𝘚𝘦𝘷𝘦𝘯

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Lui inizia a ridere.
«So molto bene che il tuo ragazzo ti starà già cercando. Quindi, dimmi, cos'hai intenzione di fare ragazzina?»
Lascio dei soldi sul tavolo e  mi alzo.
«Seguimi.» dico.
Usciamo fuori dal locale e, dopo qualche metro a piedi, entriamo in una stretta via buia.
«L'ho sfidato e mi ha legata ad una sedia. Mi sono liberata e gli ho distrutto casa. Infine sono uscita e gli ho rubato questa.» dico, tirando fuori la pistola.
«Wow, non lo credevo così stupido.» commenta Hyunjin.
«Non lo è infatti. Ha solo sbagliato nel credere che io fossi una persona tranquilla, perché non lo sono per nulla.» rispondo.
«Bene.» dice sorridendo divertito.
«Hai intenzione di rubargli anche l'auto o vuoi continuare a passeggiare allegramente per la città?» chiede ironico.
«Non perdiamo tempo.» dico, per poi  uscire dalla via.
Appena metto la testa fuori, lui mi afferra la felpa e mi riporta dentro.
«Se hai intenzione di farti uccidere, sei sulla buona strada. Guarda» dice indicando una macchina ferma al semaforo. «quella è la macchina di Agust D, la riconosco dalla targa. Se ti vede sei morta.» dice.
«Cazzo.» mormoro.
Appena riparte, inizio a correre verso casa e mi fermo davanti al cancello del garage.
«Seguimi. C'è un'altra entrata.» mi dice.
Facciamo il giro del palazzo e scassiniamo la porta sul retro.
«Come fai a sapere tutte queste cose?» gli chiedo.
«Conosco i ragazzi da una vita e con gli anni ho scoperto tutte queste cose.» risponde.
Finalmente apre la porta e ciò che vedo davanti è una grande esposizione di moto.
«Cazzo, Jk non mi ha fatto vedere questa zona stamattina.» mormoro, ammirando le vetture.
«Jk? È così che si fa chiamare quello stronzo?» mi chiede.
«Si, perché? Ha un altro nome?» chiedo perplessa.
«Ovviamente. Ma non chiedermi di dirtelo, non lo farò.» dice secco.
Mi porta davanti ad un tavolino e mi chiede «Cosa vuoi guidare?»
«E me lo chiedi anche? Prenditi un casco e andiamocene.» rispondo.
«Aspetta...non vuoi divertirti un po' prima di andare?» mi chiede, con un sorriso malvagio in volto.
«Ottima idea.» rispondo.
Dalla cassetta degli attrezzi prendo un martello e distruggo i vetri di tutte le auto, facendo così scattare l'antifurto che fa un gran chiasso.
Apro il cancello mi metto velocemente il casco  quando sento  dei passi provenire da fuori.
Dalla porta sul retro entra Agust D che non ha il tempo di dire o fare nulla poiché gli faccio il dito medio e sfreccio via seguita da Hyunjin.

Continuo a pensare che Seoul sia bellissima, che sia vista da piedi, dall'auto, dall'aereo o sulla moto.
I capelli mi svolazzano fuoriuscendo dal casco e l'aria fredda invernale si scontra sul mio corpo.
Ma la mia felicità non è destinata a durare poiché, alle mie spalle, mentre sono ferma al semaforo, un'auto mi fa i lampeggianti.
Mi giro e la visione di Jk che mi mima di tagliarmi la gola mi fa venire i brividi.
Senza attendere il verde sfreccio via, lasciando solo il povero Hyunjin. I ragazzi mi stanno alle calcagna ed io faccio lo slalom tra le auto di Seoul.
Accendo i fari, ormai è buio.
Non so più dove andare e svolto in una piccola via buia, accorgendomi solo più tardi di avere davanti a me un cancello.
«Cazzo!» grido.
Scendo dal veicolo, facendo cadere a terra con se il casco e qualche secondo dopo una macchina sbarra la strada.
Inizio a correre; mi arrampico sul bidone della spazzatura e scavalco il cancello.
«Vieni qui, puttana!» sento le grida alle mie spalle.
Un proiettile mi passa accanto ma io continuo a correre, finché non mi trovo davanti ad una porta.
«Aiuto!» grido, sbattendoci sopra i pugni, ma sembra non esserci nessuno.

Da dietro di me sento una risata.
«Sei così stupida.»

Killer. -Jeon JungkookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora