coltello rivolta al suo petto.
Lui fa un balzo all'indietro riuscendo a malapena a schivare il colpo, peccato che il demone abbia appena iniziato a riscaldarsi.
Se non riesce a schivare bene questi colpi non ha speranze di battermi.
Senza troppo impegno mi avvicino e tento un affondo.
Kan fa un altro scatto indietro ma stavolta non riesce a schivarlo del tutto. La sua felpa e maglietta si tagliano.
Lui mi guarda allarmato.

-SARA CERCA DI FERMARTI- mi urla Lana in lacrime, correndo ad abbracciare il fidanzato e spingendoselo dietro di sé. Mi fissa negli occhi, come se riuscisse a vedermi l'anima intrappolata in un corpo che non mi appartiene più.

-Hey... Che succede avete paura...?- parla il demone tramite me.

La voce suona distorta e fastidiosa come vetro che stride contro altro vetro.

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