L'Allieva.. e poi?!

Ti avevo detto che su di me ci potevi contare

Se cadi ti rialzo. Oppure mi sdraio accanto a te.
-J Cortazàr

-Claudio dimmelo.. dimmi cosa succede. Apriti con me!
-Non ce la faccio Alice. Non ci riesco!

Si sta rimettendo i boxer e scocciato se ne va.
Io non lo capisco. Non posso stare nella sua mente! Non ce la faccio!
Mi sono stancata di far sempre la parte di quella comprensiva e dolce. Io sono così, è vero. Ma ora basta. Ho rischiato anche di litigarci venendo qui.. che poi toglierei il 'rischiato'  perchè ora siamo in piena lite..per cosa? Per sentirmi esser messa da parte? Per non sentirmi parte di noi?
-Claudio, mi dispiace, ma non funziona così.. in una coppia ci sono molte incomprensioni ma si risolvono parlando. Con te è impossibile. Sembravi cambiato. Ma forse mi sto solo sbagliando io. Tu mi vuoi, e io anche ma non funziona così!- gli dico rincorrendolo in cucina
-Alice per favore ti ho chiesto di non parlarne okay? -Sta cercando di mantenere la calma.. lo vedo da come inizia a muovere le mani ma così non fa altro che agitarsi sempre più
-No, non è niente okay! Io non sto okay ma soprattutto tu non stai okay! Come posso lasciarmi andare completamente con te se tu continui, a ogni difficoltà, ad alzare un muro?
-Alice ti ho detto basta, per favore!
-Claudio capisci che così non stai facendo altro che peggiorare la situazione! .. se solo riuscissi a lasciarti andare un po'.
-Alice ora basta! Io vado in doccia. Ci vediamo in Istituto.

Non lo sopporto! Non lo sopporto quando si chiude a riccio e quando non si apre con me. Che ci sto a fare io qui eh? Cosa dovrei fare? Venire da lui, passare la notte insieme e ridurre la nostra relazione al solo sesso? No Claudio.. così non funziona.

Mi rivesto in fretta e scendo giù mentre chiamo Silvia. Lei è l'unica capace di ascoltarmi e darmi una mano a uscire dai miei soliti casini. Oggi pomeriggio ci vedremo per un aperitivo.. confido in una parola di conforto dalla mia unica luce.

Arrivo in Istituto e qui  tutto è in gran movimento. Non so cosa sta succedendo quindi chiedo a chi di dovere. 'Di dovere' perchè è l'unica che sa sempre tutto di tutti: Lara!
Mi spiega che sta per avvenire un grosso cambiamento: uno di noi specializzandi si trasferirà in una città, ancora ignota, per continuare il suo lavoro lì. È un'ottima opportunità perchè si tratta di un corso aggiuntivo di medicina forense quindi per me, da vera appassionata, calzerebbe a pennello.. soprattutto ora. Magari prendere le distanze da CC mi fa bene. L'esame sarà tra 7 giorni e io voglio scomparire! 7 giorni. Solo 7 giorni. Pochissimi se uno (ergo, se io) deve mettersi a ripassare tutti i manuali di medicina forense.

Dopo neanche 10 min Lara ha già stampato 3 moduli per l'iscrizione : uno per me , uno per Paolone e uno per lei.
Compilo tutto e lo porto alla Wally. Lei mi accoglie con un
-Avanti
-Si, salve professoressa..
-Oh, Allevi!
-volevo consegnarle il modulo del concorso.
- Ma che velocità! Persino a uccidere le calliphora vomitoria le è servito più tempo!- grazie Wally, sei sempre così simpatica! Non sai quanto ti adoro, davvero.
-Ehmm si.. mi sembra un progetto molto interessante.
-Come immaginavo. Allevi non sono solita farle complimenti ma oggi devo spendere una parola di merito nei sui confronti.- cosa? Ma sta dicendo davvero?!- Penso proprio che ce la farà a superare questo test. È molto portata in medicina forense sa?! E poi questi anni  Conforti l'ha cresciuta tanto. È molto migliorata. Credevo che dopo neanche qualche mese non ce l'avrebbe fatta più. E invece è ancora qui. Io la credo molto capace. Ma poi lei si perde in un bicchier d'acqua! Deve stare più attenta! In tutto quello che fa. Ed è un consiglio il mio, non solo per il lavoro, ma per la vita.
E ora  studi. È una buona opportunità questa.-
La Wally: dopo questo discorso credo di averla sempre sottovalutata. È una donna forte. E oggi più che mai mi è sembrato nascondesse un mondo dietro quella sua tipica compostezza.
Le lascio il modulo e esco, chiudendo la porta.