Corsa , salto sul tetto blu , salto sul tetto rosso , roteata ed arrivo . Cadde pericolosamente sul suolo , anche se era vero che i gatti atterrano sempre sulle loro zampe . Si ritrovò davanti il grande portone rosso amaranto dal grosso lucchetto che sigillava il segreto e proibiva l'entrata ai non autorizzati . Con una mossa agile raggiunse un bidone dall'aspetto casuale dove sotto c'era la chiave . Era lì che la lasciava sempre .
" Devo cambiare il nascondiglio " pensò mentre toglieva la serratura e apriva la porta . Entrò chiudendo e si ritrovò nell'ingresso , come sempre buio . Si avviò a passi lenti sul pavimento in dura pietra fredda . In lontananza si notava una luce flebile ma abbastanza per ciò che serviva . Arrivò al centro e restò ad aspettare . Improvvisamente migliaia di robot magnetici si proiettarono su di lui .
- Cataclisma ! - urlò scatenando sui poveri omini di latta la furia del suo potere che li polverizzò . La scala si aprì . Era una tecnica infallibile quella di mettere una trappola così che solo un supereroe poteva battere . Scese le scale che illuminarono la stanza sottostante che poi si chiusero . Non diede conto al tavolo principale . Superò i divanetti posti lì per andare nel corridoio delle stanze . La sua era l'ultima di fronte quella rossa con i pois neri , quella mai usata , messa lì solo per sicurezza . La guardò con pietà mentre apriva la porta ed entrò .
Si fece spazio mentre accendeva la luce verde acido nella stanza a suo stile fatta proprio per Chat Noir al quartier generale . Entrò e si sedette sulla poltrona a forma di gatto nero .
- Ritrasformazione ! - urlò permettendo al piccolo spiritello nero di uscire dal suo anello . Come un palloncino bucato scivolò in aria finendo sul puff a forma di zampa verde .
- Perchè ti sei ritrasformato ? Devono arrivare gli altri ora - fece Plagg con la sua solita voce stanca .
Il ragazzo sospirò mentre si rilassava seduto .
Non aveva voglia di fare il supereroe quel giorno . Si sentiva stanco ed annoiato , solo più che non mai ed anche stressato . Era da tanto che non cambiava quotidianità , limitandosi a fare le solite cose . La mattina scuola come sempre , pomeriggio lezioni di scherma , cinese e fotografia alternate a qualche piccolo salvataggio e la sera riunioni nella base con il gruppo per piani strateggici e cose così . Il ragazzo si alzò e si avviò verso la vetrinetta da cui prese un pezzo di formaggio e lo lanciò al piccolo kwami .
- Fa' il pieno Plagg - disse - stasera ci facciamo una bella passeggiata !
Il piccolo animaletto nero , un po' confuso , mise poco tempo ad ingoiare il pezzo di Camembert che gustò a pieno . Era una piena goduria per lui , al contrario del padroncino . Quando il biondo si fu assicurato che il suo animaletto avesse mangiato gli chiese di trasformarsi e dopo essere entrato nei panni del suo alter ego , sprofondò di nuovo nella grande poltrona ancora annoiato . Pensava ai grandi dilemmi della vita , o forse , pensava solamente a sè . Si sentiva solo anche se aveva tanti amici ed era diventato un modello di fama internazionale . Ogni poco doveva recarsi ad una città diversa per posare con abiti firmati col suo famoso cognome . Tutti avrebbero voluto una vita così : un modello famoso , importante , bello e come seconda vita supereroe simbolo di Parigi , tutti , ma non lui . Era come se tutti i meriti andassero nelle sue mani nonostante aveva fatto tante cose di cui non si poteva parlare o solo pensarci . Si scompigliò i lisci capelli biondi solo al pensiero . Gli veniva la pelle d'oca e non ne parlava con nessuno . Mentre meditava tra sè sentì dei rumori in alto . Le sue orecchie da felino sentirono delle presenze . Prese il bastone roteandolo in aria per più di una volta per poi metterlo in posizione d'attacco . Ad un tratto sentì una voce decisa e terribilmente familiare .
- Ruggito sonico !
Si tranquillizzò dando un sospiro di sollievo per poi rimettere il bastone dietro la schiena . Uscì dalla stanza trovando a scendere il suo gruppo .
- Ce l'avete fatta a farvi vivi .
I ragazzi si sedettero sulle poltrone intorno al tavolo mentre Chat Noir li guardava dall'inizio del corridoio . Scese una ragazza dai capelli marroni e lunghi e gli occhi acquamarina dal costume azzurro .
- Ciao LadyFly .
- Ehilà , Chat ! Puntuale come sempre .
Dopo di lei arrivò colei da cui arrivava quella strana frase urlata in in modo così dannatamente selvaggio . Sorrise a Chat Noir con la sua aria seria . Lei lo abbracciò e lui le diede un dolce bacio .
Era LadyLion , leader del gruppo e portatrice del Miraculous del Leone . Aveva grande talento ed era molto simile a Ladybug . Ancora gli faceva male il cuore solo a ricordare quella persona . Purtroppo le smancerie tra i due durarono poco , perchè la ragazza si staccò andando dalla parte opposta del tavolo ed abbassò una mappa dove era segnata la cartina della città .
Si schiarì la voce con due colpi di tosse e poi parlò .
- Allora , abbiamo visionato la parte sud-ovest della città e quella nord-est . Il canale dodici , Carapace .
Il ragazzo , appoggiato allo scudo dal divanetto a due posti mentre abbracciava la sua amata metà , Volpe Rossa rispose in tono amichevole .
- Negativo capo .
La ragazza iniziò a ragionare guardando le strade e i vicoli .
- Io continuo a sostenere la mia teoria - disse Queen Bee mentre tenenva la mano del suo ragazzo , Tigche , che era appoggiata sulla sua spalla . La ragazza leone si mise una mano in testa mentre il gruppo domandava interrogativo .
- L'altro giorno , Bee mi ha fatto un'ipotesi su una tecnica di schieramemto avanzata , ma è tecnicamente impossibile .
- Si infatti - intervenne Chat Noir che era appoggiato ad una colonna vicino il corridoio - Papillon è troppo stupido , anche solo per creare le sue akuma , ma .....
- ...... ma non lo è Mayura - fece Queen Bee alzandosi in piedi e raggiungendo la collega alla mappa - sappiamo che è una donna astuta e malvagia e che riesce a potenziare il potere di Papillon , ma non sappiamo se ha anche escogitato un piano . Potrebbe in qualsiasi momento sferrarci un attacco .
Il suo ragionamento turbò molto anche Snake Ache che chiese subito .
- Scusate se non uniamo i punti dell'ultimo attacco con gli altri potremmo ottenere qualcosa .
- Esatto - fece LadyFly - ho letto la cosiddetta "tecnica a incrocio" . Si stabiliscono determinati punti su una o più zone che poi si collegano tra di loro in un punto molto potente che si fortifica in base agli altri sparsi e meno forti .
Il lungo ragionamento portò LadyLion ad avviarsi alla piccola libreria dietro e di prendere una copia della cartina della città e ad appoggiarla sul grande tavolo circolare dove si raggrupparono tutti . LadyFly prese un pennarello e mentre LadyWolf dettava le varie zone dove si erano tenuti i vari attacchi .
- Quando è stato l'ultimo ?
Proprio in quell'istante Volpe Rossa diede l'allarme .
- Ragazzi , ci attaccano . Titanium è ancora in azione .
I ragazzi non aspettarono un minuto di più e salirono tutti sul tetto da dove ognuno con la proria arma riuscì ad arrivare sul posto . Chat Noir col suo bastone volteggiò , Volpe Rossa saltando da un tetto all'altro insieme a LadyWolf , mentre Tigche e Snake Ache si allungavano con le loro armi a corda . Carapace correva aiutato dal suo schudo mentre Queen Bee e LadyLion grazie alla loro trottola e alla fionda sfrecciavano tra i tetti parigini . LadyFly , con le sue ali manuali volava in aria mentre guardava , notando subito il grosso omone metallico che stradicava un albero dal terreno .
LadyWolf gli lanciò il suo boomerang che lo fece accasciare di colpo . Accorgendosi della presenza dei supereroi , si avviò verso il canale della Senna arrivando in Rue Godlouis 12 , la via del "Le boulangerie Dupain-Cheng" . Chat Noir ricordava quella via . Era venuto ad accompagnare tante volte la sua amica Marinette , scappata in Italia alla scuola di moda . La guardò con nostalgia mentre passavano per la sua terrazza lui fermandosi qualche secondo più a lungo . Lo scontro si tenne su un tetto di fronte la torre Eiffel .
- Ache , lo specchio !
- Ok .
Il ragazzo dalla tuta verde acqua era pronto ad evocare il suo potere .
- Ouroboro ! - urlò .
Il suo potere era quello del tempo , potendolo fermare per un po' . Bloccò il grosso omone e prese lo specchio , purtroppo guardandoci dentro .
Lo lanciò in aria intontito , permettendo al grosso robot di riprenderlo .
- Ok adesso si fa sul serio - fece LadyLion toccando il suo bracciale per evocare il potere .
- Ruggito sonico !
Mettendo il piede a terra stese l'akumizzato e con un calcio lo bloccò . Saltò in alto strappandogli l'oggetto dove era contenuto l'akuma . Lo lanciò a terra facendo volare via la piccola farfalla .
- Ben fatto ! - urlarono mettendo gli uni le mani sugli altri . La ragazza dal costume dorato guardava ancora la farfalla mentre i giornalisti facevano domande ai vari membri del gruppo . Lei non amava mettersi in mostra e lasciava spazio agli altri . Ad un tratto sentì delle mani avvolgerla in un abbraccio .
- Sei stata fantastica , come sempre - esclamò Chat Noir donandole un piccolo bacio .
Lei sorrise per poi prendere la sua fionda e avviarsi , seguita dagli altri .
Chat Noir stava ammirando la ragazza sfrecciare legiadra tra i colori splendidi del tramonto mentre prendeva il bastone per andar via , quando sentì delle voci infantili chiamarlo . Si girò e vide la terrazza di Marinette di nuovo affollata . Avvistò due teneri bimbi e decise di raggiungerli . Arrivato sulla terrazza salutò i presenti . Marinette era strana , diversa da quella che conosceva . Non l'aveva mai vista senza codine e doveva ammettere era molto carina .
- Ciao Marinette , ben tornata - disse per non essere scortese .
La ragazza era come terrorizzata e non gli degnò uno sguardo mentre lui le faceva i complimenti per la sua bravura nel campo di stilistica . Chat Noir non se ne intendeva ma Adrien si , dopotutto era figlio d'arte . Marinette gli si avvicinò e lo guardò dritto negli occhi . Quelli di lei erano bellissimi e molto familiari . Lo accoglievano calorosamente . Poco dopo lui si allontanò dopo aver salutato i due bambini . Erano un maschio e una femmina . La piccola era identica a Marinette , mentre il piccolo era biondo con gli occhi verdi . Qualcosa non era chiaro . Nessuno nella famiglia di Marinette era come lui , e allora come mai il bimbo era così ?
- I misteri della genetica - disse scherzoso tra sè mentre cercava un posto dove tornare come prima . E in quel momento ricordò ciò che gli apparteneva che purtroppo non poteva vedere dato che Ladybug solo sapeva dove era . Era triste ripensare a ciò che aveva fatto alla donna che amava e per colpa sua adesso non c'era più spersa da qualche parte con l'unico segno indelebile lasciatole da lui che mai più nessuno potrà cancellare . Si fermò un secondo a meditare pensando a quei brutti momenti ma terribilmente indelebili dalla sua mente . Le loro urla . Il combattimento con quella che ora era al suo fianco . Doveva vergognarsi , stare con colei che gli privava la vicinanza con Ladybug . Doveva eliminare tutti quei brutti ricordi dalla sua mente , ma non bastava semplicemente cambiare pensiero perchè non aveva solo ricordi visivi di quel giorno , ma anche uditivi e di presenza . Era stato egli e già sapeva che in quel momento ella odiava a morte lui che invece pensava a lei giorno e notte senza mai smettere . Terribilmente triste si avviò dietro una delle tante colonne con i suoi manifesti . Odiava quelle foto , lo facevano sentire stretto ed osservato , per niente a suo agio . Persino le foto dei Paladini di Parigi erano più rassicuranti peccato che tutti amavano solo lo scandalo , il colmo . La maggior parte delle magliette personalizzate aveva i nove suprereroi al lato mentre al centro accanto a Chat Noir c'era uno spazio vuoto tratteggiato con un grosso punto di domanda . La cosa faceva innervosire Adrien . Ladybug ormai non c'era più , perchè mai fare magliette in sua memoria . Ormai era l'alba di una nuova Parigi , della città fredda e senza anima . Non era più la città dove si respirava amore e serenità ma era diventata la classica metropoli squallida e macchinosa , senza celebrazioni in nome degli eroi , senza feste o persone che in completa armonia si incontrano . I pochi superstiti ora erano sul ponte davanti il carretto di Andrè , il gelataio parigino . Forse lui era l'unico che sentiva ancora in sè la fiammella della vecchia Parigi , sempre con il sorriso sulle labbra mentre faceva innamorare un'altra coppia . Gli sarebbe piaciuto portare da lui la sua amata un giorno , la vera , colei a cui , quando pensava non gli venivano i sensi di colpa o il fatto di essersi comportato da mostro . Passò al lato del ponte osservando il gelataio che serviva la sua ultima creazione a dei fidanzatini Tedeschi . Era davvero dolce e gli scappò un sorriso nostalgico .
- Adrien - fece l'uomo con il porzionatore in mano - caro come va ?
- Andrè , va ! Non potrebbe andare peggio .
Andrè lo guardò dubbioso scrutando attentamente i suoi occhi verde chiaro che brillavano di emozione .
- Oh , Andrè vede rimorso nel tuo cuore . Hai perso la tua metà . Ma sento che non è del tutto andata .
- Tu dici ?
Il ragazzo tornò felice mentre guardava il signore che si arrotolava i baffetti intorno ad un dito mentre pensava .
- Fragola con scaglie di cioccolato , mora come il nero dei suoi capelli poi mirtillo blu come il suo sguardo . Vuoi rimediare con un bel gelato ?
Il ragazzo esitò per un attimo per poi prendere la coppa e assaggiare il delizioso gelato artigianale .
- Il gelato dell'amore ti ridonerà il sorriso - disse Andrè con il suo fantastico accento francese .
Il biondo , ringraziando il gelataio si avviò per strada .
- È vero , il gelato di Andrè ridona sempre il sorriso , come fa è un segreto - disse .
Il piccolo animaletto nero uscendo dalla tasca della sua giacca chiese un cucchiaino del famoso gelato .
- Hai ragione è davvero buono - disse il kwami assaporando dolcemente il gusto con le scaglie di cioccolato .
Il padrone invece , gustava il gelato pensando a lei , il gelato dedicato alla ragazza che prima o poi sarebbe tornata e avrebbe ripreso il suo cuore senza lasciarlo mai più , ancora più forte di prima , nel potere del loro amore .
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I still love you ~ Miraculous ~ Ladynoir
Fanfiction'Non c'è niente come tornare in un luogo che non è cambiato per rendersi conto di quanto sei cambiato' -Nelson Mandela Attenzione : È un sequel della storia vera e propria , ambientato molto avanti , creerò...