"Mi scusi sa dove posso trovare gli
AC/DC?"Yoongi alzò lo sguardo dagli album di George Michael che stava mettendo sugli scaffali. Una signora sui sessant'anni stava aspettando una risposta. Aspetta, una signora di sessanta anni? Ma che...
Il corvino spense i suoi pensieri per un secondo notando l'albina iniziare ad innervosirsi."Si mi scusi. Vediamo..." pensando allo scaffale "...allora terza corsia a sinistra. Li trova in alto"
"Grazie mille ragazzo" sorrise vittoriosa iniziando a sgambettare fra gli scaffali.
Che tipa...
Tornò alla cassa e iniziò a controllare la galleria del suo telefono per eliminare un po' di foto inutili.
'Yoongi'
Ma cosa...
Il cassiere si guardò attorno. Se la era forse inventata quella voce?
Bha. Ultimamente sono stanco. Ritornando a guardare lo schermo che aveva fra le mani.
'Yoongi ti prego aiutami'
Ancora. Aspetta...quel tono di voce...
Oddio ma è la voce di Jimin!Un senso di ansia improvvisa e di paura impossessó il suo corpo. I suoi sensi erano in allerta e ogni minuto che passava faceva sempre più male. Il suo Jimin era in pericolo ma come avrebbe fatto a trovarlo? Poteva essere ovunque. Se almeno il suo profumo da fragola fosse stati nei paraggi sarebbe sicuramente riuscito a trovarlo ma più annusava l'aria più si sentiva smarrito.
"Scusi"
Come avrebbe fatto? Forse avrebbe dovuto farsi dare una mano da qualcuno ...ma da chi?
Sua madre si sarebbe persa appena girato l'angolo quindi non era la soluzione migliore...forse...forse qualcuno della polizia. Ma certo Jackson!
Era dentro le varie indagini quindi avrebbe potuto aiutarlo. Fors-"Mi. Scusi.!"
"Eh?!" Yoongi alzò di scatto la testa ritrovandosi ancora la nonnetta albina davanti a sé leggermente ma solo un po' arrabbiata. O meglio, incazzata.
"Non vorrei interrompere i suoi film mentali ma vorrei pagare e andarmene. Devo fare il tiramisù per mia nipote" disse accigliata mente posava anzi lanciava, un album degli AC/DC sul bancone.
Ma siamo sicuri che sta qua abbia sessant'anni?
Prese l'oggetto quadrato di plastica e passò il codice a barre facendo il basso suono tipico delle casse dei supermercati.
"Sono 19.101 won* grazie"
"Eh no! Esigo uno sconto per il trattamento riservatomi. Eh insomma"
Stupida nonnina non aveva fretta? Madonna santa. Perché il cliente deve sempre avere ragione.
"Ha ragione mi scusi. Posso farle 19.000 won" Cercando di abbozzare una specie di sorriso che più che sorriso pareva una smorfia. Aveva sicuramente qualcosa di più importante da fare ora invece che badare a un nonna fanatica.
"No non pago quella cifra. Me ne vado lo trovo sicuramente a meno in un altro negozio" disse alzando la testa con fare superiore sculettando fuori dal negozio.
Ok.Yoongi.Calmati. Conta fino a dieci e vedrai che sicuramente ti calmi. MA PORCA.TROIA.
Prese di scatto l'album e uscendo dalla cassa con passo furioso lo rimise sullo scaffale. Quella megera aveva adirittura messo a cazzus tutti gli altri album.
Io.Io.IO LA AMMAZZO SE RITORNA.
Dopo aver rimesso in ordine quel caos creato dalla donna il corvino si avviò spedito verso lo spogliatoio. Dopo essersi rimesso gli abiti di quella mattinata, un maglione bianco e un paio di jeans neri, scrisse malamente e velocemente un "Chiuso" con l'indelebile nero su un foglio A4.
Attaccato il foglio alla vetrina uscì dal negozio più in fretta che poteva.
Cercò su internet il numero della stazione di polizia di Seoul, compose il numero e aspettò sentendo gli squilli uscire dal telefono mentre una leggera pioggia si infrangeva sul suo candido viso.Jimin...
Jimin sto arrivando.
*19.101 won sono circa 15 euro
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𝝮 𝒜𝓃 𝒰𝓃ℯ𝓍𝓅ℯ𝒸𝓉ℯ𝒹 𝒪𝓂ℯ𝑔𝒶 𝝮 |𝚈𝚘𝚘𝚗𝚖𝚒𝚗|
Fiksi IlmiahScegliere? Non ne era capace. Amare? Non lo sapeva, eppure qualcosa lo sentiva. Yoongi, alfa menefreghista verso quella società che lo circonda, costretto a trovarsi un compagno, scoprirà che non tutto va per il verso giusto. Accettare o rifiutare? ...