Capitolo 12

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La mia visita ai miei genitori era stata surreale: dopo essermi resa conto che entrambi conoscevano Gary, mi ero persino guadagnata il discorsetto sul sesso sicuro. In realtà, mi sconvolgeva la domanda fatta da mia madre, che sottintendeva tante cose: mi piaceva Gary? Fu un fulmine a ciel sereno: mi piaceva e molto. Da quando lo conoscevo, per ovvi motivi cercavo di andare con i piedi di più piombo, il mio cuore aveva deciso di seguire una strada tutta sua.

Passai tutta la mattina a scrivere, dopo aver pranzato, chiamai Sally con la videochiamata, non mi stupì di trovarla nel suo uffici, anzi. Sapevo che era incasinata con il lavoro, ma non sapevo se sarei riuscita a mantenere i suoi ritmi.

«Ciao bionda. Come stai?» sorrise la rossa guardandomi con un sorriso

«Tutto bene. Già che ti chiamo dopo poco pranzo, hai messo qualcosa sotto i denti, amica mia?» chiesi guardandola e lei annuì con un sorriso, mostrandomi un contenitore da asporto.

«Spaghetti di riso con gamberetti e funghi, involtini primavera e gamberi alla griglia. Volevo qualcosa di dolce, ma credo che disturberò Graham per il dopo cena di questa sera.» disse con un sorriso, ammiccando.

«Sally!» dissi in un primo momento avvampando, cogliendo il doppio senso nella frase della mia amica, per poi aggiungere «Mi spieghi il motivo non vai nella mensa aziendale? L'avete inaugurata di recente e prima o poi dovrai smetterla con il cibo d'asporto.» dissi con un sorriso, per poi notare il suo sorriso divertito

«So bene che ce l'abbiamo, ma ho un sacco di cose da finire e non ho tempo di andarci» disse con un sorriso. Sapevo che non avrei mai potuto convincerla, ma come si dice: chi la dura la vince?

«Qual buon vento ti fa chiamare la sottoscritta? Solitamente non chiami mai a queste ore.» chiese

«Volevo solo parlare con te.» dissi cercando di sviare temporaneamente il discorso

«Helen. Certi giochi con me non funzionano. Avanti, parlami ragazza.» disse con un mezzo sorriso

Alla fine le raccontai dei miei genitori e ammisi le insicurezze che mi stavano assalendo: possibile che un uomo del genere, così dolce e premuroso ai miei occhi, se si fosse innamorato di me? E se io mi stessi innamorando di lui?

«Guarda che anche i mandrilli, solo quelli speciali, si possono innamorare. Come hai detto giustamente tu, è presto per chiamare questo sentimento amore, ma non è improbabile. Vuoi sapere un segreto tesoro?»

Una parte di me non ne aveva alcuna intenzione: i segreti di Sally avevano la capacità di sconvolgermi in tempo record. Tuttavia, era la mia migliore amica, l'unica ragazza con cui ero riuscita a legare negli anni e a creare un rapporto duraturo.

«Spara, anche se ho paura di sapere cosa hai da dirmi» dissi pacatamente

«Non avrei mai pensato di innamorarmi di Graham. Lui è un brav'uomo, ma non era esattamente il tipo che avevo in testa per me. Era decisamente lontano dalla mia idea di uomo ideale, ma mi sono innamorata di lui, quando ormai aveva perso le speranze. Il tuo mandrillo con la ventiquattr'ore mi sembra una persona con i piedi per terra, motivo per cui non vedo l'ora di conoscerlo» disse la mia amica al telefono. Mi aveva colpito quella frase da lei, dato che non aveva mai desiderato incontrare i miei vari fidanzati o compagni fino a quando non fosse assodato il nostro rapporto. Non so, forse era il fatto che stava apparentemente andando a gonfie vele, poteva essere un punto a suo favore.

«Perché vuoi incontrarlo?» chiesi, pentendomi di quella domanda subito dopo

«Sembri felice e sei tu lo sei, sono felice anche io. In verità, se posso permettermi, stai iniziando ad essere tornata ad essere te stessa, dopo un sacco di tempo. Prima, però, di darti la mia benedizione voglio conoscerlo. Soprattutto in virtù del fatto che tu mi hai confessato che ti stai innamorando di lui. Non ci vedo niente di male, in realtà. Sai che io con gli avvocati non è che vada d'accordo e voglio essere sicura chi accetto nella famiglia» mi disse e io rimasi un attimo interdetta. Nel suo campo gli avvocati erano sempre a portata di telefono, non per altro, ma perché effettivamente lo spionaggio industriale era sempre dietro l'angolo. C'era stata una volta, la diatriba con un'altra casa di moda, che aveva suggerito che la mia amica avesse rubato i loro bozzetti: tuttavia, i disegni erano stati datati e digitalizzati ben prima che la concorrenza potesse aver fatto alcunché. Si scoprì solo mesi più tardi che effettivamente era stata l'azienda di Sally ad essere la vittima del furto.

Contro ogni probabilità #wattys2019 [Da Revisionare]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora