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Scelta
Cap.9
Draco, tu non sei un assassino.
Passa dalla parte giusta, Draco... tu non sei un assassino.
Silente aveva ragione.
Aveva sempre avuto ragione.
Draco Malfoy non era un assassino, non aveva mai ucciso nessuno.
Aveva sempre fatto fare il lavoro sporco agli altri e le sue mani era sempre uscite pulite, ma questo non significava che era una brava persona.
Per salvare Harry e ritrovarlo, aveva fatto uccidere molti uomini e donne, schiacciato e distrutto tante di quelle cose che probabilmente le parole di Silente, in quel momento, erano sbagliate.
Era rannicchiato al buio, lì, nel nulla, a pensare a quanto aveva fatto, quanto aveva sofferto, quanto aveva sbagliato.
Non aveva risolto nulla.
Harry era tornato nelle mani dell'uomo col serpente e lui era bloccato nel vuoto più assoluto, senza forze, senza nulla.
Doveva combattere, doveva ribellarsi, aprire gli occhi e mettersi in piedi, cominciare le nuove ricerche di Harry, salvarlo, portarlo al manor, amarlo e...
Sospirò.
Come poteva fare tutto quello?
Intorno a lui c'era il buio e sarebbe rimasto lì per sempre.
Lottava contro il sonno e la paura per rimanere sveglio e vivo.
Per quanto avrebbe resistito?
Quanto ancora sarebbe rimasto Draco Malfoy?
"Draco..."
La voce di Silente riecheggiò nella sua mente e alzò il viso alla ricerca della faccia barbuta dell'anziano.
Lo vide dirigersi verso di lui in una lunga veste bianca, le mani dietro la schiena, gli occhiali a mezzaluna sul viso, i capelli sciolti e fluenti e la barba legata da un filo dorato che finiva in due palline bianche trasparenti.
"Draco, non mollare proprio ora.
Hai ancora tanto tempo."
"Professor Silente..." mormorò il biondo, stropicciandosi gli occhi "E' davvero lei?"
"Ovviamente, chi altri vuoi che io sia?
Alzati."
Draco, come se fosse in trance, si alzò da terra e si sistemò giacca e pantaloni scuri.
Era vestito come ogni Malfoy d'onore doveva vestirsi ma in quel momento era più preoccupato della sua visione che del pantalone spiegazzato.
"Sono... sono morto?"
"No, non ancora" mormorò il vecchio "Per questo sono qui. Per indicarti la giusta via.
Seguimi."
Draco si avvicinò al vecchio e il buio intorno a lui cominciò a diradarsi, lasciando spazio al Malfoy manor.
La sua casa gli si era materializzata intorno e ne era incredulo.
"Professore, lei è morto."
"Sì."
"E perché la vedo?"
Il professore sorrise e cominciò a camminare lungo il corridoio del Malfoy manor.
Si accarezzò la barba e continuò la sua camminata passando davanti le stanza della casa, sostando qualche secondo per far guardare Draco all'interno.
Ogni camera racchiudeva un ricordo di Draco Malfoy di quattro, cinque, sei anni, poi undici, dodici e così via.
Tutti ricordi felici e piccole conquiste.
"L'essere umano è formato da un corpo e uno spirito.
Io sono morto, Draco, tuttavia il mio spirito ha continuato a vivere per coloro che non dimenticano.
Per coloro che sanno che niente è mai davvero la fine di qualcosa."
Draco non capì molto e sospirò.
Voleva arrivare al dunque.
"Perché siamo qui?" domandò al vecchio.
"Oh, questo devi saperlo tu. Sei tu che ci hai portato qui, Draco, sei tu che mi stai facendo vedere tutti questi bei momenti famigliari."
Il biondo constatò che quelli erano stati gli anni migliori della sua vita.
Niente Lord Voldemort, niente mangiamorte, niente di niente.
Solo lui e la sua famiglia.
"Sono stati anni molto belli" mormorò, continuando a camminare dietro al professore "Anni che rimpiangerò per sempre."
"Nessun anno è migliore o peggiore di un altro, Draco, sono tutti fatti per crescere e formarci, per insegnarci a essere quel che dobbiamo diventare."
Il biondo non credeva molto a quelle parole, ma doveva comunque fare uno sforzo.
Tutto quello che era successo l'aveva condotto da Harry.
"Io l'ho cercato... Ho cercato Harry e l'ho trovato, ma poi l'ho perso..."
"Lo so... So quel che hai fatto.
Sei una brava persona, Draco."
"No, non lo sono. Ho piegato delle persone per raggiungere il mio scopo.
Il fine non giustifica i mezzi."
Silente sorrise ed entrò nella camera di Draco, sedendosi sul letto.
Il biondo lo seguì e si sedette accanto a lui, mettendo la testa fra le mani.
"Ammettere i propri sbagli è il modo migliore per ricominciare a prendere la giusta via."
"Non credo riuscirò a tenerla. Devo trovare Harry ma non riesco a uscire da qui, non ho forze, non ho..."
"Tu hai tutto lo stretto necessario per svegliarti, Draco. Devi solo credere in te stesso.
Non serve a nulla rifugiarsi nei sogni e dimenticare di vivere."
Per la prima volta, Draco dette ragione a quel vecchio pazzo che era Silente.
Lui si era rifugiato nel buio, impaurito e sopraffatto.
Stava dimenticando com'era vivere.
"I tuoi amici ti stanno aiutando.
Perché tu non aiuti loro?"
"E come?"
"Questo devi capirlo da solo.
Devi capire per cosa lottare e come."
Draco voleva lottare per Harry, per salvarlo e amarlo per il resto dei suoi giorni.
Aveva passato troppi anni a sopraffare quel sentimento che per tanto tempo gli aveva distrutto il cuore.
"Se non ci riuscissi? Se fallissi nell'intento?"
"Sarà perché non hai lottato con tutte le tue forze.
Sarà perché hai scelto la cosa sbagliata per cui lottare."
"Harry è l'unica cosa per cui voglio lottare!"
Silente sorrise e si alzò, dirigendosi alla porta della camera.
Draco lo guardò con occhi seri e fieri delle sue parole.
Niente era più importante di Harry Potter.
"Sei sulla strada giusta, Draco.
Vedrai che andrà tutto per il meglio."
Il biondo lo guardò girarsi e si allarmò.
"Aspetti! Non mi lasci qui!"
"Mio caro ragazzo, il tempo a mia disposizione è finito, da ora in poi dovrai cavartela da solo."
"Non mi lasci la prego, il buio mi sta uccidendo..."
"La felicità la si può trovare anche negli attimi più tenebrosi... Basta solo ricordarsi di accendere la luce."
Draco lo guardò e si morse le labbra.
"Ma... ma tutto questo... la nostra conversazione... E' vera? O sta succedendo tutto nella mia testa?"
Il professore sorrise, in ricordo di quella situazione già affrontata.
"Certo che sta succedendo dentro la tua testa, Draco. Ma perché diavolo dovrebbe voler dire che non è vero?"
Il professore sparì oltre la porta e Draco si sedette sul letto ancora una volta.
Doveva trovare il modo di uscire da lì.
Ma come?
§§
Theodore aveva preso tutto il necessario e aveva cominciato la terapia per far risvegliare Draco.
Non si era fatto vedere dai suoi colleghi, aveva rubato i macchinari e si era chiuso nella stanza, sbloccandola con la magia.
Se fosse venuta alla luce quel che stava facendo, poteva dire addio alla sua carriera da medico.
La cosa positiva, però, era che se Draco di fosse svegliato, gli avrebbe dovuto molto.
Hermione era andata via da qualche ora, la notte era scesa e lui sentiva il cuore stringersi.
Un mangiamorte.
Lui.
Non aveva mai voluto far parte di quella schiera, ma neanche della schiera di Silente.
Avrebbe solo voluto vivere la sua vita, con famiglia e tante belle cose.
Non gli sarebbe dispiaciuto stare con Hermione, fare un paio di figli, diventare un gran medico e concludere la sua vita in viaggio d'amore con la propria compagna, magari da qualche parte all'artico o Parigi, la grande e bella città dell'amore.
Sospirò amaramente e guardò il vecchio amico di scuola con gli occhi chiusi, immobile e quasi senza vita.
Draco aveva dato tutto, lo avevano costretto a diventare un mangiamorte e non si era tirato indietro per salvare i suoi genitori.
Lui sarebbe stato altrettanto coraggioso?
Avrebbe rischiato tutto?
Qualcosa lo destò dai suoi pensieri.
Il biondo si era mosso.
E non un dito o qualcosa da nulla, si era proprio mosso.
"Draco..." mormorò "Draco!"
Il ragazzo non rispose ma arricciò le labbra e le aprì, esalando un gran respiro.
"Draco, mi senti? Sveglia!"
Il biondo non disse nulla.
Theodore cominciò a visitarlo e controllare i valori, scoprendo che il coma celebrale di Draco si stava pian piano ritirando.
Si stava svegliando.
Di lì a qualche giorno, avrebbe aperto gli occhi.
Un barlume di speranza lo fece sorridere e si accasciò sulla sedia.
Draco Malfoy stava lottando.
Draco Malfoy stava tornando.
§§
Harry stava correndo più veloce che poteva, voleva andare via, scappare, vedere Draco, vivere, lottare e tante altre cose che in quel momento gli si stavano accavallando nella mente.
Theodore gli aveva detto che Draco era vivo.
Perché allora non era venuto a prenderlo?
Perché lo aveva lasciato nelle mani di quell'uomo?
Cadde lungo la strada e rimase a terra, piagnucolando.
Gli faceva male il petto e sentiva qualcosa dentro di sé graffiarlo.
Non sapeva dov'era, non sapeva cosa fare, non sapeva dove andare.
Aveva paura, tanta paura.
Voleva Draco.
Una macchina scura e lucida si fermò davanti a lui.
Il finestrino si abbassò lentamente e la faccia di un uomo si sporse leggermente.
"Hey, tu. Tutto bene?"
Harry alzò di poco il viso e guardò il signore, riabbassandolo poi.
Una donna uscì dalla macchina e gli si avvicinò, cercando di metterlo dritto.
"Ygritte, aiutalo a salire in macchina."
La donna annuì e sorrise ad Harry, facendolo salire e appoggiare al sedile.
La macchina ripartì e l'uomo si tolse la giacca, appoggiandola sulle spalle di Harry.
La donna lo guardava senza alzare la testa.
"Ti ho già visto..." cominciò quello, alzando il viso di Harry "Eri merce in un asta, vero?"
Il corvino non rispose.
"Sei scappato dal tuo padrone?"
Harry non rispose ancora.
"Beh, non fa niente. Volevo acquistarti ma non avevo abbastanza galeoni.
Eri così bello su quel palco..." mormorò, accarezzandogli i capelli.
Ygritte girò il viso, sospirando.
Harry indietreggiò lentamente, sentendo le mani dell'uomo scendere verso il suo petto.
"Sei stato picchiato a quanto vedo.
Ygritte si occuperà di te così che tu possa tornare in salute.
Senti tanto male?"
Il corvino fece di no con la testa.
"N-non voglio che mi tocchi..."
"E perché no? Pensavo che ormai ti fossi abituato..."
"Voglio... Voglio Draco..."
L'uomo alzò un sopracciglio e poi si sistemò le maniche della camicia.
Accavallò le la gambe e tirò Harry verso di lui.
"Io mi chiamo Edward e da oggi in poi starai con me.
Me lo devi, ti ho salvato dalla strada e ti curerò."
"N-no, lasciami..."
"A quanto ne capisco, ti hanno drogato, vero?
Chissà da chi sei scappato..."
Ygritte si distanziò e abbassò il viso, sapendo di non poter fare niente.
Era schiava anche lei di quell'uomo.
"N-non toccarmi!"
"Stai fermo" sibilò Edward, infilando una mano nei pantaloni di Harry, leccandosi le labbra "Stai fermo o ti farò male."
"No, non voglio, non puoi!"
Le lacrime gli pizzicarono gli occhi e si divincolò dalla presa, urlando dal dolore quando l'uomo premette sulla parte lesa del suo corpo.
Si appoggiò a Edward e si morse le labbra.
"Perché non mi dici come ti chiami?" domandò quello, afferrandogli il sesso.
"I-io..." ansimò Harry, sentendo calore nelle parti basse "Io non lo so..."
"Chissà che razza di pastiglie ti hanno dato..." mormorò Edward.
Il corvino si aggrappò alla camicia del ragazzo e cominciò ad ansimare senza più muoversi.
Il suo corpo sembrava incapace di divincolarsi, sentiva calore, dolcezza, amore in quel poco che quell'uomo gli stava facendo.
Sembrava quasi Draco.
Era bravo ed era attento a quel che lui voleva.
Lo masturbò piano, baciandogli il collo e senza fretta, lasciandolo ansimare e gemere senza ritegno, facendogli uscire un urletto di frustrazione quando si fermò per slacciarsi i bottoni della manica della camicia.
"Ti piace?"
"M-mh..." mormorò Harry, chiudendo gli occhi.
"Ne vuoi ancora?"
Il corvino era combattuto ma in quello stato non poteva rimanerci.
Annuì distrattamente, allargando le gambe e sentendo le lacrime scivolare lungo le sue guance.
"Sei un bravo ragazzo.
Lo sai vero?"
Harry annuì e si lasciò toccare fino all'orgasmo.
Venne sulle mani dell'uomo, ansimando e gemendo, rimanendo attaccato al corpo di quello senza muoversi o spostarsi.
"Lo sapevo che saresti stato un ottimo acquisto" ghignò Edward, accarezzandogli la nuca "Sono stato proprio fortunato a trovarti sul ciglio della strada.
Vedrai che con me ti troverai bene."
Note: Se non si è capito, la comparsa di Silente è praticamente l'inizio della terapia di guarigione di Draco :3
Allora, che ne dite di Edward? Ogni tanto ficco un personaggio nuovo XD
Ma ditemi, vi mancano gli elfi?
Scusate per il ritardo!
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Slave: The Final Chapter
FanficAVVERTENZE: - Coppia dominante Drarry (Draco x Harry) ------------------------------------------------------------------------ L'uomo col serpente ha rapito Harry ancora una volta. Draco è in coma ed Hermione, Ron, Ginny e Theodore sono molto preocc...