Diciassettesimo capitolo - Vite in bilico part. 2

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Tre mesi dopo... 

San Diego, Hotel Queen, Suite di Logan. 

  Quando arrivò nella sua suite, notò che tutte le luci erano spente. Aprì lentamente la porta del soggiorno e se la richiuse alle spalle costatando che la televisione era ancora accesa. 

Voltò lo sguardo verso l'enorme divano bianco e notò che lei era lì stesa addormentata, doveva essere crollata mentre guardava il programma che Vicky amava. Accennò un sorriso, quando pensò che era crollata lì aspettandolo dopo aver messo sua figlia a letto. Si abbassò verso di lei, sedendosi sui talloni dei piedi prima di accarezzarle dolcemente il braccio nudo non coperto dal pigiama. 

<<Ehi.>> le sussurrò quando iniziò ad aprire leggermente gli occhi. 

<<Sei tornato.>> disse con la voce impastata <<Che ore sono?>> 

<<Le undici e mezza.>> 

<<E' presto... la cena non è andata bene?>> chiese senza muoversi. 

<<La cena è andata bene. Ma volevo tornare qui da voi.>> 

Lei aprì gli occhi meglio e iniziò a fissarlo, sorpresa da quelle parole. 

<<Davvero?>> 

Come faceva ad essere così bella, era stesa sul divano con i capelli in disordine, gli occhi marroni assonnati. 

<<Davvero.>> ammise lui sincero. 

Lo osservò in silenzio per alcuni secondi, poi si alzò lentamente mettendosi seduta di fronte a lui e prima che Logan potesse accorgersene si sporse, intrecciando le sue mani dietro alla nuca di lui e si avvicinò come a volerlo baciare. 

<<Tutto questo non mi sembra vero.>> 

<<Lo è invece.>> sussurrò lui prima di congiungere le sue labbra con quelle di lei per un bacio non del tutto casto. Lei gemette, gli prese il viso tra le mani e lui ne approfittò per approfondire il contatto mordendole il labbro invitandola ad aprire la bocca. Si muoveva, in modo tale da aprire le gambe facendolo trovare in mezzo, e in un attimo di foga, Logan spostò le sue mani dietro alla schiena di lei per attirarlo verso di lui. Lei assecondò le sue mosse e dopo un po' quando arrivò alla sua giacca del completo iniziò a sfilargliela, lui si fece coraggio e la issò dal divano facendola intrecciare le gambe attorno alla sua vita solo per trascinarla in camera da letto. 

E mentre lui si muoveva senza problemi per la casa lei continuava a baciarlo e spogliarlo. Gli sfilò la cravatta e iniziò a slacciargli i bottoni della camicia, che finì sul pavimento della camera da letto. <<Dio ti desidero così tanto.>> sussurrò in un attimo di foga, dandogli la forza di continuare. Ma lui non voleva correre e rovinare quel momento. Finirono sul letto, lei sotto di lui, ancora vestita mentre la sua erezione cercava di liberarsi. Ribaltò la situazione, facendola trovare a cavalcioni su di lui e le sfilò la canotta che indossava, mentre lei arrivò al reggiseno che slacciò senza nessuna difficoltà. 

Quando il suo seno fu libero davanti a lui, riprese a baciarla, partendo dal collo e scendendo sempre più giù ai suoi capezzoli. 

<<Logan ti prego...>> 

<<Impaziente?>> chiese lui divertito facendola ritrovare di nuovo stesa con la schiena sul letto <<C'è tutto il tempo... non ho intenzione di rovinare tutto con brutalità.>> 

<<Ma io amo la tua brutalità sotto le coperte.>> sussurrò imbarazzata. 

<<Attenta a ciò che dici.>>  Si abbassò su di lei, riprendendo a baciarla, lei assecondava le sue mosse. Finalmente dopo poco si ritrovarono entrambi nudi, i vestiti sparsi per terra. Era tra le sue gambe, mentre si davano da fare con i preliminari. La sentiva mugolare e gemere, mentre arrivava alla sua intimità e le accarezzava il clitoride facendola torcere sotto di lui dal piacere. Quando arrivò alla sua apertura, la penetrò con due dita, si accorse subito che era pronta a riceverlo dentro di se. Non vedeva l'ora. 

Un grosso bellissimo sbaglio - For the rest of my life [ COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora