giorno #15

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Avevo paura di scriverlo, di mettere la verità su carta, perchè finchè lo racconti alle amiche le parole sono aria e l'aria vola e i momenti volano, ma io ora sono pronta, a mettere la verità su carta, così che resti intrappolata in una gabbia di inchiostro in un palazzo di carta.  Io l'ho baciato, io sono andata lì e gli ho chiesto di ballare. È stato un momento lo giuro, un momento ero a ballare con amici e un momento dopo le mie gambe si muovevano verso di lui, come una calamita e dalla mia bocca parole mai pensate uscirono: "Vuoi ballare con me?" chissà da dove veniva tutta quella spavalderia? Cosa avrei fatto se mi avesse detto di no? Nella mia testa sapevo già che mi avrebbe detto di no, così come sapevo che c'era un'altro ragazzo che mi fissava, sapevo già cosa avrei fatto, se mi fosse andata male sarei andata da lui, per ballare, stupido e vendicativo e banale, lo so.

Ma lui mi disse si. Mi prese  e ballammo.

Io con le mani sulle sue spalle e lui con le mani sui miei fianchi, era bellissimo. (il momento non lui, solo il momento,  certo ) Lui guardava me, solo me mi fissava negli occhi e la bocca e giuro intorno a me il mondo normale scomparse e rimase lui e i suoi occhi e gli avrei voluto chiedere : "Cosa ci sarà mai di tanto interessante nei miei occhi per guardarmi così?" eppure mi guardavi, mi hai avvicinato e mi hai baciata, come se fosse la cosa più naturale del mondo capite? ma non era un bacio dolce e coccoloso, no per niente; era un bacio di chi per più di sei mesi si è ignorato e poi si è ritrovato, era desiderio puro capite? Sentivo le sue le labbra contro le mie e mi baciava come se fossi  ossigeno puro e chi aveva bisogno di respirare se c'era lui con me ?  

Poi me ne sono dovuta andare, l'ho baciato di nuovo e me ne sono andata.

ho aspettato un giorno, divennero due, tre, quattro, cinque.

Scrissi ad una mia amica, quella che aveva organizzato la festa, quella che tra tutte lo conosce meglio e mi dice: " Lui mi parla di te, mi parla tanto di te, ma io lo conosco lui per ora vuole solo cose semplici, facili,  vuole divertirsi non vuole avere niente di importante, e tu per lui sei importante, ma lui non vuole cose importanti. Ma se vorrà qualcosa di importante correrà da te ne sono sicurissima, ora ha soltanto paura"

la prima cosa che ho pensato è stata: "Meglio che stia con me quando sia pronto che quando non lo sia" ; Come se implicasse il fatto che io dovessi aspettarlo. Ma io non devo. Non devo fare propio un cazzo, mi capite? Io non sono obbigliata a fare nulla, io sono obbligata a fare cò che mi rende felice e di sciuro aspettare (per quanto?) un coglione che va in giro a farsi le tipe  caso la sera ed a ubriacarsi , mentro io ci sto di merda? ma con chi credi di avere a che fare? sono una signora io, tralasciate il linguaggio, io non aspetto nessuno, aspetto e rispetto me stessa e i mostri sul divano. Ammettimolo il cane zombi sul tappetto è più utile di te, e io non ho un tappeto.

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