Chapter 16.

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«Yoongi, ti sfido a b-bere un altro bicchiere, su!» Esclamò Jimin tra i sighiozzi totalmente fuor di sè.

Aveva perso il conto di quante bottiglie quei due avessero terminato insieme.

E dire che il proposito era quello di fermarsi ad una.

«Jimin mi stai facendo uscir di testa.» Disse Yoongi barcollando leggermente in avanti.

Jimin scoppiò a ridere notandolo in tal stato. «Non ti ho mica costretto a bere io, hyung. Potevi rispondere semplicemente alle domande che ti avevo posto.» Continuò a ridere dandogli una pacca sulla coscia.

«Come avrei dovuto rispondere, precisamente?» Poggiò la testa contro il muro per sostenersi. «Che le tue labbra mi fanno impazzire? O che tutto di te mi fa perder il senno? Come quando fai di testa tua o come quando mi sorprendi con una delle tue solite pazzie?»

«Wah,hyung. Se ne fossi stato al corrente, ti avrei di certo fatto bere molto prima.» Disse scoppiando a ridere sempre di più fino a non riuscire più a veder nulla.

«Argh, smettila. Non è divertente essere qua ogni giorno e osservarti dal mio posto stando attento a non avvicinarmi mai troppo per mantenere della professionalità. Professionalità, tra l'altro che hai condotto a puttane.»

Jimin si avvicinò al ragazzo ghignando. «A me non importa un cazzo della professionalità

«Porca troia, non iniziare Park.» Yoongi chiuse gli occhi cercando di raccogliere quel poco di razionalità che gli era permasta, cercando di pensar lucidamente. «Non sono conosciuto di certo per il mio autocontrollo. Ti conviene mantener le distanze.»

Jimin mise su un broncio.
«Non puoi allontanarmi per sempre, Yoongi.»

«Non guardarmi in quel modo, moccioso. Non provarci nemmeno.»

Jimin ghignò e probabilmente, preso dall'alcol, si avvicinò lentamente al viso del ragazzo fino ad essere a pochi centimetri di distanza dalle sue labbra.
«Sicuro di non voler perlomeno provare?»

«Park Jimin. Non tentarmi.» Cercò di affermare con un tono saldo, ma l'alcol non sembrava del medesimo parere.

«È inutile. Non sai fingere.»
Si avvicinò di più facendo sfiorare le loro labbra.

«Oh, al diavolo
Yoongi lo attirò bramosamente a sè facendo scontrare le loro labbra.

Jimin sorrise soddisfatto. Non era stato poi così difficile stuzzicare il suo psicologo.
Portò le mani ai suoi capelli menta stringendoli e ricambiando il bacio.

Il maggiore fu colto di sorpresa da quel gesto, lasciandosi scappare un ansimo.
«I-Io-» Disse staccandosi dal minore e cercando di riacquisire il suo respiro regolare.
«Sei un cazzo di tentatore.» Ammise mordendosi il labbro.

Jimin sgranò gli occhi per quella frase arrossendo.

«Sai cosa? Io me ne vado. Dormi pure qua. Hai il mio permesso.» Disse alzandosi e raccogliendo le proprie cose velocemente, passandosi ogni tanto una mano fra i capelli nervosamente. 

«Ma non abbiamo finito-» Lo prese in giro il minore, voltandosi verso di lui.

«Appunto per quello. Se rimango un altro secondo qui, dubito che l'indomani ti risveglieresti ancora vergine, Park.»

Detto ciò, quella volta fu Yoongi a saltare dalla finestra e a lasciar a bocca aperta Jimin.

ķ ŏ ʍ ȯ ŗ ė ɞ İ ☼ yoonmin.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora