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Premesse:

-Non so usare molto bene i vocaboli articolati, le ripetizioni e gli errori grammaticali e logici li troverete e mi scuso per essi;

-I tempi verbali potrebbero non essere sempre congruenti;

-Se non ti piace la ship o il libro non leggere (mi sembra logico);

-Se ve lo state chiedendo: non ci saranno sin scritte o parti discutibili, procedete tranquilli.

Ora smetto di rompere, enjoin!

<Avete intenzione di rimanere zitti ancora per tanto?> chiese la voce roca di Blight, sbattendo il pugno ossuto sul tavolo lungo e stretto dove la MOB aveva preso posto.

<Blight, abbiamo attaccato tutti gli AU più conosciuti. Non ne conosciamo altri.> disse Dust giocherellando con un batuffolo di polvere.

<E allora?! Attaccheremo direttamente la Noodle Sphere! Dov'è il problema?> esclamò Horror passando il dito attorno al buco che li solcava il cranio.

<Troppa fatica> disse Nightmare dondolandosi sulla sedia.

<...Mmh... secondo me c'è un AU deboluccio> disse Swapfell pensieroso.

<Underswap?> chiese Killer iniziando ad appoggiare la testa fra le braccia, voglioso di un pisolino

<Basta con quell'AU! Ha stufato!> esclamò Dust cercando di nascondere la nota di preoccupazione verso il povero Blue.

<Oh vero, c'è il tuo bambinetto> gli rinfacciò Fell portandosi alla bocca un barattolo di mostarda. Guardò attraverso il foro e notò che il contenitore era completamente vuoto. Preso dalla rabbia lo riposò violentemente sul tavolo

<Sciencetale, vada per quello.> esclamò mentre un ghigno prendeva forma sulle sue labbra. Il dente d'oro luccicò alla fiocca luce dell'unica lampada che illuminava un po' la stanza

<Oh! Sarà uno spasso!> esclamò Blight teletrasportando tutti nel mondo della Scienza.

<Cerchiamo vittime.> disse Killer impugnando il coltello. L'ascia di Horror scintillava grazie al finto cielo che emanava luce. Nightmare tirò fuori i lunghi tentacoli, agitandoli leggermente e schizzando la melma che li ricopriva. Fell si portò alla mano un semplice osso seguito dal Superiore, da Dust e da Swapfell. 

<Eccome, se sarà divertente!> esclamò ridacchiando Killer, guardando i mostri dinanzi a lui scappare. Dei passi felpati susseguirono la scomparsa di gente nella candida Snowdin' del posto. Il rumore di un Gaster essere caricato risvegliò i riflessi del gruppetto, indugendoli a girarsi. Uno scheletro con un semplice camice ed un maglione azzurro si stagliava davanti a loro. Un braccio stringeva dei libri al petto, mentre il destro era sollevato per caricare il teschio di drago che fluttuava sopra di lui, con movimenti lenti.

<Andatevene.> la sua voce era ferma, ma al contempo rotta dalla paura

<Torna a studiare.> lo schernì Fell indicandalo mentre una successione di ossa si abbatterono contro il povero malcapitato. Il combattimento fu molto spareggiato. Uno contro sette... no. Non era per niente equilibrato. Fin dall'inizio la MOB prese vantaggio, il povero Science non era abbastanza forte da contrastarli, ma continuò a combattere fino alla fine. Ormai i suoi riflessi si erano nettamente dimezzati, sudato e stanco non riuscì a pararsi da un Gaster. Per fortuna aveva dato abbastanza filo da torcere agli avversari, il fascio di luce che lo investì non fu abbastanza potente da toglierli la vita. Ma lo lasciò con 0.1 HP... stremato, dopo un urlo soffocato di dolore, cadde a terra spargendo i fogli, contenuti disordinatamente nel libro, sulla morbida e fredda neve, che si affrettò a raffreddarli bruscamente l'addome. La MOB iniziò a devastare il posto, riducendo quasi tutti in sottile polvere che volò con la fredda brezza del paesino e rendendo macerie le poche abitazioni.

<Ragazzi voi andate, io sto un po' qua> dice Fell con uno strano formicolio sulla nuca

<Certo che ti piace vedere la distruzione di massa, huh?> lo schernisce colui che chiamano Polpo.

<Già già.> infilò le mani sudate in tasca.

<Figurarsi se stiamo qua, fra poco arrivano i tre cretini.> dice Horror alludendo alle Star Sanses

<Tsk, quelli li straccio in due secondi.> si giustifica lo scheletro sputando a terra.

<Tu non farti ammazzare, ok? Non voglio altri problemi.> dice Blight in tono serio per poi teletrasportare il gruppetto, lasciando da solo Fell. Il ragazzo sospirò per poi alzare la testa, sentendo un gemito di dolore alle sue spalle. I passi del suo mezzo giro vennero attutiti dalla neve che ricopriva con un voluminoso strato il terreno.

<T...Ti prego... r...r...rispa...risparmiami...> implorò lo scienziato mentre una lacrima verdognola gli rigò la guancia.

La formula dell'Amore • ~Scifell~ •Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora