Siamo ancora in sala settoria, sono passate 2 h e non ne posso più. L'autopsia sta durando sempre più.
Edoardo ha chesto a Lara, Giorgia e altri specializzandi di analizzare la salma. Manco solo io a questo punto.<Alice tu prosegui l'esame interno>mi dice ora
<Certamente> e inizio ad analizzare i vari organi.
Subito dopo una attenta ed esaustiva descrizione fatta da me medesima (questa volta, devo ammetterlo, mi sono proprio superata) Edoardo si complimenta con me.
<Molto brava Alice. Ti vedo molto preparata, sembri essere già un buon medico legale.>mi dice Edoardo.
<G-grazie Edo..ardo> dico io
<Eccerto! Però speriamo che l'allieva non superi il maestro.> la voce è la sua. Diretta e decisa più che mai. In genere quando manda questo tipo di frecciatine lo fa con tono acido e oggi è un giorno come un altro. Poi mi guarda e mi fa un sorriso che io non ricambio, quando fa così lo vorrei solo strangolare.
<Ah bhe, dott. Conforti dovrebbe esserne solo che fiero di avere un'allieva così preparata>
<E infatti lo sono, dall'impedita studentessa di medicina che era l'ho trasformata in un buon medico legale. Comunque, come procede l'autopsia?>E grazie Claudio, come al solito prenditi tutti i meriti, tanto io e tutti i miei forzi possiamo benissimo andarcene a quel paese.
Prendo io la parola <Bene, secondo me si può prendere in considerazione l'ipotesi di un omicidio>
<Eccolaaa! La signora in giallo è tornata alla riscossa! > e io ora vorrei solo chiedere 《Claudio cos'hai?!》 ma ovviamente,non potendo, sto zitta.
L'autopsia è finita e noi tutti ce ne torniamo al nostro lavoro.
Prima di andare in aula specializzandi faccio un salto nello studio di Claudio per ricevere spiegazioni sul suo atteggiamento di poco fa ma lo trovo vuoto, allora torno alla mia ricerca al pc.
Entro in stanza e vedo un pacchetto sopra il mio libro di anatomia patologica. Vicino c'è un biglietto. C'è scritto :
Per la persona che mi ha sempre capito più di chiunque altro. Ti ringrazio perchè se l'ho fatto è stato anche grazie a te,
Tuo Arthur.
Apro la busta e vedo un libro "Storie mai raccontate" di Arthur Malcomess.
Wow sono senza parole. Mi ha messa KO.
Non sapevo stesse scrivendo un libro. Sono felice, felice per lui che ha realizzato un suo sogno e che sarà al settimo cielo.
A destarmi da questo stato di trance è Lara che non so di cosa, ma inizia a parlare.
Metto il libro nella borsa, finisco di mandare un sms di ringraziamento/congratulazioni ad Arthur e mi rimetto a lavorare.
Finisco tardi ma almeno la relazione è completata. Sono le 10, ritorno nella stanza di CC per vedere se è ancora in Istituto dato che quando lo avevo cercato non c'era, ma non lo trovo. Chiedo al custode ma mi dice che è uscito. Così provo a chiamarlo ma non mi risponde. Non so cos'ha: oggi è passato dal far battutine allo scomparire nel nulla. Neanche a salutarmi prima di andarsene, molte grazie.
E così mi tocca andare a casa a piedi, ma siccome è tardi e non mi va di cucinare per poter mangiare qualcosa vado al bar vicino casa a prendermi 2 pasticcini che sono le uniche cose che ormai mi tirano sù l'umore.Finisco di pagare e quando mi volto per uscire lo vedo lì seduto. Non ci vedo più dalla rabbia quindi lo raggiungo e gli dico incazzata <Ah, potevi rispondere comunque eh>
<si, ma non mi andava>
<che vuol dire che 'non ti andava'?>
<hai capito bene,non c'è bisogno che te lo ripeta>
<Senti Claudio io non so cos'hai oggi ma smettitela di fare lo stronzo con me senza un cazzo di motivo ok?>
<Ah si?! Senza un motivo?!>
<se esiste dimmelo, educimi, dai!>
<vediamo, come ti saresti sentita se avessi visto sopra la mia scrivania un biglietto di Beatrice?>
<E ora cosa c'entra Beatrice? Claudio non ti seguo> gli dico scocciata
<Ho visto il pensierino di Malcomess, è stato davvero molto gentile> mi fa con tono acido
Ci resto di sasso. Non pensavo avesse visto il biglietto e il regalo. Ma io non ho di che giustificarmi.
<E allora?!>
<'E allora?!'>
<sì. Io non mi devo mica giustificare!>
<No, hai ragione sul non giustificati. Non lo hai mai fatto, non so perchè dovresti iniziare ora>
<Senti ora mi sono proprio stufata quando ti passa fai uno squillo ok?!> e esco.
Mi incammino verso casa ma con la sua incontrollabile grazia si affianca con la sua auto.
<Vuoi salire?>mi domanda
<Vuoi che salga?>
<Possibilmente sì. Vorrei poter chiarire>
Apro lo sportello della macchina e entro.
Lui parcheggia poco più avanti e inizia a parlarmi
<Ok, vediamo,.. Alice io forse ho esagerato oggi ma capisci che quando ho visto il biglietto ho pensato che ci fosse qualcosa tra voi, che vi sareste rivisti prima o poi, che magari poteva portarti lontana da me> è sempre lui a parlare
<ho avuto paura di perderti, di non poter controllare la situazione, capisci?>
<Claudio io.. posso capire ma... io e Arthur non ci rivediamo da mesi, e poi se non ho scelto di andare a Parigi, o di chiedergli di rimanere a Roma ci sarà pur stato un motivo valido.>
<E cosa sarebbe questo motivo?>
<scemo! CSC Claudio Scemo Conforti>
Si avvicina e mi da un bacio.
Io ovviamente ricambio.
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L'Allieva.. e poi?!
FanfictionProvo ad immaginare un seguito della storia de L'Allieva, che possa risultare abbastanza realistico. I fatti narrati sono un mix tra mia personale immaginazione, avvenimenti simili a quelli descritti dalla Gazzola nei libri e quelli della serie. Cer...