Zeus, identificato dai romani con Giove, era il maggiore degli dei dell'Olimpo e il re di tutti loro. Era colui che aveva liberato i suoi fratelli dalle grinfie del padre, il titano Crono, e nonostante avesse affidato a Poseidone il governo del Mare e ad Ade quello degli Inferi, tenendo sotto il suo stretto controllo solo il Cielo e la Terra, egli era comunque il signore del mondo intero e manteneva la supremazia su tutte le altre divinità, da cui veniva rispettato e temuto. In caso di necessità poteva anche interferire sui domini specifici dei suoi due fratelli (cosa che infatti faceva tranquillamente).
Il dio viene spesso raffigurato seduto sul suo trono dorato, con una lucente chioma castana, grigia o bianca, il volto solenne e il corpo possente, simile a un leone; i suoi simboli principali sono la folgore, lo scettro e l'aquila; meno diffuso la colomba , ancora meno, il leone.
La sua dimora è sulla vetta del monte Olimpo, oltre le nubi, quindi il cielo era il suo dominio preferito e tutti i fenomeni che vi sono sempre accaduti (e sempre accadranno) erano opera sua. È Zeus stesso che manda la luce sfavillante che risplende al mattino, la neve fredda, la pioggia, la grandine, la brina e la rugiada. Ma è anche colui che quando vuole dare agli uomini una dimostrazione della sua terribile potenza (dato che essi lo irritavano con la loro malvagità), con un solo cenno del capo addensava le nuvole, scatenava i venti, e poi i cicloni, i tornado e gli uragani; squarciava il cielo con fulmini e saette, accecava con i lampi e assordava con i tuoni. La folgore è l'elemento di Zeus per eccellenza, simbolo del suo potere e della sua furia che riversa sul mondo.
Ma a differenza di quel che si potrebbe pensare, non abusava del suo potere, poiché, in quanto re degli dei, doveva essere saggio e giusto, ponderato anche nelle più piccole decisioni, e si dice che misurasse ogni vantaggio o svantaggio con un'incorruttibile bilancia d'oro. Anche se i suoi poteri appaiono smisurati, non sono però infiniti: anche il più potente dio dell'Olimpo non può sottrarsi o cambiare i piani imperscrutabili del Fato.
Zeus, in quanto dominatore dell'Universo, non poteva essere all'oscuro delle sue vicende, sia che fossero passate, presenti o future. Ciò che molti non sanno è che per questa ragione egli è anche il dio delle predizioni e dei presagi. L'oracolo di Zeus manifestava la volontà del dio nel bosco delle Querce Sacre di Dodona, nell'Epiro: venivano interpretati il sussurro del vento tra le fronde e intorno alle ali delle colombe bianche e il mormorio della fonte d'acqua pura che sgorgava ai piedi degli alberi.
In onore di Zeus i Greci celebravano i Giochi Olimpici, ogni quattro anni a Olimpia, mentre in onore della personalità romana del dio, Giove, i Romani avevano la loro versione della festa, i Giochi Capitolini.
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Miti Greci - Gli Dei
Short StoryTutti bene o male conoscono qualcosa di mitologia greca: Zeus, Poseidone, Ade... basta aver letto Percy Jackson (davvero, leggetelo). Ma non tutti sanno cosa si nasconde dietro a quelle storie: su ogni mito, dal più insignificante al più famoso, gli...