giorno#3

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Non so in quale parte della mia così breve esistenza il dolore abbia preso il sopravvento.

Non sono certa se sia stato quando ho realizzato che ci fosse l'eventualità che io potessi stare da sola per sempre, oppure se sia stato quando vedevo gli altri abbandonarmi.

Suppongo che sia stato nel "mentre ".

Mentre realizzavo di non poter essere la figlia perfetta che mia madre sognava ( dopotutto se avesse voluto la perfezione avrebbe potuto comprarsi una Barbie ) mentre capivo di non essere brava quanto lei nelle materie di scuola, mentre le aspettative su di me crescevano e la pressione aumentava. Mentre cercavo di non annegare nel mare di merda che mi circondava.

So solo una cosa: io da tutto sto mare di bugiardi e cazzate; non ne sono ancora uscita, dio solo sa come facciano quelle persone che si alzano e sorridono. Forse il loro incubo notturno è appena finito, mentre il mio non termina mai.  So solo una cosa: ringrazio Dio per non avermi fatta nascere gatto: perché altre sette vite come questa, non le avrei sopportate.

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