Capitolo 2

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Per colpa di quell'idiota di Hobi hyung ora mi ritrovo in bagno ricoperto di cibo. Puzzo di Kimchi e carne in agrodolce e i miei vestiti sono tutti macchiati ma almeno ho la soddisfazione di averlo ridotto allo stesso modo.

La nostra guerra è finita grazie ad una sua mossa decisamente sbagliata... Quello scemo non avendo altro cibo da tirarmi dietro, ha preso quello di Jin hyung... E si sa... Mai toccare il cibo di Jin hyung...

Entro in uno dei bagni prendendo della carta igienica per potermi pulire al meglio che posso. Per fortuna non sono rimaste poi così tante macchie, in più non dovrebbero essere macchie permanenti.

Apro lo zaino e tiro fuori una maglietta e dei Jeans puliti che mi porto dietro per sicurezza - si, sono una di quelle persone che si sporcano spesso - non si sa mai. Conoscendomi,  da due mesi a questa parte, visto i precedenti trascorsi della mia vita, ho deciso di portare dentro allo zaino degli abiti puliti.

A quanto pare è stata una grande idea e mi congratulo con me stesso.

Inizio a spogliarmi quando sento la porta d'entrata aprirsi, palesando la presenza di qualcuno, sentendo poi la porta del bagno affianco al mio chiudersi a chiave. Mi cambio il più velocemente possibile, prima di uscire però, faccio pipì.

Esco dal bagno dirigendomi ai lavandini per sciacquarmi le mani. Contemporaneamente sento quell'altro ragazzo uscire e poco dopo percepisco la sua presenza al mio fianco. Alzo lo sguardo, posandolo sulla figura al mio fianco per un breve istante prima di riportarlo sulle mie mani... No aspetta...

I miei occhi scattano sulla figura riflessa sullo specchio...

Non è possibile...

Il mio cuore perde quasi un battito per la sorpresa.

Il ragazzo della metro è in piedi al mio fianco che si lava le mani

Ora capisco perché è sceso a quella che doveva essere anche la mia di fermata se, grazie a qualcuno, non mi fossi distratto. Dev'essere nuovo però, o forse non l'avevo semplicemente mai notato prima. Anche se diciamocelo, è abbastanza difficile non accorgersi di lui con il viso che si ritrova.

Mi trovo nuovamente a fissarlo, sentendomi un po' come uno di quei maniaci che osservano le persone da lontano, anche se, nel mio caso, non è poi da così tanto lontano.

Solleva lo sguardo trovando i miei occhi nel riflesso. Li tiene incatenati ai miei per qualche secondo facendomi arrossire lievemente, si allontana appena per azionare l'asciugamani e far fuoriuscire il getto d'aria calda. Faccio lo stesso azionando il secondo asciugamani che sta nel lato opposto al suo, smettendo così di guardarlo.

Mi sento un'idiota.

Tengo lo sguardo basso sentendomi osservato, sono sicuro che questa volta sia lui a posare il suo sguardo su di me. Inizio a sentirmi in imbarazzo e forse un po' in soggezione.

Ormai le mie mani sono asciutte e il getto d'aria si ferma donando così una certa pace alle mie orecchie. Devo uscire da qui...

Faccio un primo passo verso la porta ma lui mi precede, e così lo seguo verso l'uscita. Appoggia una mano alla porta spingendola appena per poi arrestarsi sul posto lasciandomi perplesso.

« La cerniera... »

La sua voce risuona calma e profonda. Non capisco.

« Cosa? » a differenza della sua, la mia esce lieve e quasi in un sussurro.

Si gira appena a guardarmi e con un lieve sorriso divertito ad increspare le sue labbra continua :

« Hai la cerniere dei Jeans aperta »

I'm takin' over youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora