una domanda,due verità

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#2 Victoria Justice
- Here's 2 us

Posso odiare la scuola quanto voglio, ma non posso negare che preferisca stare lì che a casa mia. Quindi ringrazio la scuola.

"Che tu sia benedetta allora." sussuro facendo il segno della crocie, per poi inchinarmi al cospetto dell'edificio.

"S-stai bene?" Domanda con un cipiglio, Beth.

"Certo, perché? " chiedo voltandomi verso di lei corrugando la fronte confusa.

"Da quando una persona atea prega?" Domanda ancora più confusa di prima, iniziando ad avviarsi all'interno dell'istituto.

"Voglio bene alla scuola, e li concede di essere cristiana per poco" borbotto facendo spalucce. Si volta verso di me e mi guarda con ancora quel cipiglio sul volto.

"Perché, non si fa?" Chiedo sgranando gli occhi incredulità dalla scoperta che abbia appena fatto.

Beth spalanca la bocca.

"So che non sei stata battezza e che sei atea, ma non sapere come si prega e surreale." mormora alzando entrambe le sopracciglia scioccata più di me.

"Non è colpa mia se sono stata una volta in chiesa." mormoro sbuffando.

Lo sguardo mi cade sullo schermo del telefono che segna le 7:08, schiarisco la voce allontanandomi di qualche passo da Beth. "Io vado da... " ma vengo interrotta con un gesto della mano.

"Si lo so, vai in bliblioteca per incontrare Brandy e bla bla bla." borbotta roteando gli occhi. Non è che li stia a genio quel ragazzo, lei vede più il suo lato esterno. Come tutti gli altri...

"Ti voglio bene anch'io." le sorrido scoccandole un bacio volante. Affera il mio bacio volante e mi mostra uno dei suoi splenditi sorrisi, come anche il suo dito medio. Le faccio la linguaccia per poi avviarmi in biblioteca.

Brandy è un ragazzo molto misterioso. Si pensa che sia una minaccia visto dall'esterno, ma all'interno a quel non so che che ti affascina.

Appena entro all'interno della biblioteca le mie narici vengo invasi da una droga buonissima, la carta dei libri. Inizio a sniffare l'aria tenendo gli occhi chiusi.

"Ma che cazzo..."

Apro di scatto gli occhi e mi ritrovo Brandy guardami con i suoi occhi blu come il mare, scioccato di cosa stessi facendo.

"Che c'è?" Borbotto incrociando le braccia, mordendo il labbro inferiore cercando di trattenermi dal non ridere. "Lo faccio sempre." Rispondo cercando di essere il più seria possibile.

"Mi sembravi impossessata."

"Esagerato." Dico roteando gli occhi. "Che leggi di bello oggi?" Domando curiosa guardando la categoria umanistica.

Si volta verso di me per rispondermi, ma si blocca non appena il suo blu mare si scontra contro il mio azzuro ghiaccio.

È solito che lui, quando mi veda, guardi dritto nei miei occhi per scovare se sono felice, se sono veramente felice e non sto mettendo la mia solita maschera.

Lo guardo anch'io, alcune volte mi incanto guardando quel blu così intenso. E lui lo fa di continuo, perché ha capito. Ha scovato la mia maschera e mi ha costretta a toglierla.

Ma poi inizia a fissarmi così intensamente che mi sento in soggezione, e un pochino a disagio.

"Uhm, adesso mi sembra che tu mi stia stuprando con gli occhi." ridacchio non capendo perché mi sta guardando in quel modo. Un modo molto diverso dalla norma. "Ho forse qualcosa in faccia?" Domando toccandomi le guancie morbide.

Scuote la testa sorridendo. "Stranamente oggi sei più bella degli altri giorni." Amette facendo spalucce.

Sgrano gli occhi e arrosisco. "uhm g-gra grazie." balbetto abassando lo sguardo.

Penso che mi sorridere."Comunque." dice cambiando argomento avviandosi verso un'altro scaffale, e quando me ne accorgo non lo vedo più.

"Brandy?" Mi guardo intorno in cerca di un biondino alto 1,90 e con la faccia di chi ti ucciderebbe con lo sguardo.

"Io penso che sia un Piromane." Sento dire da una ragazza che mi passa accanto, e vedo sbuccare, con la velocità di un calcio in culo, la testa di Brandy.

"Chi mi ha nominato!?" Chiede guardandosi intorno, alzando di un pelino la voce da venire così sgridato dalla bibliotecaria.

Scoppio a ridere avvicinandomi a lui. "Una ragazza, ma non ti vuole sotto al suo letto con un instintore." ridacchio.

"Smettila!" Mi ammonisce dandomi un schiavvo sulla fronte. "L'ho fatto perché sentivo odore di brucciato, perché avevo apiccato "involontariamente" del fuoco in cucina. Non volevo morire e quindi mi stavo preparando ad ogni evenienza."

"Come, anche, farmi prendere un infarto e sbattere la testa contro il pavimento ropendomi il naso?" Domando alzando un sopracciglio.

"Probabile." Dice mordendomisi il labbro inferiore per non ridere al mio sguardo serio.

Socchiudo le labbra per controbattere, ma la campanella suona avvertendoci di andare verso le nostre rispettive classi. Sbuffo roteando gli occhi.

"Ci vediamo al bar." dico avviandomi verso l'uscita, ma il mio polso viene fermato da una mano. Mi volto verso Brandy con la fronte corugata. "si?".

"Una domanda, due verità."

Due verità. Una di quelle era una bugia. Annuisco deglutendo a fatica.

"Pensi ancora al bambino delle altalene?" Domanda guardandomi negli occhi.

"no." mento abbassando lo sguardo, ma devo autoconvincermi che non lo rivedrò più.

"Sbagliato Bright" mormora scuotendo la testa.

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