~5~

6.7K 392 81
                                    

Non appena gli avevano detto che avrebbe avuto un compagno, Jimin era scoppiato di gioia da quanto la cosa gli sembrasse assurda. Provava felicità perfino nei confronti di Namjoon.
Era rinchiuso da così tanto tempo li dentro che ormai non ricordava nemmeno il giorno in cui era stato sbattuto dentro. Aveva aspettato, e aspettato che ormai la sua speranza era svanita ma fortunatamente per lui una piccola fiammella era rimasta ancora accesa e lo aveva ripagato. Chissà perché aveva immaginato quel giorno come un occasione per scappare da tutti gli orrori che aveva visto ma che ormai risultavano abituali per i suoi occhi. Forse avendo un alfa che lo avrebbe protetto si sarebbe riuscito finalmente a godere appieno la sua vita.
L'unica cosa che lo rattristava erano quei stracci che aveva addosso e che non si cambiava da un'eternità. Sperava soltanto che la persona che sarebbe arrivata lo avrebbe guardato non attraverso quei vestiti ma attraverso i suoi occhi e che avrebbe capito che c'era oltre aldilà di quello.

Non vedo l'ora che arrivi.

Si era rannicchiato all'angolo di quella  letale gabbia in cui era un attimo tagliarsi. Ormai aveva imparato i posti dove l'acciaio era ormai liscio dopo il passaggio di chissà quante persone.
Appoggiò la testa sulla parete di grata e iniziò ad aspettare il suo alfa immaginandosi l'aspetto che avrebbe avuto.

                                 ♤

Il rumore improvviso della porta di legno che portava ai rinchiusi fece svegliare di colpo Jimin riportandolo alla realtà.
Sentiva delle voci, una familiare probabilmente quella di Namjoon e altre due sconosciute al suo sensibile udito.

"Dove crede di andare?" Che fosse la voce del suo alfa? E poi ancora, "Io...io non mi sent-" era stata interrotta un' altra che gli scaldò per un attimo il cuore.

É lui. Oddio è lui. È il mio alfa. Finalmente.

Il cuore gli batteva così forte che pensava di morire da un momento all'altro. Si alzò in piedi e corse verso le sbarre che davano sul corridoio in una corsa disperata. Sentiva gli occhi pizzicare.

"...il suo compagno la sta aspettando"

Si lo stava aspettando e come non mai prima d'ora. Strinse le sbarre con una forza sovrumana in un disperato tentativo di andare verso quel calore che sentiva sempre più vicino. Il suo odore di menta gli arrivò alle radici, chissà lui che odore aveva. Molti dicevano di fragole, altri di marshmallow, altri ancora di caramello. Tutte cose dolci al palato, simboli del suo animo gentile e del suo essere omega.

I passi erano sempre più vicini.
Namjoon gli si paró davanti arrivando con un "Siamo arrivati", mentre dietro di lui un alfa biondo si era fermato dopo le parole dell'altro. Un ulteriore persona si era andata a scontrare contro il corpo del secondo, sembrava avere gli occhi chiusi.
Era di carnagione chiara, aveva un corpo muscoloso ma non troppo e dei capelli neri, sembrava una bambola di porcellana.

Vide il biondo parlare con il corvino ma non ascoltò il discorso troppo concentrato a fissare sbalordito il suo compagno di vita.

É...é bellissimo.

Non seppe per quale motivo ma l'altro aprì di scatto gli occhi. Si fissarono per un istante e l'unico pensiero che ebbe dopo quello sguardo che gli tolse l'aria fu:

Oh.Mio.Dio 


Ho voluto raccontare anche per Jimin il suo primo incontro con Yoongi. Spero non vi dispiaccia troppo.

𝝮 𝒜𝓃 𝒰𝓃ℯ𝓍𝓅ℯ𝒸𝓉ℯ𝒹 𝒪𝓂ℯ𝑔𝒶 𝝮   |𝚈𝚘𝚘𝚗𝚖𝚒𝚗|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora