No, non è possibile, ci sarà stato un errore.
<<Diana sono passate tre ore. Vuoi deciderti di andare alla villa o no? Mica posso aspettare tutta la vita! >> la guardò <<vabene>>.
Che faccio gli scrivo che sono qua o no? Non so che fare, pallone più totale.
Andrò alla villa perché oramai il danno è fatto, starò attenta quando uscirò, ma il fatto è che dovrei segregarmi dentro là mia camera.Arrivata a casa ad accoglierci c'è mia madre con il suo ricco uomo. <<amore della mamma, come stai? Ti vedo sciupata, ma stai mangiano?>> la osservo bene, porta una camicia bianca, con una gonna rossa stretta ed uno spacco al lato sinistro e in più ha i tacchi a spillo dello stesso colore della camicia.
Questo mi fa capire quanto è cambiata; lei odiava tutto questo e specialmente i tacchi a spillo. <<si, si mangio anche tanto>> mi sorride << volevo congratularmi con te per il punteggio che hai avuto e per ciò ti ho fatto un piccolo pensierino, niente di che>> comincia ad incamminarsi verso il giardino laterale dove ci sono parecchie macchine poi si appoggia su una << questa è tua è una Bugatti, trattala bene, ovviamente ancora non hai la patente, ma quando la prenderai questa ti sarà utile>> rimango senza parole<< grazie, è davvero bella>> mi sorride e mi abbraccia << ora vieni, ti faccio vedere la tua camera da letto, ovviamente la condividerai con tua sorella, così potrete stare insieme>>
Era troppo bello per essere vero.Entrata in camera noto che c'è solo un letto matrimoniale grande al centro, a sinistra un grande armadio e a destra una finestra che porta ad un balcone dove si può ammirare il panorama << io dove dormo? Per terra?>> si gira verso di me << ovviamente no, condividerete il letto, proprio come due sorelle inseparabile non sei contenta?>> mi sento svenire, voglio tornare a casa.
Quando mia madre lascia la stanza mi stendo sul letto e per la stanchezza sprofondo in un sonno pesate.Apro gli occhi e noto Daniela seduta per terra con le sue 4 valige e comincia a lanciare panni in aria << questo non va bene>> mi alzo <<spero tu rimetta tutto apposto quando hai finito>> si gira, mi guarda e ritorna a concentrarsi su i vestiti << oh no, i camerieri hanno il compito di sistemare, ora sono impegnata ... ah, questo è per te. Mentre dormivi mi sono permessa di vedere quale vestito ti starebbe meglio. Vatti a fare una doccia e vestiti sta sera si esce>> guardo il vestito è cortissimo e argentato.
<< no, io non esco>> senza nemmeno girarsi mi risponde << dico a mamma che mi hai minacciato, non so quanto ti conviene ora muoviti e datti anche una sistemata che non ti si può vedere, anzi no, tu faresti un disastro chiamo Valeria. Lei penserà a sistemarti>> vorrei dire, ma vi pare normale che una ragazza più piccola di me mi comandi a bacchetta.Uscita dalla doccia noto che la camera era di nuovo al suo stato originale. Seduta sul letto trovo Daniela e un altra ragazza che deduco sia Valeria .
<< vedi Valeria è un disastro, aiutala ti prego non si può vedere>> Valeria si alza e mi mette seduta sul letto e comincia a studiarmi dalla testa ai piedi << hai fatto bene a chiamarmi Daniela è un vero disastro, ma stai tranquilla ci penso io>>Dopo 3 ore buone di lavoro (chiamiamolo così) Valeria mi lascia respirare << fatto cara>> .
Vado a specchiarmi ero quasi irriconoscibile.
Per la prima volta nella mia vita, sono truccata e ho le sopracciglia sistemate, i capelli in ordine e in più indosso l'abito che mi ha dato Daniela che è davvero bello odio ammetterlo, mi calza a pennello.
Mi giro <<grazie>> appena le vedo noto che hanno in mano due paia di scarpe attacco è una borsa nera.
<< scegli decolte chiusa argentata o un tacco nero aperto, semplice, ma nello stesso tempo molto elegante >>
Ma stiamo scherzando il decolte è troppo esagerato e così scelgo quelle nere, anche perché il tacco non è altissimo.
<< ho già avvisato mamma che non mangiamo qua e che ceniamo fuori era contenta che legassimo>>.
Quando arriviamo alla macchina salutiamo Valeria << non trascurarti, per essere bella non hai bisogno di cosmetici costosi o abiti; devi curare la tua persona, ora vai e splendi>>la ringrazio e salgo in macchina.
Giunte a destinazione noto che è un locale molto carino, pieno di ragazzi e ragazze della mia stessa età.
Daniela si fa strada per raggiungere il tavolo che aveva prenotato, posa la roba e si mette a ballare con un ragazzo io così vado al bancone e prendo un bicchiere di acqua.
<<offro io per la signoria >> è un semplice bicchiere d'acqua cosa vuoi offrire. <<è acqua tranquillo>> mi sorride; è un ragazzo alto e muscoloso come una montagna, deduco dai suoi movimenti che e già ubriaco. <<allora, passiamo direttamente al sodo vieni a ballare>> lo ignorai << ho detto che balliamo>> mi afferra il polso e mi strattona << non ho voglia >> i suoi occhi si accendono di rabbia e io non so che fare << ma io voglio>> .
All'improvviso qualcuno gli blocca il polso e così il ragazzo ubriaco di conseguenza ha mollato la presa << sei sordo per caso? ha detto che non vuole>> il cuore ha iniziato a battermi all'impazzita, riconosco quella voce.
È lui.
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ChickLitDiana non è come tutte le ragazze.; lei non segue la moda, non si trucca... in realtà lei ama leggere, fare sport e giocare a giochi online. In una notte mentre giocava, gli venne fatta una proposta e solo dopo averci riflettuto abbastanza entrerà...