Sedicesimo capitolo - Vite in bilico

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Savannah lo ignorò per tutta la giornata, passandola rinchiusa in camera sua a studiare e lasciando che lui passasse le ultime ore di quella giornata a Long Beach, con Victoria. 

Aveva provato più volte a tornare sul discorso interrotto dal pianto della bambina, ma lei l'aveva deviato con altro. Fino ad arrivare alla conclusione che l'unica cosa di cui era disposta a parlare con lui era della situazione complicata, con Vicky. 

Quando furono oramai le otto di sera, Logan prese coraggio e con sua figlia tra le braccia, bussò alla porta di Savannah. 

<<Avanti.>> disse lei. Lui aprì lentamente la porta e la trovò intenta a scrivere. 

<<Non voglio disturbarti, ma credo che mi convenga andare via ora.>> fece lui entrando con la bambina in camera. Savannah alzò lo sguardo verso di loro e poco dopo si alzò dalla sedia, si avvicinò a Logan e prese Vicky dalle sue braccia. 

<<Va bene.>> fu la sua unica risposta. Logan ne rimase molto deluso, speravo di leggere del dispiacere nei suoi occhi. Ma poi lei aggiunse <<Ma prima che vai via dobbiamo parlare. Ho riflettuto molto attentamente e credo che noi dovrebbe cercare di andare d'accordo pur non stando insieme. Per lei!>> 

<<Cosa vuoi dire?>> chiese lui confuso. 

Savannah si accomodò ai piedi del letto mettendo a sedere Vicky sulle sue gambe e Logan si posizionò difronte a loro poggiandosi con le spalle al muro. 

<<Intendo dire che io non voglio che mia figlia cresca lontana da suo padre. Ammetto di aver sbagliato anch'io in questi mesi, avrei dovuto cercare anch'io un punto d'incontro. Ed ora è proprio quello che voglio fare.>> rispose seria. 

<<Come intendi fare? Siete a due ore di distanza.>> le fece notare Logan. 

<<Accompagnerò io stessa Vicky ogni venerdì sera da te, e verrò a riprenderla la domenica verso ora di cena. Nel frattempo io potrei fermarmi da Kate. E' un'occasione anche per me, per tornare a trovare Kate, Louise e Taylor ogni fine settimana.>> 

Logan notò come aveva già tutto programmato e chiaro, aspettava solo che lui andasse via di lì per esporgli la sua idea. 

<<Lo sai che c'è un altro modo...>> iniziò a dire lui. 

<<No!>> lo interruppe lei <<Ci abbiamo provato Logan, ci siamo amati, ma non è andata come volevamo. Ora dobbiamo cercare di essere amici, per il suo bene e provare a voltare pagina. Dobbiamo andare avanti con la nostra vita.>> puntò i suoi occhi in quelli di lui e ne lesse delusione, dolore e una forte voglia di contestarla quindi prima che lui potesse farlo aggiunse <<Ti prego. Ne soffro quanto te, lo sai. Ma proviamoci, per nostra figlia.>> 

Logan pensò che quest'ultima frase era un modo tutto suo per dirgli che infondo lo amava ancora, ma anche per dirgli addio per sempre. E questo lo colpiva nel profondo del cuore, le sue parole lo stavano lacerando, ma non poteva rifiutare, no quando davanti a lui oltre alla donna che amava aveva anche sua figlia che gli sorrideva. Gli era mancata davvero tanto e avrebbe accettato di tutto pur di non distaccarsi di nuovo da lei. 

<<Eh va bene.Possiamo provare a far funzionare le cose così. Per ora.>> 

<<Logan...>> 

<<No! Ho accettato, ma permettimi di sperare ancora. Ora lasciami salutare la mia bambina.>> disse avvicinandosi e prendendo Victoria tra le sue braccia, per riempirla di baci. La piccola iniziò a ridere dalla gioia e a lanciare piccoli baci con la manina in direzione del padre. Savannah guardava quella scena con una morsa al cuore, avrebbe voluto vederla tutti i giorni ma sapeva che non era possibile. 

Un grosso bellissimo sbaglio - For the rest of my life [ COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora