LA SUA VITA

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Non è che abbia dormito un granché, continuavo a pensare come mai tutti avevo timore di lui. Lui chi è veramente? Può essere che aveva ragione quando mi diceva che era in un brutto giro e che lui era il responsabile di tutto? Ma penso che tante cose sono solo frutto della finzione... o mi sto sbagliando.
Non ho voglia di fare nulla oggi.
Ci sono di nuovo lavori incorso alla villa e a questo punto penso che ci sia anche lui.
Mi affaccio alla finestra e vedo lui che si sta asciugando il sudore ed è a petto nudo.

Ma quanto mi piace?! sono cosciente che perdo la testa quando lo vedo.

Decido di vestirmi e scendo di corsa per poter parlare con lui e chiedere se quello che mi raccontava era tutto vero.
Afferrò la tuta e mi sbrigo a vestirmi e proprio mentre mi stavo mettendo il pantalone cado in faccia in avanti.

Che dolore.

Mi rialzo, scendo e noto che gli operai si stanno dando il cambio e vedo che lui se ne sta andando.
Avviso mia madre di non aspettarmi che voglio fare un giro per la città e farò tardi.
In realtà non ho ancora un piano ben preciso, quindi mi limito a seguirlo e vedere cosa fa.
Si lo so, è una cosa squallida seguire le persone, ma devo capire non posso continuare a vivere all'oscuro di tutto, anche perché sembrerà stupido, ma lui mi piace e penso di amarlo e questo spiegherebbe parecchie cose.

Entra a casa sua e fin a lì non lo posso seguire così mi siedo dietro un cespuglio di casa sua e aspetto e mentre stavo cercando di capire cosa fare, un signore passa e mi dà una banconota da 5€ mi ha scambiato per una senza tetto.
Come biasimarlo alla fine ho una tuta addosso e sono nascosta dietro un cespuglio... proprio mentre stavo pensando sento aprire la porta mi affaccio per vedere chi è, e infatti mi imbatto in lui che mi studia dalla testa ai piedi<< ora ti sei messa anche a spiare la gente? Se volevi vedermi mentre mi lavavo bastava dirlo e ti avrei invitato volentieri>> divento rossa solo al pensiero << allora che ci fai qua Diana?>> non so che dire cosa mi invento ora? << non ti stavo spiando. Stavo facendo la mia corsa mattutina e mi sono appoggiata qua a riposarvi e guarda non ci avevo fatto caso che era casa tua. Pura coincidenza>> lui fa segno di no con la testa << non sei mai stata capace a mentire, non fa nulla, che fai resti qua o vieni con me?>> senza pensare parlo << vengo con te>> sorride e comincia a camminare << ti ricordi il palazzetto?>> lo seguo << quello abbandonato dove fumi con i tuoi amici?>> annuisce << stiamo andando lì devo risolvere una questione, ciò che vedrai non ti piacerà affatto>>

Arrivati al palazzetto notai che era proprio come me lo ero immaginato. D'avanti al cancello c'erano dei ragazzi << a frate' c'è l'hai fatto ad arrivare, quanto tempo ci hai messo, mamma mia >> non mi hanno vista io sono dietro a Nico << ci metto il tempo che ci devo mettere>> mi affaccio per vedere chi è << e lei chi è?>> lui si gira e mi fa spazio << lei è Diana>> tutti scoppiamo a ridere << no, non ci credo è quella famosa Diana? Noi pensavamo che te l'eri inventata. Piacere Diana sono Mario il fratello di questa bestia che hai affianco, non di sangue, ma di scelta>> lo saluto con un cenno di testa << a frate' mi sta già simpatica non è come le altre che attaccano a parlare e non finiscono più>> lo interrompe << lei non è come le altre e unica e spastica>> gli ho dato un colpo alla testa << frate' te lo sei meritato>> entriamo nel palazzetto .
Mario inizia a parlare << stanno venendo. Questi sono i tuoi, cosa dobbiamo fare?>> afferma i tirapugni che gli ha dato << Mario vediamo cosa fanno appena fanno un passo falso sono finiti, già il fatto che hanno fatto quello che hanno fatto al nostro territorio si devono sentire fortunati che respirano ancora>> l'aria sta diventando pesante, poi si gira verso di me << tu mettiti vicino a Mario e non ti muovere e non fiatare>>  gli amici di Nico si stanno mettendo a schiera e lui al centro appena vede che entra un gruppo di ragazzi.
Nico fa un passo in avanti << allora conoscete già il posto giusto?>> il capo del loro gruppo è un tipo abbastanza magro con due piercing al labbro e uno al sopracciglio prima di parlare sputa per terra << si >> Nico fa un altro passa in avanti <<come vi è venuta in mente di spacciare nel nostro territorio>> il ragazzo comincia ad andare incontro a Nico << voi non spacciate, fumate solo erba e basta quindi non capisco dove è il problema?>> Nico lo afferra dalla felpa << è io nostro posto è quella merda non la vogliamo>> il ragazzo lo spinge e  Nico gli da un cazzotto con il tirapugni e noto uno schizzo di sangue.
Mario si gira verso di me << vai là dietro e non muoverti se capiscono che ci sei non esiterebbero a metterti in ballo e se scoprono che sei il suo punto debole è la fine. Quindi mettiti là e non muoverti io vado ad aiutarlo>> se ne va e mi lascia sola.
La lite sta davvero degenerando.
Il ragazzo è davvero messo male e quando sembrava che stava per mollare due ragazzi del suo gruppo bloccano Nico e lui prende un tirapugni appuntito e comincia a picchiarlo e poi un suo amico tira fuori un coltello, non glielo posso permettere
<< FERMOOOOO>>  tutti si fermano e mi guardano; Nico mi fulmini con lo sguardo.
Tutti mi guardano sbalorditi non mi ero accorta che uno mi stava dietro e mi afferra per i capelli << chi è questa Troia e che ci fa qua?>> Nico abbassa la testa << lasciatela fuori>> il ragazzo gli fa un altro cazzotto sullo zigomo e gli fa uscire sangue << chi è lei?>> lo ignora << CHI CAZZO E LEI?>> alza lo sguardo e noto che è cambiato è diventato più cattivo << ho detto di lasciarla fuori>> il ragazzo ha iniziato a ridere e gli va faccia a faccia e Nico gli da una testata e gli spacco il naso.
Il ragazzo che mi teneva mi butta a terra e mi dà un paio di calci allo stomaco e un cazzotto in faccia.
Mario interviene << ma che cazzo fate è una ragazza>> il ragazzo lo guarda << non è una semplice ragazza sennò a Nico non interesserebbe >> proprio a quelle parole lui si libera e viene incontro a quel ragazzo che mi aveva appena picchiato e lo afferra per il collo << stronzo non sai in che cosa ti sei messo>> è lo riempi di botte Mario mi alza e mi porta fuori e intanto la lite riprende.

<< dove stiamo andando?>> mi tiene a se << se ti succede altro Nico non me lo perdonerebbe mai e so che dopo si incazzera con me>> lo interrompo << non è colpa tua ho visto che uno è armato e penso a questo punto anche gli altri lo so...>> venni azzittita da uno sparo. Mi libero e corro dentro, Mario pesta quello che ha la pistola e tutti se ne vanno per fortuna nessuno era stato preso dal proiettile.
Mi sento fiacca non mi tengo in piedi, vedo tutto nero, mi lascio andare.

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