I'm takin' over you

Capitolo 19

Jimin

Ansia.

La parola che definisce alla perfezione questa mattinata è Ansia.

Sono un fascio di nervi e non riesco a smettere di camminare su e giù per la cucina, isterico e iperattivo, nella mia mente un unico pensiero continua a ronzare imperterrito e fastidioso:  Questa sfilata andrà male e Taemin sarà costretto ad ammazzarmi. Se non lo farà probabilmente mi ripudierà come amico. Non posso accettarlo.
Sta notte non sono riuscito a chiudere occhio; cosa decisamente brutta visto che al momento ho le borse sotto agli occhi e l'aria stanca oltre che preoccupata. In poche parole: sono un disastro.

« Jimin ti prego puoi calmarti? Mi stai facendo venire la nausea » sospira per l'ennesima volta il biondo. È tutta la mattina che Taehyung sta provando a farmi calmare e a ragionare senza alcun successo. Per fino Jungkook ci ha provato, peggiorando solo le cose causandomi quasi un attacco di panico attirando così tutto l'istinto omicida di Taehyung, che con uno sguardo glaciale gli ha severamente intimato di stare zitto. È seduto affianco al biondo fermo e in silenzio da almeno dieci minuti. In un altro contesto avrei sicuramente riso della scena che mi si presenta davanti.

« Jimin ascoltami, è una sfilata universitaria non una di Gucci. Se anche andrà male non succederà niente. »

Mi fermo scoccandogli un occhiata seria, in sottofondo Jungkook si lamenta borbottando qualcosa sulle parole appena usata da Taehyung non poi così del tutto diverse dalle sue.

« Ed è proprio qui che ti sbagli! » faccio una piccola pausa. Umetto le labbra con la lingua mentre passo la mano destra tra le ciocche dei miei capelli ravviandoli, « In realtà ci sono molte cose in ballo, Taehyung »

« Oh andiamo, sappiamo benissimo tutti che hai un portamento invidiabile. Cosa cavolo vuoi che succeda, non indossi nemmeno i tacchi! » solleva gli occhi al cielo esasperato lasciandosi cadere del tutto sul divano.

« E questo cosa c'entra! »

«C'entra che vorrei prenderti a craniate santo iddio »

Incrocio le braccia al petto pronto a controbattere ma il minore dei tre mi precede alzandosi in piedi di scatto facendoci sussultare; « Adesso basta! Tu - punta l'indice contro Taehyung - hai ragione ma a quanto pare stai usando a tua volta delle parole sbagliate. Non sarà di certo così che lo convincerai a stare tranquillo e no, non starò più zitto perché sono le otto e venti del mattino e mi avete già stancato » il biondo lo guarda del tutto sorpreso incapace di ribattere, quasi non respira. Lo sguardo esasperato di Jungkook incontra finalmente il mio altrettanto allibito « E tu, smettila di dire stupidaggini e di agitarti per nulla. Se devi deludere e perdere Taemin come amico lo farai perché continuando così arriveremo tardi e tu salterai metà sfilata. » boccheggio cercando di parlare ma le parole non mi escono di bocca e il moro mi precede una seconda volta: « Quindi respira e vatti a cambiare » continua, « Adesso! » batte un piede incitandomi a muovermi. Ok, forse ha ragione, la sfilata è alle dieci e devo ancora fare colazione, lavarmi, prepararmi e raggiungere il luogo prestabilito per la sfilata. Sono messo bene insomma.

Il luogo scelto dall'Università e riallistito come location per la sfilata non è altro che un vecchio stabilimento nella periferia di Yeoido; riutilizzato e sistemato per poterci allestire degli eventi. Arriviamo mezz'ora prima dell'inizio. Quindi in perfetto orario. Non chiedetemi come ho fatto perché non saprei rispondervi. A volte i miracoli esistono.

« Jimin finalmente! » Taemin mi viene i contro, bellissimo e impeccabile come sempre nel suo completo bordeaux. « Stavo per chiamarti, su muoviti, Baek e gli altri sono già dietro a prepararsi. » mi posa un braccio attorno alle spalle facendomi strada, Taehyung e Jungkook dietro di noi hanno ancora il fiatone per la corsa fatta gli ultimi venti metri.  « Ah ciao anche a voi ragazzi» li saluta cordialmente il maggiore concedendogli delle attenzioni « Scusate ma sono agitato e ho mille cose da gestire e coordinare »