[ COMPLETA ] - Tratto dalla storia:
"Sei un dannato idiota! Hai lasciato la fottuta cena a fottutamente bruciarsi mentre ti fottevi il tuo fottuto ragazzo! Sai che ti dico? Io me ne vado! Mi sono stancato di te, del tuo ragazzo, di questa casa, ma...
Jimin era rimasto chiuso nella sua stanza per tutta la giornata, appena si era svegliato nel letto di Yoongi, da solo, le sue guance si erano arrossate ancora una volta.
Aveva iniziato a mandare tutto ciò che Taehyung gli aveva detto su di lui, aveva iniziato a ricercare tra alcuni suoi amici altre informazioni.
Si sentiva dannatamente in colpa ma non poteva fare altro, doveva necessariamente farsi odiare dal biondo.
Un po' per Jungkook, un po' perché era fin troppo buono e gentile per meritarsi una persona come Jimin.
Erano circa le quattro e la chiamata con Seokjin lo aveva disturbato e non poco.
Il suo telefono prese a suonare ancora una volta.
"Jimin." una voce bassa colpì il suo udito facendolo sussultare.
"Taehyung...ciao."
Si aspettò delle offese che non arrivarono, le sue orecchie vennero colpite da un singhiozzo trattenuto.
"Io-Taehyung ehi...non-non piangere per favore."
"Io non-non capisco come facciano ad-ad avere quelle informazioni...io-" un altro singhiozzo spezzò del tutto il cuore di Jimin.
E fece la cosa più stupida che potesse fare.
"Tae che informazioni? Di cosa stai parlando?"
Pronunciate quelle parole strinse gli occhi, ingoiò un groppo che si era formato in gola e si strinse i capelli così forte che quasi temette si fossero strappato.
"Io ecco- sono-sono un modello e loro hanno-hanno scoperto dove lavoro e hanno mandato delle persone e io-non...non capisco come facciano ad aver ottenuto tutto quello io- sono-sono cose che ho detto solo a te." Taehyung continuava a singhiozzare e Jimin quasi urlò dalla frustrazione.
"Tae tranquillo...vedrai che-che scopriremo chi è stato..." borbottò mordicchiandosi un labbro.
"Grazie Jimin...ci sei sempre..."
L'Arancione sentì gli occhi farsi lucidi. Attaccò la chiamata in faccia all'altro e mise in modalità aereo il cellulare.
Iniziò a piangere raggomitolandosi in un angolo. Pianse così tanto che si addormentò.
Quando Yoongi tornò a casa e lo trovò in quelle condizioni, sentì una stretta al cuore, si avvicinò scuotendolo lentamente.
Jimin aprì lentamente le palpebre e, quando si trovò il maggiore di fronte, sussultò cercando poi di ricomporsi. Sfortunatamente fallì e si vedeva chiaramente quanto stesse male.
"Hai pianto?" chiese Yoongi circondandogli il viso con le mani.
Jimin puntò i suoi occhi arrossati su qualsiasi cosa che non fosse il più grande.
"Guardami." disse il menta continuando a tenerlo. Jimin fece come ordinato, e quando le sue iridi entrarono in contatto con quelle del maggiore, le lacrime ricominciarono a scendere copiose.
"Ehi..." sussurrò Yoongi attirandolo a sé in un abbraccio. Jimin si accoccolò sul suo petto continuando a piangere silenziosamente.
"Non so cosa sia successo...però ti prego smettila, non mi piace vederti così Jimin-ah...per favore. Qualsiasi cosa sia successa passerà..." allontanò leggermente il minore per fare un contatto visivo.
"Voglio vedere il tuo bellissimo sorriso Jiminie..." sussurrò per poi lasciargli un bacio in fronte.
Non si sa per quale motivo, ma Jimin afferrò il mento di Yoongi e collegò le loro labbra in un breve contatto.
Il Menta, inaspettatamente, si staccò mordendosi il labbro. Portò d'istinto due dita su di esse toccandosele.
"Cazzo Jimin...proprio ora dovevi?"
L'Arancione si coprì il viso con i palmi della mano, mentre le guance riprendevano ad arrossire.
"Scusa io- scusa davvero." il suono venne ovattato a causa dei palmi delle mani, premuti con forza sul viso.
"Non scusarti Jimin-ah, lo farei altre mille volte...solo che...perché ora?"
Lui non rispose, abbassò la testa. Yoongi gli spostò le mani lasciandogli un bacio su entrambe.
Jimin quasi si sciolse per la dolcezza di quel gesto.
"Yoongi..."
Il menta portò lo sguardo su di lui spostandogli una ciocca di capelli da davanti gli occhi.
"Perché a volte diventi dolce? Non-non capisco..." sussurrò flebilmente, come se fosse terrorizzato che quella domanda potesse farlo arrabbiare.
"Non lo so..." disse sospirando, dedicandogli poi un sorriso che Jimin contraccambiò.
Si poteva dire che si scioglieva ogni volta che vedeva il maggiore sorridere. Non era un sorriso come gli altri, ogni qual volta che lo faceva emanava un che di lucente e unico. Trasmetteva sicurezza e ti veniva spontaneo contraccambiare.
Afferrò il cellulare, schiacciò sull'icona della fotocamera e scattò una foto al maggiore.
"Ehi!" esclamò sorpreso.
"Sei bellissimo hyung." rispose Jimin osservando la foto e mostrandola all'altro.
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Non ho mai visto Yoongi ridere...
. . .
Apprezzate l'impegno, ho dovuto pure trovare una foto di Yoongi con i capelli color menta per rendere tutto più credibile.
In ogni caso: CHE CAPITOLO SOFT AW
Jimin anche qui è scemo in culo (non che Tae scherzi) ...però AW
