giorno#8

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Le persone se ne vanno. Non è una domanda, un dubbio una negazione, è un'affermazione, magari brutale forse è vero, però è così.

Tutti noi siamo stazioni, e le persone i treni: possono correre dritto, fare una breve sosta, oppure stare fermi per ore e poi ripartire.

È così, eppure puntualmente ci sorprendiamo e ci stiamo male.

La verità, è che ci rimaniamo male non perché se ne sono andati, ma perché non ci hanno neanche salutati: ne un: " Ciao, me ne vado, stammi bene "

No,  un muto "tu-tu " al telefono, un visualizzato su whatsapp o uno sguardo non ricambiato.  E allora ci chidiamo: "Cos'ho fatto ?"  "Non  valgo neanche la pena  di un misero saluto ?" Noi, non loro. Non vi sembra assurdo ? Loro sono quelli che non rispondono, però la colpa diventa magicamente nostra. È  un' assurdità, rendetevene conto. Ma noi stiamo lì a pensare mille e mille volte, avrei dovuto fare / avrei dovuto dire / se avessi ... e loro lì beati, tranquilli.

Mentre noi ci preoccupiamo, loro stan tranquilli . Allora 'fanculo, se loro non ci vogliono più cosa  potremmo fare noi ? Niente,  magari un giorno ripasserá lo stesso treno, ma voi a quel punto sarete il treno di qualcun'altro e sapete un treno che passa da piú stazioni, é veramente volgare. Bisogna scegliere, quindi coraggio scegliete. Ma non andate in un posto solo,  perché ci siete già stati.

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