11 - Una piega storta

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La serata continuò con qualche altro bicchiere di vino in più e qualche risata.
Finito il pasto decisero di fare una passeggiata, ma Hoseok capì che non sarebbe stato possibile. Ela non riusciva neanche a fare un passo senza barcollare a destra e a sinistra.
Il ragazzo era divertito da quella scena e decise allora di accompagnare a casa Ela.
Salirono in macchina e durante il tragitto si sentiva solo il rumore della radio. Arrivati all'appartamento, Hoseok si girò verso la ragazza.
Ela era li immobile sul sedile che dormiva.
Hoseok la guardò per qualche minuto prima di decidersi a svegliarla.
-"Ei?? Ela?? Siamo arrivati." E con il braccio toccò leggermente la ragazza che, non si svegliava ma emetteva solo versi dalla bocca.
Il ragazzo seduto accanto a lei decise allora di scendere dalla macchina, dirigersi verso l'altro sportello, aprirlo e aiutare Ela a scendere senza farla cadere.
Ela quando si accorse di essere stata presa di peso, si svegliò leggermente e vide Hoseok che la stava accompagnando davanti al portone.
-"Ela?? Le chiavi.." e la ragazza riuscì solo a passare la sua borsa nella mani di lui.
Sul viso di Hoseok si formò un leggero sorriso, prese le chiavi ed aprì la porta. Non poteva farla salire da sola a casa in quelle condizioni, quindi decise di accompagnarla fino al suo appartamento.
Frugò nella borsa di Ela per cercare la scheda per aprire la porta. Quando la trovò notò che sarebbe servito anche il codice.
-"Ela? Il codice della porta?"
La ragazza si avvicinò all'orecchio di Hoseok...
-"01095"
La voce soffocata di Ela e il suo respiro fecero rabbrividire il ragazzo che restò in mobile per qualche secondo prima di inserire il codice.
Entrarono nell'appartamento e Hoseok lasciò Ela nel suo letto, gli tolse le scarpe e gli mise una coperta di sopra.
Guardò attentamente Ela dormire, come se stesse imprimendo nella sua mente quel momento, senza tralasciare nessun dettaglio. Si passò la mano tra capelli e uscì dirigendosi alla sua macchina.

Arrivato a casa Hoseok pensò di non trovare nessuno dei componenti del gruppo sveglio e invece, superata la soglia dell'entrata vide Jin seduto sul divano che, al rumore della porta, spense la tv e si girò verso il ragazzo.
-"Allora? Com'è andata la serata?"
-"Bene." Rispose Hoseok.
-"Tutto qui?."
-"Beh. Ci sono stati dei problemini a fine serata, ma si... tutto qui." Hoseok non si accorse che nel dire quella frase un sorriso era sorto nel suo viso e Jin l'aveva notato.
-"Il problemino quale sarebbe? Che ti piace?"
Hoseok rimase sconvolto da quelle parole.
-"Perché stai dicendo questo?"
-"Non lo so. Ti vedo diverso. La prima volta che sei uscito con lei sembravi parecchio seccato. Adesso ti preoccupi pure di come vestirti."
-"Siamo usciti solo due volte insieme. Non so di che cosa stai parlando."
-"Io penso che ti piaccia."
-"Smettila! Non succederà mai."
Finita la frase, Hoseok andò verso la sua camera con un'espressione di rabbia e seccatura. Si buttò a letto e incominciò a pensare *Cosa ti prende? Perché ci stai così male per quello che è appena successo? Perché non riesci a toglierti dalla testa l'immagine di Ela che dorme? Perché?*
Hoseok rimase a guardare il soffitto tutta la notte non riuscendo a dormire. Pensava ad Ela, alla serata e alla frase di Jin. "...Io penso che ti piaccia..."

E adesso? | • Jung Hoseok •Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora