Zeus ed Era - Miti di Danae e Leda

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Leda e il Cigno  (immagine del capitolo)

La bella Leda, figlia di Testio, divenne regina di Sparta dopo la morte del consorte Tindaro, dal quale ebbe due figlie in giovane età: Clitemnestra (che fu poi moglie di Agamennone, re dei Greci) e la famosissima Elena (a causa della cui bellezza scoppiò la guerra di Troia).

Leda fu inoltre la causa di una delle più clamorose infatuazioni di Zeus durante il matrimonio con Hera. Una notte egli scese sul monte Taigeto, vicino alla dimora della regina, per vederla, si mutò in un candido cigno e attrasse a sé la donna con la bellezza e sinuosità dell'animale. Quando si fu avvicinata ed ebbe cominciato ad accarezzarlo, Zeus si fece riconoscere, e rimase con lei per un po' di tempo. Seguirono altri incontri come quello e, dopo qualche mese, da questa relazione nacquero due gemelli, i Diòscuri: Càstore, grande domatore di cavalli, e Polluce (o Polideuce), invincibile nella lotta e nel pugilato. Essendo il primo mortale e l'altro immortale, Polluce voleva essere mortale per amor del fratello; Zeus, orgoglioso di questo affetto profondo tra i suoi figli, decise che ognuno di essi abitasse un giorno, vivo, sull'Olimpo e il giorno dopo, morto, nell'Erebo, dandosi il cambio. Crescendo, i due giovani diventarono la difesa del paese, custodi dei diritti dell'ospitalità e guida dei marinai, e furono così importanti e acclamati dal popolo che ancora oggi le loro figure si ricordano tra le stelle del cielo.

In questo mito si racconta anche della parentela di Càstore e Polluce con Clitemnestra ed Elena. Ci sono altre varianti di questa storia che negano o modificano questa parentela, tuttavia qui si è scelto di riportare la versione più accreditata e conosciuta.




Danae e la Pioggia d'oro

Acrisio era il potente re di Argo dalle molte torri, che purtroppo, per volere del Fato, dal suo matrimonio non aveva potuto avere figli maschi; aveva una sola figlia,  Danae, bellissima, ma che non poteva succedergli al trono. Per trovare una soluzione a quel problema, il re consultò l'oracolo; esso gli disse che presto Danae gli avrebbe dato un nipotino che sarebbe diventato un grande eroe, ma che avrebbe causato la morte dello stesso Acrisio, e avrebbe poi regnato al posto suo. Terrorizzato da questa prospettiva, il re fece costruire sottoterra, in fondo a una delle tante torri che s'innalzavano sulle mura della città, una stanza segreta, con le pareti ricoperte di bronzo, nella quale fece rinchiudere sua figlia Danae, per nasconderla agli occhi degli uomini. Dispose tutto attorno alla prigione e alla torre delle sentinelle, ordinando loro di non far passare nessun uomo.

Ma nessuno può eludere il Destino.

Fu Zeus che agì affinché si compisse ciò che era stato annunciato dall'oracolo: impietosito dalla sorte ingiusta che era toccata alla bellissima principessa e adirato con Acrisio, egli si trasformò in una pioggia d'oro e, durante un fortissimo temporale che provocò una notte, piovve su Argo, penetrò sotto terra, attraversò le pareti di bronzo della prigione con la potenza dell'oro e impregnò di sé le vesti e il corpo di Danae addormentata. Da quell'incredibile unione nacque Perseo, che divenne uno degli eroi più forti e famosi della Grecia, come aveva detto l'oracolo.

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