Tragedia della Lanterna Azzurra: innocenti incolpati

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Salve a tutti! Qui è HacchanADL e oggi l'argomento del giorno riguarda la tragedia di Corinaldo alla "Lanterna Azzurra" o, precisamente, dello scalpore generale suscitato dal trapper Sfera Ebbasta che, quell'infausta sera, avrebbe dovuto esibirsi.

Facendo un breve sunto della dinamica degli eventi, tempo prima dell'esibizione dell'artista, i presenti avrebbero cominciato ad accalcarsi verso l'uscita in seguito all'emissione di spray urticante al peperoncino, provocando un cedimento della balaustra della rampa di accesso al locale che passava sopra un piccolo fossato e la caduta di alcuni in esso. L'incidente ha provocato sei morti di cui cinque adolescenti e una donna adulta che aveva accompagnato la figlia undicenne alla serata.

Restano ancora da accertare l'identità del colpevole che avrebbe spruzzato lo spray, le reali motivazioni dietro il gesto (si pensa per coprire un furto) e una reale stima dei presenti, superiore in ogni caso alla capienza massima del locale di 870 (di cui solo 459 per la sala che ospitava l'evento).

Sorprendentemente (e poi mica tanto, visto il Paese in cui viviamo), l'attenzione mediatica pare tuttavia essersi spostata prepotentemente sul cantante per motivi assurdi sì, ma non del tutto incomprensibili.

Basta saper assumere una sana dose di ignoranza e moralismo becero e il gioco è fatto.

In principio, svariati individui hanno addirittura voluto ricercare in Sfera stesso uno dei responsabili della cattiva organizzazione della serata, non consci del fatto che gli artisti non sono tenuti a occuparsi della gestione di eventi di piccola portata come dj-set; è stato addirittura denunciato.

Una volta consci di ciò, si è astutamente preferito passare ad analizzare il profilo del trapper, a partire dall'aspetto fisico e modo di vestire, fino ad analizzare il suo genere di musica, i suoi testi e la sua fanbase. Tutto nella maniera più polemica e moralista possibile.

Da che mondo è mondo, i generi musicali preferiti dai giovani (così come diversi tipi di passatempi – vedasi videogiochi) sono sempre stati visti in malo modo dalle più anziane generazioni, come portatori di "corruzione e degrado morale" che avrebbero via via condotto verso una perdita di "valori" a favore di atteggiamenti ribelli e violenti.

Ne è un ottimo esempio la musica metal in ogni suo sottogenere, spesso accusata di instradare verso il satanismo; personalmente, è uno dei tanti generi che prediligo e no, non ho ancora sacrificato alcuna vergine su un pentagono disegnato sul terreno di un cimitero.

A quanto pare, ora è il turno della musica trap e il suo esponente attualmente più in rilievo per forza di cose qui in Italia è Sfera Ebbasta.

Sebbene attivo dal 2011, guarda caso è solo da neanche una settimana che la gente (e non solo comuni commentatori della domenica, ma anche politici, giornalisti e conduttori televisivi) si scaglia contro di lui e la sua fanbase per i contenuti delle sue canzoni e "la pessima influenza culturale" che avrebbe sulle giovani menti.

Ma è possibile strumentalizzare quest'odio gratuito in mezzo a questa tragedia? Ovviamente sì.

Non sono mancati commenti contro le vittime stesse, ree di "essere morte per andare ad ascoltare un tipo simile" o perché "a 11, ma anche 16 anni a quell'ora bisognava restare a casa a dormire". Per costoro, evidentemente, se a cantare ci fosse stato Bocelli, il disastro sarebbe stato legittimato dal fatto che almeno "la gente sarebbe morta per ascoltare della buona musica".

Non solo, abbiamo anche commenti contro i genitori delle vittime; un utente dichiara addirittura che bisognerebbe toglier loro la patria potestà... magari poi fa parte di quelle persone che non disdegna tirar legnate alla prole, giusto per esser tradizionalisti. Genitori, ricordate, se mandate a un concerto i vostri figli in tarda ora o permettete loro di ascoltare ciò che preferiscono siete da galera. Addirittura, hanno seppellito (perdonate il macabro gioco di parole) di critiche la stessa madre morta per salvare la figlia di undici anni poiché "la bambina, a quell'età, sarebbe dovuta essere a letto".

Davvero, detesto indignarmi, ma al contempo non possiamo lasciare che questo schifo dilagante, questa mania di puntar sempre il dito contro le vittime in un unanime coro che recita "se la son cercata" ci assuefaccia, prevenendo ogni volontà di mettere a tacere certe idiozie per mezzo del raziocinio e dell'umanità.

Personalmente, non ascolto Sfera né apprezzo il genere per puro giudizio estetico, ma anche se su quel palco, quella sera, si fosse dovuto tenere un comizio di nazifascisti, ciò non avrebbe comunque giustificato la morte di parte del suo pubblico, né un giudizio sui contenuti puramente strumentalizzato per raccontare il disastro.

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