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Oggi è il primo aprile, potrebbe sembrare uno scherzo, ma sono sereno. É strano, è tanto che non mi sentivo così, è come se quel tormento che mi portavo dentro si fosse sciolto al caldo sole di questa primavera che, ogni giorno di più, sembra riscaldare non solo il mio viso.

Non ho smesso di amarti. Ma ti amo in maniera diversa.

Forse sono le litigate degli ultimi giorni, litigate che quasi artatamente hai fatto seguire a dolcissime telefonate e a baci appassionati.

Non so, non riesco a capirti, forse non ci sono mai riuscito ma adesso una nuova consapevolezza sembra crescere dentro di me: hai quasi vent'anni ma continui a comportarti come quando ne avevi diciotto e io devo accettarlo, senza farmi troppe domande, senza cercare risposte che non potranno mai essere definitive.

Sei mutevole, come il tempo di questo pazzo marzo appena trascorso.

A gennaio ci siamo rivisti dopo circa un mese che avevamo interrotto ogni tipo di comunicazione. Non dimenticherò mai le tue lacrime, il tuo chiederti perché ti facevo ancora quell'effetto, quel bacio rubatomi.

"Amore – mi ricordavi – forse dipende dal fatto che non ci siamo lasciati perché non ci amavamo più, lo sai che se lo abbiamo fatto è dipeso unicamente dalla situazione che si era venuta a creare".

Quante altre volte ti ho sentito ripetere quella frase in queste ultime settimane; praticamente era la giustificazione ad ogni bacio datomi, ad ogni carezza regalatami, ad ogni abbraccio in cui abbiamo continuato a perderci.

"Amore non vorrei che pensassi che ti sto usando... perché lo so che lo pensi! Non è normale che ogni volta che ti vedo finisca così, ti dico di non voler star con te, di non voler essere di nuovo la tua fidanzata e poi, e poi che faccio? Ogni volta che ti vedo mi faccio una storia con te? No, non è possibile! Probabilmente è solo un momento di debolezza, già... deve essere così. Per forza, non vedo altre spiegazioni".

Quante volte te l'ho sentito dire in queste settimane ma, ti giuro, non ho mai pensato che mi usassi.

Forse il tuo comportamento mi aiutava ad alimentare la speranza che ci fosse ancora un domani per noi, che avrei potuto vedere il secondo tempo del film della nostra vita, quello in cui le premesse che avevo vissuto fino ad oggi trovavano una loro spiegazione.

Pensa, a San Valentino, avevo pur partecipato ad un nuovo concorso indetto da un quotidiano locale in cui bisognava inviare un sms alla persona che si amava. Solo i cento più belli sarebbero stati pubblicati. Oltre cinquemila gli sms pervenuti alla redazione di quel giornale.

Il giorno di San Valentino tu eri l'unica ad avere più di un sms dedicato a te. Ne avevo inviati tre e tutti e tre erano stati considerati meritevoli di essere inseriti tra i primi cento... "Io e te, ,passeranno i giorni, il mondo un giorno finirà, ma noi no .. Noi non smetteremo mai .. Ti porto nel cuore... sempiternae" e ancora "Ho cercato di vivere senza di te, ho cercato di convincermi che potevo vivere senza di te... è impossibile, perché sei parte di me, la parte migliore" e ancora "Ho appena sognato che tornavamo insieme... Davvero un bel sogno... Del resto ti ho sempre detto che tu eri un bel sogno avveratosi, ora sei tornata un sogno. TaT".

Già, un sogno, per due anni mi hai comunque regalato un sogno e nonostante tutto e tutti, sei stata fantastica. Ci avevo quasi creduto.


Indefinitamente tuo (frammenti di un amore)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora