"Namjoon, buongiorno." disse l'Arancione entrando nell'ufficio del Grigio.
"Buongiorno Jimin. Oggi otterrai finalmente il tuo lavoro!" esclamò contento alzandosi dalla sedia girevole e facendo accomodare il più piccolo nella solita poltrona.
"È sicuro? Anche-"
"La prego Park, abbia fede. Vedrà che oggi concluderemo il contratto...mi faccia solo prendere il necessario." disse riaccomodandosi ed aprendo qualche cassetto mentre sfogliava in giro.
"Trovato!" esclamò con tono forse troppo alto.
Jimin alzò la testa e vide un documento ed una penna in mano al grigio."Tenga signor Park, lo compili e me lo consegni quando vuole." disse con un sorriso stampato in faccia.
Gli occhi di Jimin sprizzavano gioia, e si ridussero in due mezzelune mentre regalava un dolce sorriso al Grigio."Bene. La ringrazio. Lo compilerò oggi e domani lo avrà completo!"
"Molto bene. Grazie Jimin, a domani."Una volta che il più piccolo uscì dall'ufficio, Namjoon tirò un lungo sospiro di solievo.
Finalmente!
"Namjoon. Vedo che si sta rilassando ben bene." disse il suo superiore apparendo nello stipite.
"No. Si sbaglia, ho dato il documento d'assunzione a Jimin."
"E come mai- ah si, dimenticavo che è imbranato come pochi."
"Si può sapere perché non mi ha ancora licenziato?"
"Come scusi?" chiese Seokjin chiudendo del tutto la porta alle sue spalle.
"Perché non mi ha ancora licenziato?"
"Mi sta chiedendo di licenziarla?"
"No. Mi chiedevo semplicemente perché non lo avesse ancora fatto dopo tutti i casini che ho combinato."
"Beh Kim. Lei è uno dei miei lavoratori più in gamba. Nonostante lei abbia perennemente la testa tra le nuvole, ha cervello come pochi." disse accomodandosi sulla sedia, dove Jimin era seduto fino a pochi minuti prima.
Chissà se è etero... si chiese notando in che posizione era messo il suo superiore: la gamba sinistra accavallata a quella destra, alzava ed abbassava la punta del piede come se fosse ansioso per qualcosa, un gomito si appoggiava al bordo del divano, e si teneva una mano appoggiata sulla guancia, tenendosi il viso. La nuca sporgeva verso la mano e fissava Namjoon con uno sguardo che quest'ultimo non riuscì ad interpretare.
"Capo."
"Mi dica."
"È venuto qui per qualcosa o...?"
Seokjin a quella domanda parve risvegliarsi, si sistemò la cravatta per poi schiarirsi la voce e dire un "Nulla. Stavo solo controllando la situazione."
"Lei pensava che avessi combinato qualcosa anche oggi?"
"Sinceramente? Si. Però sono positivamente colpito del fatto che nulla si sia ancora sporcato o rotto. Ora, se non le dispiace, torno a lavorare. Arriverci."
Namjoon si chinò leggermente in segno di saluto.
"Ah Namjoon, un ultima cosa, portami del caffè." Disse prima di uscire del tutto dall'ufficio.
Un...caffè?
Si grattò la testa con un espressione di confusione stampata in faccia.
Uscì dalla stanza ed andò al bar a procurarsi il richiesto, e ne approfittò per prendere una brioche.
Salì le scale lentamente, dirigendosi nell'ufficio del superiore.E se lo stesse facendo apposta?
Ma proprio mentre si stava perdendo tra i suoi pensieri, un tonfo lo fece risvegliare. Aveva versato la tazza addosso a Seokjin e la brioche era caduta rovinosamente a terra.
"Ca-capo."
"Kim Namjoon. Mi segua. Ora."
"Sono desolato Signore."
"Non m'interessa. Mi segua e chiuda la bocca."Il Grigio fece come ordinato e camminò a testa bassa verso l'ufficio del suo superiore.
Appena si chiuse la porta alle sue spalle, fece qualche passo verso la solita poltrona, ma venne sbattuto sul muro con violenza.
Il viso di Seokjin era incredibilmente vicino a quello di Namjoon, ancora confuso dalle intenzioni del capo."Kim. Namjoon." disse con rabbia.
"Mi ha stancato. Ho provato con le pulizie, non funziona. Ora troverò un altro metodo." bisbigliò prendendolo per i capelli.
In tutto questo Namjoon lo fissava terrorizzato, incapace di muoversi.Cosa vuole fare?
Lo spinse verso la scrivania, mettendolo a novanta, sentì il suono di una cintura, e solo allora realizzò.
Si alzò di scatto girandosi ed invertendo le posizioni, Seokjin sbarrò gli occhi.
Namjoon appoggiò le sue parti intime nel lato B del capo, premendo leggermente."Pensa davvero che le avrei permesso davvero una cosa simile?" disse facendolo rialzare.
"Ma soprattutto..." lo fece girare verso di sé.
"...pensa davvero che io sia un passivo?" lo afferrò per la cravatta avvicinandolo pericolosamente al suo viso.
Seokjin pensando che volesse baciarlo abbassò le palpebre, ma appena sentì Namjoon ridere, capì di essersi sbagliato."Buona giornata capo." Disse risistemandoli la cravatta ed uscendo dall'ufficio, lasciandolo lì. Solo. A bocca aperta. E confuso.
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ROOM HATES - The bet | Yoonmin
Fanfiction[ COMPLETA ] - Tratto dalla storia: "Sei un dannato idiota! Hai lasciato la fottuta cena a fottutamente bruciarsi mentre ti fottevi il tuo fottuto ragazzo! Sai che ti dico? Io me ne vado! Mi sono stancato di te, del tuo ragazzo, di questa casa, ma...