giorno#14

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Quando le persone dicono: " il dolore va e viene, ad ondate" Io non capisco. Quella è la vita: essere felici, essere tristi, sentirsi invincibile e andare a sbattere contro un muro, sorridendo. Quella è la vita cazzo.

Il problema è quando il dolore è dormiente, quando si insidia dentro di te e ti logora e crea la sua tana, e più il dolore è grande più attira dolore: questa è la mia teoria. Più dolore hai dentro di te, più il dolore viene verso di te. È come se avessi un immenso bersaglio rosso al centro, con scritto: " colpitemi, tanto non andrò mai avanti ". Perché quando il dolore è dentro di te, tutte le tue forze sono occupate a cercare di respingere quel dolore e non vai più avanti è una specie di cosa ciclica che va avanti da sempre e sempre andrà avanti. Io mi ritrovo con un buco enorme, e ho una paura fottuta che mi inghiottisca da un momento all' altro. E urlo il mio dolore al vento, guardando un bancono che si erige davanti a me, poetico no ? Chissà se so volare. Ma un momento qualcuno sta entrando nella mia camera: accendiamo le luci, prendiamo un sospiro, puliamoci dalle lacrime e sorridiamo e nessuno si accorge di niente,mentre il buco si allarga. E so di non avere un buco fisico al mio interno, ma avere questo è ancora peggio: fatico a respirare, scoppio in pianti improvvisi ma la cosa che più mi terrorizza è che riesco a smettere subito per iniziare pochi secondi dopo. Che mostro sono diventata? Riuscirò a essere qualcosa di diverso ?

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