7 - Post Mortem

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Nathan aprì lentamente gli occhi.

Era tutto estremamente sfocato. Qualcuno era piegato su di lui e sembrava osservarlo. Una figura minuta che lo fissava con insistenza.

"Anna!"

Pian piano la vista iniziò a tornare nitida.

Si accorse che la ragazza che lo stava guardando non era Anna. Era una giovane dai capelli corvini e gli occhi scuri. A prima vista non dimostrava più di 13 anni.

La ragazza sembrava parlare ma lui non riusciva a capire cosa stesse dicendo.

D'un tratto Nathan tentò di alzarsi. Una fitta terribile al fianco gli fece mancare il fiato. Era come se la sua pelle in quella zona fosse fatta di carta e con quel movimento l'avesse sbriciolata.

«Cazzo!» disse la ragazza che aveva di fronte «Ci vuoi stare un po' fermo? Diavolo è già la terza volta che ti muovi e rovini tutto. Poi non lamentarti se continui a svenire per il dolore.»

"Terza volta?"

Piano piano i ricordi tornarono. Ricordò in effetti di essersi già risvegliato ma al primo movimento aveva perso i sensi per il dolore.

"Ma prima?"

Non riusciva a ricordare granchè. Riordinando le idee, rivide nella sua mente il piromante e la grande colonna di fuoco. Ricordava una forte spinta o qualcosa di simile, seguita da una fitta alla testa. Poi il buio.

Non si era accorto che Anna aveva usato le sue ultime forze per spingerlo via dal quell'attacco mortale.

Guardò di nuovo la ragazza. Sembrava intenta a muovere le sue mani a poca distanza dalle sue ferite. Una sensazione di fresco proveniva dalle bruciature.

Osservando meglio Nathan notò che uno strato acquoso si muoveva con strani vortici su di lui. Quando passava su una ferita, questa sembrava ripulirsi e guarire molto lentamente.

«Chi... chi sei?» chiese Nathan.

«Puoi chiamarmi Arya!» disse la ragazzina con tono allegro.

Subito da dietro un cumulo di macerie apparve Anna. Per quanto la battaglia di poco prima l'avesse turbata, la sua bellezza non ne era stata minimamente intaccata. Dietro di lei c'era Dago che sembrava essersi già ripreso.

«Signorina Anna! Ben tornata!» le urlò Arya con tono amichevole.

«Arya... grazie per il tuo aiuto. Sei stata perfetta, come al solito» Anna sembrava ancora molto stanca, anche se tentava di nasconderlo.

«Per cosa? Per quei due ghiaccioli?! Ah ah! Una piccola sciocchezza. E quel bastardo mi è pure scappato. La prossima volta gli congelo il... ops! Mi scusi, stavo per usare due parolacce in una sola frase signorina Anna!»

"Questa ragazza è particolarmente sovraeccitata..." pensò Nathan. Secondo lui parlava troppo velocemente.

«Grazie Arya per essere accorsa in nostro aiuto. Ancora poco e sarebbe stato troppo tardi...»

«Non si preoccupi signorina Anna. La sua richiesta di aiuto è arrivata abbastanza in anticipo ed il portale era fortunatamente già carico. Battere quel tipo non è stato un grosso problema!»

Nathan era perso nei suoi pensieri.

D'un tratto un pensiero balenò nella mente di Nathan «Aspettate! Cosa... Questa ragazza... Lei ha battuto il piromante?! Ma come è possibile? Sarà si e no 35 chili bagnata!»

Arya rise un poco «Sinceramente non so se prenderlo come un complimento...» disse divertita. Quel ragazzo le era particolarmente simpatico.

Anna lo guardò per qualche secondo «Beh, alla fine Arya è la numero Due, non c'è poi così tanto da stupirsi. Inoltre essendo una criomante (NdA: mago del ghiaccio) era anche avvantaggiata».

«Già, Zhi Ming è lo spirito perfetto quando si ha a che fare con qualcosa che scotta» rispose Arya guardando Nathan. Al giovane sembrò per un attimo di aver sentito un poco di malizia in quelle parole, ma non ci fece caso.

«Cosa significa numero due?» domandò Nathan.

«Ma come?!» squittì Arya, un poco indispettita «Capisco che tu sia nuovo e che la signorina Anna ti porti con sé per vedere come si lavora davvero, però speravo che al Tempio vi avessero dato una base a voi reclute...».

«Tempio? Recluta?» Nathan non capiva.

«Arya...» Anna si avvicinò ad Arya mettendole una mano sulla spalla «vedi, lui non è un novizio. È un abitante di queste terre e per una serie di motivi ho deciso di...».

Arya cambiò colore. Balzò indietro tutta rossa.

«Cosa?! Mi stai dicendo che questo qui è un semplice umano? Cosa diavolo fai? Mi stai guardando? Copriti quel petto, maiale!!!».

A Nathan quella scena sembrava completamente innaturale. Non sapeva se ridere o pensare che fosse pazza.

«Arya per favore, calmati. Lui non ha fatto voti è vero, ma ti puoi fidare di lui»

A quelle parole Arya, che aveva continuato a parlare come un fiume in piena, si fermò.

«Ma signorina Anna... lui è un umano...» disse, quasi sconsolata.

«Non temere, ci si può fidare. E poi è davvero importante che Jìan lo veda.» le disse Anna, tornando seria.

Arya si riavvicinò a Nathan, ancora steso a terra.

«Mh... per essere un semplice umano hai convinto la signorina. Quindi non posso ribattere. Ma stai attento, un passo falso e ti ammazzo.»

"Sinceramente non sei molto convincente. Alla fine sei una bambina. Che ha sconfitto un piromante. Che è stato in grado di battere Dago"

Tutto sommato sì, incuteva abbastanza timore.

La giovane guardò ancora il ragazzo per qualche secondo, poi si voltò verso Anna «Ok sembra a posto. Potrà viaggiare con noi. Credo sia ora di partire, Thaos è ancora lontana. E non vorrei essere interrotta nuovamente da quel merdoso piroman... ehm mi scusi ancora!».

Anna si lasciò sfuggire un piccolo risolino. Arya era davvero speciale per lei. Non conosceva tante ragazze al Tempio e quella era forse la sua unica amica.

«Per questa volta ti perdono. Presto Nathan, alzati, dobbiamo andare a prendere i cavalli. Arya vuoi venire con me?».

Arya fece cenno di no con la testa «Tranquilla signorina Anna, io ho il mio trasporto personale!».

Un verso provenì da un mucchio di cenere. Di colpo sbucò una testa rettile. Nathan fece un salto indietro per la paura. Dalla collinetta uscì una tartaruga completamente nera grande all'incirca quanto un toro.

«Zhi Ming! Hai fatto spaventare il nostro nuovo amico!» disse ridendo Arya «Come? Oh, si certo che è un pappamolla. Non preoccuparti, lui va con Dago».

"Quella ragazza sta parlando con una tartaruga gigante. Siamo alla frutta..."

«Dimenticavo che sei in grado di manifestare Zhi Ming!» disse Anna. Davanti a quella scena stava sorridendo. A Nathan si scaldò il cuore e anche a lui venne da sorridere.

«Perfetto, ora che siamo pronti ci dirigeremo rapidamente a Thaos. Entro domani sera dovremmo essere in vista della città se teniamo un buon ritmo.» disse Anna, salendo a cavallo.

Dago allungò il braccio per aiutare Nathan a salire con lui. Era particolarmente gentile, la cosa turbava un poco il ragazzo.

«Grazie...» sembrò dire con un suono gutturale il gigante.

«Cos... per cosa?» chiese il giovane spiazzato. Ma non ebbe nessuna risposta.

Arya salì sul guscio della sua tartaruga gigante e i quattro partirono alla volta di Thaos.

Questi ultimi giorniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora