5 - Inferno di cenere

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I cavalli partirono al galoppo verso la colonna di fumo scuro.

Grandi nuvole cariche di pioggia stavano oscurando il cielo.

I tre si trovarono davanti un villaggio completamente incenerito. Con grande orrore Nathan notò a terra strane figure incenerite. Erano cadaveri.

«Cosa è successo?» chiese Nathan con un filo di voce.

«Silenzio» gli intimò Anna. Sembrava molto tesa.

Scesero tutti e tre da cavallo e legarono gli animali ad un albero non molto distante dal villaggio. Entrarono quindi per quello che una volta era l'ingresso principale.

«Lo senti anche tu?» domandò Anna a Dago. L'omone fece un cenno col capo in segno affermativo.

«Stammi dietro» ordinò piano al ragazzo. Anche Dago sembrava preoccupato.

"Cosa può spaventare un tizio così?" pensò Nathan. La cosa lo intimoriva.

Aveva il terrore che da un momento all'altro da un mucchio di braci potesse uscire un altro demone.

Il giovane teneva le orecchie ben aperte, alla ricerca di ogni rumore sospetto. Per terra corpi carbonizzati di varie dimensioni ricoprivano il piccolo viale.

"Cosa può aver fatto un massacro così?"

L'odore acre di fumo e carne bruciata iniziava a fargli girare la testa.

Dopo poco i tre raggiunsero quello che sembrava il centro del villaggio. Da est si alzò il vento, e tutta la cenere e le braci si sollevarono di colpo, rendendo il luogo surreale.

«Se ne è già andato?» chiese Dago.

«No. Sento ancora la sua aura nei paraggi. Si sta nascondendo.»

D'un tratto Nathan sentì un rumore, come uno schiocco di dita, provenire da dietro un cumulo di braci.

Dago fu rapidissimo. Prese Nathan e Anna per la vita e balzò via. Un attimo dopo, una colonna di fuoco si sollevò dal punto in cui si trovavano poco prima.

«Merda!» imprecò il gigante. Nathan era senza fiato. Se non fosse stato per Dago, sarebbe già cenere.

Click!

Un altro schiocco.

Dago scattò nuovamente e un'altra esplosione per poco non li colpì.

«Dove diavolo ti nascondi, brutto bastardo» imprecò l'uomo tenendo stretti i due compagni.

Anna chiuse gli occhi e si concentrò al massimo alla ricerca della più piccola traccia di Qi intorno a se. Sentì una vibrazione nell'aria provenire dalla sua destra.

Rapidamente pronunciò il verdetto «Secondo Sigillo del bilanciamento: forma della voce!». Un cerchio luminoso di quasi due metri di diametro con complesse forme geometriche si parò come uno scudo davanti a lei.

Quasi contemporaneamente, da quella direzione partì una grossa sfera infuocata. Quando impattò contro lo scudo luiminoso si espanse in una forte esplosione per poi essere come assorbita.

"Cosa diavolo ci faccio io qui?" si domandava in continuazione Nathan.

Il cuore gli batteva a mille. Occhi, gola e naso gli bruciavano terribilmente a causa delle braci e dei fumi. Il calore si faceva sempre più elevato.

«Oh!» una voce provenne dal punto da cui era partita la palla di fuoco. Un giovane dalla pelle ambrata era in piedi su quella piccola collina ancora ardente. Era completamente glabro e portava delle vesti rosse ornate d'oro.

Questi ultimi giorniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora