Capitolo 10

1.1K 116 14
                                    

Jimin

« Jiminie ti prego andiamo a casa. » mugugna Tae alle mie spalle lamentandosi.

« Ma se siamo appena arrivati! »

« APPENA ARRIVATI?! Hyung stai scherzando?! Stiamo girando dentro questo centro commerciale da quasi tre ore. » continua il più piccolo rimproverandomi.

È affianco a Taehyung ed entrambi mi tormentano da più di un'ora con il fatto che siano stanchi e che non è possibile che io ci metta più di mezz'ora per girare un solo negozio.

Ma insomma, non è colpa mia... Dopo tutto anche l'ispirazione va cercata con cura no?!

Questo è il mio mondo e di solito fare shopping mi rilassa, ma questi due rompi palle non stanno facendo altro che irritarmi mettendomi fretta.

« Jimin... Lo sai che mi secca dirlo, è una cosa che va contro i miei principi... Ma questa volta mi tocca dare ragione al coniglietto. »

Sollevo gli occhi al cielo fermandomi davanti l'entrata dell'ennesimo negozio, girandomi a guardarli male, notando di non essere l'unico che a quanto pare sta cercando di uccidere qualcuno con lo sguardo.

« Siete così esasperanti » sospiro frustrato « Non sono qui per divertirmi nemmeno io, st- »

« Jimin, non ti crede nessuno! » esclamano all'unisono, la loro espressione è tra l'annoiato e il " Jimin, che cazzo stai dicendo! "

E ok, effettivamente non ci credo nemmeno io, anche perché non è vero. L'ho detto solo per dargli corda e dare l'impressione che anche io in realtà sia stanco. Un'altra cosa assolutamente falsa, devo trovare qualcosa che attivi la mia creatività e ovviamente qualcosa di nuovo da comprare.

Li guardo leggermente seccato « Stavo dicendo: Sto cercando qualcosa che attivi la mia creatività. »

« Si ma non possiamo girare qui dentro fino a domani o finché la luce divina non ti illumini donandoti l'ispirazione. » mi risponde Tae appena stizzito.

« Hai proprio ragione Tae - inizio con tono leggero, avvicinandomi a lui posandogli poi una mano sulla spalla - non possiamo stare qui a perdere tempo. Quindi, su andiamo. » Continuo sprizzante, inoltrandomi all'interno del negozio senza lasciare ai due alle mie spalle il tempo di lamentarsi o fare anche solo altro.

I miei occhi brillano posandosi sui vari capi.

Prima o poi anche io avrò una mia linea e un negozio che porterà il mio marchio. Questo è poco ma sicuro.

Mi destreggio per il negozio apprezzando e disgustando vari abiti - certe cose sono proprio obbrobri - buttando ogni tanto un'occhiata ai mie due baldi giovani che tranquilli, osservano a loro volta.

Mi avvicino a Tae che stra prendendo in mano una maglietta di dubbio gusto, devo salvarlo, non può fare questo al buon gusto e alla moda. Soprattutto... Non permetterò che quella cosa entri in casa nostra.

« Tae, metti subito giù quella maglietta ti prego! » esclamo schifato. Lui mi guarda divertito.

« Ma come Jiminnie, è così bella. » assume un piccolo broncetto rigirandosela tra le mani.

« Taehyung stai scherzando spero?! Ha dei colori improponibili. »

« E allora?! Da quando ci sono cose giuste e sbagliate? Non siete proprio voi a dettare la moda? »

Lo guardo sconvolto. Ovvio che ci sono cose giuste e sbagliate. Non puoi abbinare vari colori solo perché ti piacciono, i fiori con i quadri , le righe con i pois, i colori fluo con quelli pastello e tante altre cose che al solo pensiero mi vengono i brividi.

I'm takin' over youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora