Capitolo 17

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Jimin

Avete presente quella terribile sensazione di vuoto, quella in cui il corpo sembra precipitare per cadere chissà dove proprio nel momento in cui si è nel sonno più profondo, quella che ti fa svegliare quasi urlando per lo spavento, ecco, a quanto pare la mia non era quella semplice sensazione visto che con un sordo tonfo mi ritrovo con il culo sul pavimento della mia stanza insieme al mio magico e fidato unicorno bianco.

Mi lamento per il dolore alla schiena e al sedere che mi ha provocato la caduta, aprendo lentamente un occhio e poi l'altro guardandomi attorno confuso. Passo le mani a stropicciarmi il viso cercando di riprendermi dal sonno ma non appena provo ad alzarmi sbuffando, la testa inizia a girarmi e qualcuno sembra schiacciarla brutalmente per le fitte che mi ritrovo.

Che cazzo abbiamo fatto ieri sera...?

Chiudo gli occhi buttando fuori l'aria, cercando di riordinare i miei ricordi, ma quello che per il momento ottengo sono solo flash scombinati e frammenti di immagini ferme a prima che uscissimo dal club. Ho un breve ricordo di Tae e Kookie per terra in mezzo alla strada, ma non capisco se sia un ricordo reale oppure frutto della mia immaginazione. Spero sia successo veramente perché sarebbe alquanto divertente.

Un leggero brivido di freddo attraversa il mio corpo e solo allora mi rendo conto effettivamente di essere mezzo nudo.

Sbuffando per l'ennesima volta cerco di mettermi in piedi lentamente, non vorrei avere altre fitte, avvicinandomi cautamente alla porta per andare in bagno; E mi piacerebbe, davvero, anche perché la mia vescica sta urlando il suo disperato e urgente bisogno d'essere svuotata, ma col cazzo che ci arrivo. Non arrivo nemmeno alla porta che il mio sguardo cade istintivamente ancora assonnato nello specchio attaccato all'armadio, mutando lentamente in uno confuso e perplesso man mano che la mia vista si fa più lucida, - maledetto il mio lato vanesio che non può fare a meno di specchiarsi anche di prima mattina post-sbornia - e per poco non urlo, solo, sono troppo sconvolto anche per quello.

Gli occhi mi si spalancano insieme alla bocca mentre osservo il mio corpo, più precisamente la macchia di colore che si espande per buona parte del fianco destro, coperta appena da un leggero e trasparente strato di cellophane appiccicato alla mia pelle grazie a dello scotch e alla crema cosparsa sotto di essa. Mi avvicino allo specchio per guardare meglio, ritrovandomi a boccheggiare senza trovare le parole. Abbasso lo sguardo toccando il disegno: Un bellissimo - per quanto assurdo - e coloratissimo unicorno, dal musetto dolce e i colori accesi seppur dalle tonalità del rosa, lilla e dell'azzurro pastello mi colorano la pelle con la sua presenza. La criniera e la coda arcobaleno, le guanciotte rosa, le ali azzurre e innumerevoli stelle lo circondano regalandogli un'atmosfera sognante e a dir poco carina.

Spendo i primi due secondi in pensieri carini e dolciosi, con tanto di urletti per niente mascolini mentre guardo quello che a quanto pare è il mio nuovo tatuaggio, ammaliato dalla dolcezza che traspare da quell'esserino. Quando come uno schiaffo in pieno viso la consapevolezza di aver effettivamente un unicorno tatuato sembra riprendere il sopravvento facendomi riprendere.

MI SONO VERAMENTE TATUATO UN FOTTUTISSIMO UNICORNO SUL FIANCO DESTRO!

Rimprovero urlando internamente me stesso mentre un senso di ansia e quasi angoscia inizia a pervadermi. Porto le mani ad infilarsi tra i capelli, in questo momento non so se ridere o piangere. Inizio ad andare su e giù per la camera, sembro pazzo, forse sto impazzendo veramente.

« Non posso crederci, non posso crederci »

Mi fermo a guardare nuovamente il tatuaggio passandoci sopra le dita, sentendolo ancora leggermente in rilievo sotto i polpastrelli delle dita.

I'm takin' over youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora