Capitolo 15

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Yoongi

Che vita di merda

Questo, è il primo pensiero che la mia mente sopraffine elabora non appena apro gli occhi al mattino.

Sono le sette e mezzo ed è decisamente troppo presto, la voglia di vivere che ho al momento e la maggior parte delle volte - per non dire sempre - è pari a zero.

La seconda sveglia inizia a suonare lamentandosi con quel suo suono fastidioso e quello che gli aspetta è un volo di un metro dal comodino al pavimento.

Spero non sia sia rotta.

Mi trascino contro voglia giù dal letto fino al bagno chiudendomi la porta alle spalle. Dopo aver pisciato ed essermi ripreso almeno quel che basta per tenere gli occhi aperti, seppur pesanti, mi avvicino al lavandino per lavarmi il viso; con la solita speranza che l'acqua fredda riesca a portarmi nel mondo dei vivi una volta per tutte.

Quando esco dal bagno sono più o meno sveglio, ma il bisogno di caffeina si fa sentire forte e chiaro. Non parlo e non degno nessuno di un'occhiata se prima non ho il mio caffè mattutino. Divento addirittura più stronzo del solito, e me ne rendo conto, ma che ci posso fare? Sono fatto così.

Mescolo svogliatamente il cucchiaino nella tazza doppia di caffè che ho appena finito di prepararmi. Gli occhi socchiusi e la testa appoggiata alla mano che la sorregge quasi con fatica - scherzavo quando dicevo di essere più o meno sveglio, a quanto pare non lo sono per niente -. Sono stanco, lo stage mi sfinisce e per fortuna oggi è venerdì e domani potrò dormire tutto il fottuto giorno. Spero solo che Hoseok non abbia voglia di rompere le palle come suo solito, insistendo col voler trascinarmi in qualche club a ballare, perché no! Nessuno mi muoverà dal mio letto fino a lunedì mattina.

« Buongiorno raggio di sole! »

Come si suol dire, parli del diavolo...

Sollevo gli occhi al cielo non appena la fastidiosa voce del mio coinquilino mi attraversa le orecchie. Non so perché, ma al mattino la voce di Hobi mi sembra ancora più acuta e fastidioso del solito.

È una tortura.

Con la stessa gioia di vivere di prima, gli concedo uno sguardo annoiato. Dopo tutti questi anni di amicizia e tanti altri di convivenza mi domando ancora come sia possibile che sia sempre così euforico già dalle prime ore della giornata. Questa cosa è decisamente contro natura, no?!

« Hobi quant... - »

« Oooh hai ragione, sono io l'unico raggio di sole in questa casa. Tu sei più il bello e tenebroso dei romanzi rosa, quello che fanno bagnare le ragazze con i suoi comportamenti rudi e da stronzo, quello che tutte sperano di avere e di incontrare al posto della protagonista sfigata... »

Il suo sguardo è quasi compiaciuto mentre un sorrisetto irritante gli solleva gli angoli della bocca. Come sempre gli piace percularmi nei momenti in cui sono più vulnerabile. Più lo guardo e più vorrei sbattergli la testa sul tavolo.

« E non guardarmi così, sai benissimo che ho ragione. »

Sospiro roteando gli occhi platealmente, faccio quasi fatica anche a fare ciò.

« Madonna Yoongi, il tuo entusiasmo e pari a quello che potrebbe avere un sasso »

« È proprio quello che vorrei essere... Un sasso... » sbuffo portandomi finalmente la tazza alla bocca. Anche se zuccherato, l'amaro gusto del caffè mi invade i sensi regalandomi un po' di sollievo.

« Come? Non lo sei già?! Omo, ho sempre pensato fossi una statua e che io fossi troppo fantasioso o strafatto, se vuoi possiamo metterla anche così, e di conseguenza mi immaginassi di parlare insieme a te » gesticola quasi in modo teatrale con la mano libera, mentre appoggia la tazza di caffè sulla superficie del tavolo sedendosi scomposto sulla sedia. « E comunque, sono più che sicuro che un sasso sarebbe felice di rotolare in giro per il modo invece di starsene li fermo »

I'm takin' over youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora