giorno#12

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Ritornando da una gita, ho pensato  una cosa: ma la vita è composta da gruppi ?

Ora vi spiego: ero sul pulman, da sola e osservavo le coppie: le migliori amiche, quelli fighi, le nerd, quelle che si conoscono da quand' è stato creato il big ben, le tipiche ami-nemiche, che di sicuro se avessero avuto l'opportunità si sarebbero rotte la testa a vicenda con le mazze e infine il ragazzo e la ragazza che si coccolano e via dicendo.

Parliamoci chiaro, se la vita fosse composta da gruppi sarei davvero fottuta. Sarei come quello 00,01 % di batteri che non si riesce a rimuovere, come quell'uno su un milione, che si essere diverso è bello, ma prima di incontrare altre persone come me dovrò incontrare altri milioni di persone; perché ci sono tante cose che mi accomunano con ciascun gruppo, ma c'é sempre quella differenza che mi frega. Come nei puzzle, magari la forma è uguale, ma non è comunque il pezzo giusto allora stai lì un'ora o due e poi scleri e lasci perdere. Le persone fanno così lasciano perdere, e chi le può giudicare per questo ? Io faccio la stessa cosa con gli esercizi complessi. Eppure temo di non trovare nessuno, di avere per sempre quel posto di fianco a me vuoto: okay che puoi stare più comoda ma essere più stretti con qualcuno che ti abbraccia è decisamente meglio.

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