Capitolo 10

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Cercai di mettermi a scrivere qualcosa per il nuovo romanzo, ma continuavo a pensare all'appuntamento avuto il giorno prima con Gary e continuava a frullarmi in testa l'idea di Mark; insomma dovevo parlare con qualcuno. Telefonai a Ethan, che mi disse che i nostri genitori si erano presi un paio di giorni per fare una gita fuori porta, ma che se volevo parlare con qualcuno, di passare tranquillamente da lui. Presi così le chiavi di casa, le chiavi e la borsetta, richiusi la porta dietro di me. Non uscivo così tanto spesso, da mesi e pensai che forse era Gary che mi faceva bene.

Respirai profondamente, non riuscivo ad arrendermi all'evidenza che ormai anche al mattino presto iniziava ad esserci una temperatura decisamente più calda a quella che prediligevo. Il traffico fortunatamente non era troppo esagerato, così riuscii ad arrivare a casa di Ethan e Hermione velocemente. Guardai la macchina, era quasi in riserva e dovevo assolutamente fare benzina, non volevo mica chiamare Gary per venirmi a prendere! Arrossii a quel pensiero.

Suonai il campanello, mi aprì la porta Hermione, la moglie di mio fratello e notai poco dietro di lei, il figlio Chris di tre anni, che stava tenendo tra le mani un piccolo panda di peluche.

«Zia!» disse il bambino, correndomi incontro

«Ciao Chris» dissi prendendolo in braccio e dandogli un bacio sulla guancia morbida per poi rivolgermi a mia cognata con un sorriso, per chiederle «Come stai, Hermione?»

«Tutto bene. Immagino, però, che tu sia qui per parlare con tuo fratello.» disse con un sorriso, mentre Chris decise di scendere dal mio abbraccio perché aveva trovato qualcosa di meglio da fare.

«Si, problemi di cuore. Ho bisogno dell'unico fratello che mi conosce abbastanza bene e non dà di matto alla prima occasione. Adoro Mark, ma alle volte è un po' troppo protettivo e devo parlare con Ethan di una cosa successa ieri. D'accordo che Mark è più vecchio di me di sedici anni, ma...» ammisi borbottando

«Lo senti un po' troppo pressante. Conosco la tua famiglia da qualche anno e non ti invidio. Di che tipo di problemi? Se posso chiedere» chiese lei

«Mi sono innamorata del capo di Dean. Tutto un casino, perché Mark ci ha beccato durante il nostro secondo appuntamento. Mi sembrava rilassato, ma preferisco parlare io con Ethan prima che lo faccia Mark. Dovrei parlare anche con Dean, ma ho bisogno di un aiuto prima di farlo.»

Non era logico, forse, dato che dovevo parlare proprio con Dean, in quanto Gary era il suo capo, ma dovevo avere un po' di aiuto nel caso che il primo si fosse arrabbiato più di quanto immaginassi. Avrei sicuramente avuto aiuto da Gary, ma ehi, era meglio portarsi avanti.

«Un avvocato. Beh, non è come un medico, ma quasi ci siamo. Aiutano gli altri e sono molto fighi» disse lei, alzando la voce di proposito sulle ultime parole, ammiccando e da un punto indefinito della casa, ci raggiunse la voce di Ethan «Certo, siamo il meglio.»

«Ascoltami Helen: per qualsiasi cosa, sai che ci sono per te e sono a portata di telefono. Amanda è più grande di noi; mentre Jessica è super impegnata con la scuola, senza contare che deve compensare l'assenza di Dean per il troppo lavoro. Qualsiasi cosa chiamami, purtroppo io devo scappare. Chris ha una visita dal pediatra» disse pacatamente

«Lo so, grazie Herm, ma non voglio disturbarti»

«Sai bene che non lo fai, mettitelo in questa testa bionda.» disse scompigliandomi i capelli.

Mi abbracciò forte e sorrise, mentre chiamava il bambino che si era messo a giocare con un camioncino sul tappeto. Arresasi all'evidenza che Chris non avrebbe mai seguito di sua volontà la madre, Hermione lo raggiunse e lo prese in braccio.

«Suppongo che la mia sorellina preferita abbia bisogno di me. Guarda che faccia.» disse Ethan comparendo con un sorriso

«Si e te la lascio. Vado a fare quella visita con Chris, ti chiamo quando torniamo a casa. Helen, mi raccomando.»

Contro ogni probabilità #wattys2019 [Da Revisionare]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora