Sono appena atterrata negli Stati Uniti per il mio anno all'estero, sono stata molto fortunata perché ho avuto la possibilità di andare a Los Angeles, e ne sono molto contenta.
Appena ho ripreso la valigia e aver fatto il controllo dei documenti mi avvio verso l'uscita.
Ci sono molte persone con dei cartelli con su scritto il nome della persona che cercano.
Io noto subito una donna mora con un cartello Rosa pastello con su scritto "*tuo nome e cognome*".
Mi avvio verso di lei facendo un cenno con la mano.
- oh Ciao y/n, come già sai sono Angela e lui è mio figlio Jack- sorride
- è un vero piacere incontrarla- rispondo cortesemente
- perfetto, Jack porta le due valigie sarà molto stanca- dice Angela al figlio che subito esegue gli ordini.
Sì che sono stanca, sono leggermente le undici di sera e mi sono fatta dieci ore di viaggio, quindi sì sono molto stanca.
- grazie- lo ringrazio e lui sorride
- fa fresco vuoi la mia felpa?- domanda lui
- tranquillo ne ho una dietro, in aereo si congela sempre- risposndo educatamente.
- è un piacere per mia madre averti in casa, a volte sembra che abbia bisogno di una figlia, beh tu sarai una figlia temporanea -
- è un grande piacere essere qui anche per me, sai per cambiare aria - dico, per venire qui ho chiuso con il mio ragazzo, mi sembra più giusto così.
- come mai quel viso triste?- domanda notando un filo di tristezza nei miei occhi
- nulla di importante, beh oppure potrei raccontarti tutto quando avremo legato di più-
- sei misteriosa...e mi piace- sorride euforico aprendo il bagaglio e mettendo dentro le mie valigie.
