L'uomo che sventò la Terza Guerra Mondiale

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Fin troppe volte in TV vediamo volti dalla dubbia moralità, che siano attori, politici, sportivi, le loro immagini riempiono i nostri canali, a volte sono venerati alla stregua di divinità.

Al contrario, uomini e donne che si lottano ogni giorno per il bene comune non vengono quasi mai ricordati.

Tra loro, vi è un vero eroe, l'uomo che salvò il mondo, Stanislav Evgrafovič Petrov.

Da Wikipedia:

"Il 26 settembre 1983, al culmine della guerra fredda, a Petrov fu richiesto di sostituire l'ufficiale di servizio al bunker Serpuchov 15, vicino a Mosca, con il compito di monitorare il sistema satellitare posto a sorveglianza dei siti missilistici statunitensi, interpretando e verificandone i dati, per informare i suoi superiori di un eventuale attacco nucleare contro l'Unione Sovietica. Nel caso si fosse presentato un attacco, la strategia dell'Unione Sovietica era quella di lanciare immediatamente un contrattacco nucleare su vasta scala contro gli Stati Uniti, secondo la dottrina della distruzione mutua assicurata.

Alle 00:14 (ora di Mosca) il sistema satellitare diede l'allarme segnalando un missile lanciato dalla base di Malmstrom, in Montana, in viaggio verso il territorio sovietico. Petrov, ritenendo inverosimile un attacco con un unico missile, pensò a un errore del sistema e non segnalò ai suoi superiori l'accaduto. Pochi minuti dopo il satellite segnalò altre quattro volte un report uguale, per un totale di 5 missili nucleari potenzialmente in viaggio verso l'URSS. Lanciare l'allarme, assecondando quanto riportato dal sistema, avrebbe potuto significare dar avvio alla risposta nucleare verso gli Stati Uniti da parte sovietica, ma Petrov, che conosceva bene le peculiarità del sistema satellitare sovietico OKO, considerando troppo esiguo l'attacco missilistico in corso rispetto alla dotazione statunitense, ritenne che si stesse trattando di una serie di errori. Alla fine delle analisi (con i presunti missili lanciati ancora in volo verso il suolo sovietico, ma non rilevati come presenti da altre fonti), decise di segnalare il tutto ai superiori come un malfunzionamento del sistema, anziché come un attacco nucleare dagli Stati Uniti all'Unione Sovietica. La decisione si rivelò giusta.

Venne infatti poi accertato che si trattava di un falso allarme dovuto a una particolare congiunzione astronomica tra la Terra, il Sole e l'orbita del sistema satellitare OKO - collegata all'equinozio autunnale appena accaduto - che aveva dato inaspettatamente luogo a consistenti riflessi solari su nubi ad alta quota, erratamente identificati come lanci di missili. Petrov aveva interpretato i dati e gli ordini nel modo più esatto, con beneficio per tutto il pianeta; tuttavia tale evento metteva in pessima luce la tecnologia delle apparecchiature impegnate nel monitoraggio dei siti missilistici statunitensi, e venne adeguatamente silenziato.

In seguito il colonnello fu redarguito, ufficialmente per altre ragioni, e la sua carriera militare terminò con la pensione anticipata. L'episodio che lo vide protagonista fu tenuto segreto a lungo, approdando all'opinione pubblica quasi dieci anni dopo, mentre Petrov si era nel frattempo ritirato a Frjazino, un piccolo villaggio vicino Mosca, dove visse in condizioni economiche precarie fino alla morte, il 19 maggio 2017."

Tal uomo, nonostante abbia letteralmente scongiurato la Terza Guerra Mondiale, è stato degradato e per lungo tempo dimenticato.

Molto probabilmente, se siamo vivi, se possiamo comunicare adesso, è perché lui ha saputo pensare saggiamente con la sua testa anziché agire "perché è un ordine".

Se volete ulteriori approfondimenti vi linko il video di Fuoco di Prometeo, che saprà raccontare molto bene questa vicenda.



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