5°: Una serata tra amici

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Erano le sette e mezza . A momenti sarebbe arrivata Alya . Marinette era in tilt non sapendo se dimenticava qualcosa .
- Avanti Marinette , hai preso tutto . Non preoccuparti !
Tikki però non riuscì a rassicurarla , perchè si mise ancora di più a scavare tra le tasche dello zaino .
Il campanello suonò .
- Ok scendiamo bambini !
I due marmocchi si precipitarono giù dalle scalinate della cameretta . La ragazza ritrovò l'amica davanti la porta a parlare con i genitori .
- Marinette , adesso ci ha informato Alya . Non mi avevi detto che andavate a casa di Adrien ! - fece Sabine provocando la figlia che divenne rossa come un pomodoro .
I due bimbi si scostarono dalle gambe della madre timidamente rivelandosi . Alya li individuò subito .
- Ciao , bimbi belli . Io sono la zia Alya ! Come vi chiamate ?
I due gemelli tenendosi per mano si guardarono per poi rispondere timidamente . Alya era una maestra in babysittering e se non fosse stato per le sue dritte non sarebbe mai riuscita a badare a quelle due piccole pesti .
- Andiamo !
Marinette prese per mano Emma mentre Alya scendeva le scale portando sulle spalle il piccolo Louis , che già aveva preso confidenza con il nuovo incontro .
Si avviarono verso casa di Nino .
Le strade erano stranamente popolate , forse perchè era venerdì , o perchè la quiete regnava quella sera . Sulle sponde del fiume francese si avvistavano i gondolieri in attesa di clienti a cui far passare una splendida serata sulla Senna .
Marinette si sentiva molto felice , anche se non sapeva precisamente il motivo .
- Emma è identica a te , ma Louis non assomiglia a nessuno della tua famiglia , a chi assomiglia ?
Marinette non aveva detto a nessuno a chi assomigliava realmente . Diceva di non sapere il padre . Mentiva . Non poteva semplicemente riverarlo .
- Non lo so . Te l'ho detto . Non so chi sia il padre .
- Mhmh , occhi verdi e capelli biondi - Alya si illuminò spaventata - Marinette !
Alya guardava l'amica come un'aliena .
- Tranquilla , non ho nemmeno la capacità di parlargli , figuriamoci di farci un figlio .
Alya era dubbiosa e terribilmente pericolosa . Solo due in tutta la città erano come Louis , ma non poteva indovinare chi dei due .
- Hai conosciuto qualcuno di interessante in Italia . Racconta com'è ? Calya e Chiara non ce ne parlano mai !
Marinette rideva al solo pensiero .
- È bella . Ma di sicuro è migliore la mia amata città !
Poco dopo arrivarono sotto casa di Nino che ebbe anche lui l'onore di conoscere i piccoli gemelli Dupain-Cheng .
I piccoli fratellini erano tra le braccia degli "zii" adottivi che erano felici di parlare con loro .
Marinette nel frattempo si godeva la passeggiata .
- Beh , sembra proprio che come genitori se la cavino bene Nino ed Alya - fece Tikki dall'orlo della borsetta .
Dopo pochi minuti si ritrovarono di fronte l'immensa casa Agreste . Louis ed Emma rimasero estasiati da quella casa .
Il cancello si aprì e loro salirono le scale arrivando all'entrata . Bussarono un paio di volte e Nathalie li andò ad aprire .
- Buonasera .
- Adrien vi aspetta in camera sua .
I tre ragazzi entrarono e si persero quasi tra tutti quelle stanze .
- Marinette Dupain-Cheng , che piacere rivederti !
Dalla parte superiore delle scale si presentò Gabriel che li salutò calorosamente .
- Salve signor Agreste .
L'uomo la guardò con un ghigno quasi spaventoso .
- Ho saputo il tuo ritorno dall'Italia . Come è andata ?
Lei rispose positivamente .
Tutti erano straniti dal modo di comportarsi del padre di Adrien . Di solito era riservato , ma questa volta no .
- Ho saputo anche dei tuoi figli . La bambina ti assomiglia molto . Ma ...... lui ......
- Ehm , lo so . È strano che sia diverso non ho la più pallida idea di come sia stato possibile - fece lei balbettando leggermente .
Gabriel guardò il bambino stranito . Conosceva bene delle persone che erano come il piccolo Louis ma non voleva passare a conclusioni affrettate . Anche se gli ricordava troppo suo figlio e questo gli lasciava dei dubbi .
I ragazzi si avviarono per le scale ed entrarono nella stanza del modello .
- Adrien ? - fece Nino .
Il biondo si presentò a loro felice più che non mai . Appena lo vide , Marinette si sentì sprofondare come in un abisso di piacere . Non poteva ancora credere di essere a casa sua e che ci sarebbe stata per tutta la notte . Ma le domande del padre di lui la turbavano ancora . Pensava anche il signor Agreste male riguardo al figlio . Era l'errore di tutti , Louis , e solo grazie a lui che tutto si sarebbe scoperto .
Adrien salutò tutti per poi raggiungerla .
- Sono loro i tuoi bambini ?
Lei , bloccata sui due piedi , fece cenno positivo mentre teneva la mano ai due bambini . Il biondo si abbassò per conoscerli .
- Ciao bambini . Io sono Adrien . Come vi chiamate ?
I bambini si presentarono per la terza volta , ormai . Erano così carini ed erano terribilmente simili a lei , almeno una , ma non lui . Lui era diverso .
- Come mai Louis ti assomiglia tanto , Adrien ? - lo sbeffeggiò Nino seguito dalla risatina strozzata di Alya che non perdevano mai tempo a prendere in giro i due facendoli arrossire sempre - non è che tu e Marinette ci dovete dire qualcosa ?
Marinette si limitò ad arrossire . Notò che anche Adrien lo era e la guardò di traverso con un sorrisino innocente ma allo stesso tempo imbarazzato ancora .
In quell'atmosfera così strana e spigolosa , fu Alya ad animare la festa , dato che sapeva del rischio emozionale che correva l'amica . Poco dopo i ragazzi decisero di iniziare con un bel gioco di obbligo o verità , che non faceva mai male ai pigiama party .
Dopo che ognuno aveva indossato il proprio pigiama , iniziarono la partita . Tikki , era nella borsetta appesa alla porta del bagno socchiusa , quando vide un essere nero muoversi . Senza che nessuno se ne accorgesse , uscì dalla sua custodia ed entrò nella stanza .
- Plagg ! Phs ! Plagg !
Il kwami nero alzò la testolina dalla forma di Camembert che stava ammirando e si accorse della sua metà .
- Oh Tikki , amor mio . Allora , zuccherino , che ci fai qui ?
Il kwami rosso per poco lo distrusse . Odiava quando la chiamava così e sapeva che non avrebbe mai smesso di farlo .
- Sono tornata . Marinette è a Parigi .
- Cosa ? Ladybug è di nuovo qui ? O meno male . Dopo tutto ciò che è successo credevo che non sarebbe più tornata ....
Plagg sapeva che non doveva aprire quell'argomento , perchè fu proprio quello di cui parlarono per il resto del tempo .
- Non me ne dovevi parlare ! Sono ancora arrabiata con te ! E pensare solo ai tanti pianti che si è fatta la mia povera padroncina quella sera mentre il tuo compagno godeva come un cane !
- Vuoi dire come un gatto ! - scherzò Plagg , per alleviare la tensione - e poi ti ricordo che è stata lei a provocarlo e che sapeva che lui avrebbe reagito così !
- Non doveva reagire per niente al mondo così ! - ribattè il kwami rosso arrabbiato .
- Senti . Sapevamo che sarebbe andata a finire così e abbiamo lasciato che accadesse ! È colpa nostra .
- E pensare che tutto ciò era nato per il bene della città e quei due si sono spinti così oltre !
I due kwami si guardarono preoccupati più che mai , mentre si avvicinavano alla porta del bagno per sbirciare da lì . Guardarono i quattro ragazzi giocare con la bottiglia mentre i due bambini si divertivano tra loro più buoni che mai .
- Quelli sono i due bambini .
- Caspita , il piccolo gli assomiglia troppo . È strano che nessuno l'abbia notato .
- Eccome ! Lo rinfacciano sempre a Marinette che lo rinnega sempre .
Tikki era triste e sconvolta più della padrona per quella brutale sera di quasi due anni fa . Plagg la sosteneva abbracciandola anche se sapeva che doveva risolvere quella situazione col suo biondo .
- Bene , Marinette , obbligo o verità .
- Verità .
- Chi è il padre di Louis ed Emma ?
Marinette ne rimase paralizzata e arrabbiata . Erano tutti avviliti su quel maledetto argomento , ma non poteva rivelarne nulla per un giuramento solenne .
- Mi dispiace , vi ho detto di non saperlo e anche se lo sapessi , non lo direi a nessuno .
I ragazzi accettarono la decisione rassegnati e  andarono avanti .
Marinette si divertiva , mentre dava ogni tanto un occhiata ai due gemelli . Ora si stavano rincorrendo verso la parte sinistra dell'enorme stanza . Raggiunsero il bagno e lì vinsero la gara .
- Ti ho preso !
Emma si allungò all'interno del bagno e notò un qualcosa nero e uno rosso . Con l'aiuto del fratellino acciuffò i due esserini che fino a poco prima volavano ed ora erano segregati tra le manine dei piccini .
Alla visione dell'entrata dei bambini in bagno , il luogo dove il suo kwami giaceva , Adrien si alzò in piedi .
- Vado a controllare i bambini - mentì .
- Vado io - disse Marinette , da brava madre .
- Tranquilla ci penso io .
Il biondo entrò in bagno , trovandosi ciò che non voleva trovare . I due bambini con i kwami tra le mani .
Riuscì a far mollare la presa ai due bambini che si fermarono lì .
- Ti sei moltiplicato Plagg ? - fece notando il kwami rosso .
- Ehm , no . Sono un altro kwami . Sono venuta a trovare il mio amico per informarlo .
- Solo per informazione . Sei il kwami di chi ?
La piccolina non disse nulla e il ragazzo accettò la cosa .
- Ok . Allora se non posso sapere nulla vi lascio soli . Non fatevi prendere dai bambini e nascondetevi .
Il biondo uscì con i bambini tra le braccia .
Marinette si alzò e prese il piccolo Louis dalle braccia dell'amico . I due erano in piedi uno affianco all'altro , con le rispettive sosia in miniatura tra le braccia .
- Guardate la famiglia Agreste al completo - disse Alya a pancia in giù con i gomiti appoggiati sul pavimento e i palmi della mano sotto al mento mentre dondolava le gambe .
- Ma dove sono i vostri figli , cari coniugi Lahiffe ? - chiese Adrien , per ribbattere un po' e non essere sempre beffe di quei due insieme alla povera Marinette , mantenendo sempre la piccola Emma tra le braccia .
- Ci saranno un giorno . Noi ci chiediamo quando lo ammeterete di ciò che avete combinato !
Marinette aveva capito che dello sbaglio di portare i suoi bambini . Ora tutti credevano ciò che non era vero .
La cosa la stava facendo arrabbiare .
- Marinette placa le tue emozioni . Sai bene ciò che dico - disse Alya , lasciando di stucco i due maschi .
I due ragazzi continuarono a stare in piedi mantenendo i due bambini che ascoltavano in silenzio ciò che stavano dicendo i grandi .
In quell'istante entrò Nathalie che chiese un secondo di attenzione .
- Marinette , il signor Agreste vuole palrarle .
Subito dopo entrò il padre di Adrien con le mani dietro sempre col tono serio . I ragazzi a terra si alzarono mettendosi di fronte l'interpellata e l'altro . Gabriel si avvicinò pericolosamente , mettendo quasi timore .
- Marinette , ho notato il tuo talento e non tralasciando il fatto che sei appena tornata da un'Accademia di moda , ho una proposta per te . Ci ho pensato molto ed ora ho deciso : voglio assumerti come mia allieva personale . Lavorerai con me , mi aiuterai con la realizzazione di alcuni bozzetti e firmerai i capi da te creati con il tuo cognome . Adrien indosserà le tue creazioni alle mie prossime sfilate . Allora , cosa ne pensi ?
Marinette non sapeva cosa dire . Tutta la rabbia e la collera che aveva dentro per le stupide battute fatte dalla sua migliore amica in precedenza , si erano tramutate in felicità allo stato puro . Il biondo al suo fianco , mentre reggeva ancora Emma , le mise una mano sulla spalla per incoraggiarla . Era al settimo cielo e non sapeva cosa dire . Pensandoci su però , capì che aveva aspettato quello per tutta la vita e che non poteva dire di no in quel momento . Così , seguendo il consiglio del suo grande supportatore Adrien e dello sguardo complice di Alya e Nino , rispose positivamente .
- Perfetto . Ti aspetto Lunedì a casa alle quattro . Quando finirai la scuola verrai con Adrien qui quando vi verrà a prendere la sua guardia del corpo . Tutti giorni starai qui dalle quattro alle sei . Potrai stare anche un po' di più con Adrien .
Detto ciò , sorrise notando i due ragazzi con i bambini in mano .
- Lo sai Adrien , suo figlio ti assomiglia tanto - fece con tono provocatorio e pensoso .
Gabriel credeva che avendo fatto due più due aveva risolto la cosa , e anche se fosse non la prese tanto male .
Il padre uscì accompagnato dalla sua segretaria .
- Vedi ! Anche il padre di Adrien crede nella somiglianza tra Louis e suo figlio .
- Si , e ho paura che possa pensare male ! - disse proccupato il biondo in questione .
Marinette sorrise pensierosa . Adrien se ne accorse .
- Ehi , Marinette , cosa c'è che non va ?
Marinette pensava al perchè tutto quello . Perchè mai Gabriel Agreste avrebbe dovuto scegliere lei come sua allieva personale .
- Perchè hai talento e sei super creativa ! Sei adatta per il ruolo da stilista e non vedo l'ora di indossare i tuoi prossimi capi .
Con quelle parole terribilmente dolci , Marinette si scottò al cuore tanto che lui la incantò . Era davvero irresistibile con quei suoi occhi verdi e tutta quella dolcezza . Si limitò a sorridere arrossendo .
- Allora , continuiamo questa serata oppure volete rimanere a farvi le dichiariazioni d'amore in nostra presenza ? Lasciate i vostri figli e giochiamo !
I ragazzi tornarono a giocare . Si alternarono tra varie partite di vari giochi da tavolo ma anche di cose stupide fino ad arrivare all'argomento supereroi .  Parlarono per circa un'ora , finchè la stanchezza non si fece sentire e decisero che era il momento di andare a dormire . Spensero le luci e si misero tutti nel sacco a pelo . Tutti tranne Marinette che stava tentando di addormentare i suoi piccoli bambini che non ne volevano sapere di chiudere gli occhi . Era stanca e non ne poteva quasi più , aveva bisogno di una mano . Voleva quasi chiamare Alya , ma notò che già dormiva accanto della sua metà , abbracciati e felici come una vera coppia . Sua fortuna volle che Adrien era ancora sveglio e si accorse della sua fatica . Scese dal letto e la raggiunse accanto all'enorme finestrone da cui lei vedeva la luna piena .
- Non vogliono dormire ? - chiese a voce bassa .
- No . Non riescono . Qualcosa li turba .
Infatti i due gemelli si continuavano a rigirare tra l'imbottitura del sacco a pelo che lei aveva portato in più per loro .
- Io credo che non riescono a dormire nel sacco a pelo - propose lui - sono troppo piccoli . Falli dormire nel mio letto .
Marinette rimase bloccata da quella proposta così gentile .
- E tu dove dormirai ?
- Nel sacco a pelo accanto a te .
Quella situazione si stava facendo imbarazzante ma lei accettò lo stesso . Il fatto di legare con Adrien era importante per superare la sua paura di provare troppe emozioni .
- Fai fare a me .
Il biondo sollevò la piccola Emma e la porto nel suo letto mettendole il piumone nero all'altezza delle spalle . Lo stesso fece con il piccolo Louis . Marinette si alzò e sedendosi sul letto guardò i due bambini che finalmente caddero in un sonno profondo .
Adrien si sedette accanto a lei .
- Grazie .
Entrambi sorrisero per poi precipitarsi nei due sacchi a pelo posizionate vicino le vetrate illuminate dal chiarore della Luna .
- È davvero bella - si dissero .
Dopo pochi minuti di silenzio reciproco in cui si era istaurato un rapporto idilliaco tra i due , decisero che era ora di dormire .
- Buonanotte Adrien ! - fece lei con voce tremante .
- Buonanotte Marinette ! - fece lui scompigliandole scherzosamente i capelli . Lei arrossì vistosamente nascondendosi sotto il sacco a pelo attaccato a quello del ragazzo che lei segretamente amava .
I due kwami rimasero lì a guardarli .
- Ma quindi sei sicura che sono loro Tikki ?
- Certo Plagg .
- Non voglio ancora crederci - fece il piccolo esserino nero aspettando che l'altra ribattesse .
- Ti dico di si - concluse Tikki - quei due gemelli sono Louis ed Emma Agreste .

I still love you ~ Miraculous ~ LadynoirDove le storie prendono vita. Scoprilo ora