Ventiquattresimo capitolo - Ritorno alla vita normale

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Il rientro a casa dopo l'ospedale non fu per nulla facile, per colpa della degenza di Ashley, furono costretti a restare un'altra settimana a San Diego, non era ancora fisicamente pronta per affrontare un viaggio aereo e tornare a New York. 

Vedere quei posti dove una settimana prima avrebbero dovuto festeggiare il loro matrimonio, gli provocava una fitta al petto. Come erano finiti in quella situazione. 

Una volta arrivati nella loro camera Alex la guidò verso il letto <<Vieni andiamo a dormire.>> le disse, mentre lei teneva lo sguardo fisso nel vuoto, come se non fosse sul mondo reale. 

<<Oddio Alex, io non posso crederci.>> singhiozzò in lacrime mentre Alex, le rimboccava le coperte. 

<<Tranquilla amore mio, si sistemerà tutto.>> disse lui prendendola tra le sue braccia e accarezzandole i capelli, dolcemente. 

Quando finalmente lei si addormentò tra le sue braccia, Alex tornò nell'ingresso della camera dove ad aspettarlo, seduta su un divano c'era Savannah. 

<<Come sta?>> 

<<Ancora molto scossa.>> 

<<Tu come stai?>> 

<<Non lo so... io...>> rispose lui passandosi una mano tra i capelli <<Non riesco a vederla così, mi fa male, mi sento morire, piange sempre e non mangia da  quando ha...perso il ...nostro bambino...>> Alex si fece improvvisamente tristissimo e Savannah sapeva che era sul punto di piangere disperato. 

<<Alex, cerca di comprenderla, starle vicino. Tu stai male, lo so, ma figurati lei!! Tu sei il padre, figura certo importante ma, la madre lei lo aveva dentro, era parte di lei, era una creatura la quale stava dando tutte le sue forze, le sue gioie, le cose belle...>> rispose Savannah abbracciandolo <<Scusami ma ora devo andare, Vicky ha bisogno di me. Ma qualsiasi cosa lo sai potete chiamarmi io ci sarò sempre per voi.>> 

Quando la sua migliore amica fu andata via, Alex sentì Ashely chiamarlo dalla camera da letto. 

<<Amore eccomi.>> disse lui piano. 

<<Non chiamarmi così, lo so che mi odi. Ho perso tuo figlio, quel bambino che tanto volevi.>> disse quasi istericamente <<So che mi lascerai, e se lo farai ti capisco. Io non volevo che morisse te lo giuro.>> si portò le mani davanti agli occhi cercando di trattenere, inutilmente i singhiozzi. 


<<Ehi Ashley, guardami.>> le tolse le mani dagli occhi alzandole il viso << Non ti odio. Io ti amo, non è colpa tua se questo bambino non nascerà. Abbiamo altre mille occasioni, era il destino... perché dovrei odiarti, io ti amo, e ti amerò sempre in qualunque momento.>> mormorò <<Non avrei dovuto seguire Logan, se qui c'è qualcuno che ha la colpa sono io.>> 

<<NO!!non è colpa tua, non sapevi cosa sarebbe potuto succedere.>> lo confortò questa volta lei. 

<<Hai ragione, ma non pensare per un momento che io non ti voglia più o che non vorrò più bambini da te.>> la fissò intensamente come a trasmetterle tutto il suo amore. Lei annuì e lo abbracciò. 


<<Alex.>> 

<<Sì?>> 

<<Ti amerò anch'io per sempre.>> 







Un grosso bellissimo sbaglio - For the rest of my life [ COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora