giorno#1

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Se vi aspettate una di quelle storie con il lieto fine, cambiate storia, perché questa non ha una fine e certamente non sarà lieta.

Non vi dirò il mio nome, perché, siamo onesti, del mio nome non ve ne potrebbe fregare di meno. Vi racconteró una storia, la mia storia.

Tempo fa lessi un libro: " Novecento" una frase mi restò impressa: " Devi avere una storia da raccontare" , per cui vi racconteró la mia: sono figlia unica, madre single, padre che vive a 500 km di distanza, ( la mia vera unica fortuna, non prendetemi per una stronza senza cuore, è solo che è una persona stupida ) devo avere due fratelli o un fratello e una sorella da qualche parte, ma lo avrete capito: non mi importa un granché; è soltanto questione di DNA, loro non sono la mia famiglia, non lo saranno mai.  Famiglia, tutto ciò di cui uno ha bisogno, tutto ciò che vorrei avere io. Eppure di Famiglia neanche l'ombra. Siamo un mucchio di persone prese a caso, ( come le palline per l'estrazione del bingo ) sfortuna a prima vista la chiamerei io. Persone prese a caso legate dal DNA, si dice che la famiglia non la puoi scegliere, beh grazie eh. Si dice che la vita ti da solo le cose che puoi affrontare e che ti da le persone di cui hai bisogno nel bene e nel male, nell' orrore e nella disgrazia direi piuttosto io. Penso di essere una specie di sacco da boxe per la sfiga, si esercita su di me, per danneggiare gli altri. Divertente eh? No, non tantissimo.

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