𝘍𝘰𝘶𝘳𝘵𝘦𝘦𝘯

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Inizio a camminare nervosamente per la stanza e qualche volta mi avvicino alla segreteria per sapere se hanno finito, ma è già passata un'ora.
Prendo un caffè e i ragazzi mi hanno telefonata già alcune volte, ma senza avere mai buone notizie. Prendo qualcosa da mangiare alle macchinette, dato che è ora di pranzo, finché l'uomo alla segreteria mi chiama.
«Che succede?» chiedo preoccupato.
«Li stanno facendo uscire, può raggiungerli da quella porta.» risponde, indicandola.
La raggiungo velocemente e finalmente li vedo da lontano, scortati da una squadra di agenti.
Inizio a correre e abbraccio velocemente Jk, senza nemmeno guardarlo in faccia.
Qualcuno mi afferra e mi allontana velocemente da lui, che si gira a guardarmi e mi mima un "Mi dispiace."
Afferro un agente e inizio a chiedergli spiegazioni in maniera poco carina.
«Sono in arresto per otto omicidi e un rapimento. Stiamo andando a prendere gli altri membri. Del loro gruppo.» risponde.
«No! Non potete farlo!» grido, con le lacrime agli occhi.
«Se prendete loro prenderete anche me!» continuo, attirando l'attenzione di tutti verso di me.
«Non fare cazzate!» mi grida Jk da lontano.
Cerco di raggiungerlo correndo mentre sale in auto, ma vengo bloccata e continuo a gridare invano, mentre l'auto si allontana.
Cado a terra sulle ginocchia e comincio a piangere, finché una donna in divisa da poliziotta mi si avvicina.
«Io le consiglio di trovare un avvocato.» mormora.
Mi alzo immediatamente e corro fuori, mettendomi un auricolare e salendo in moto.
«Park? Mi senti?» chiedo, mentre raggiungo il carcere.
«Un po' male, ma si.» risponde.
«La polizia sta venendo a prendervi.» mormoro.
«Stai scherzando?» mi chiede.
«No. Stanno portando i ragazzi in carcere. Non so quando sia il processo.» rispondo.
Lui mi chiude la chiamata in faccia e credo che stia avvisando gli altri. Non credo che scapperanno, non possono lasciare S e Jk da soli.
Parcheggio davanti e cerco di essere più calma possibile mentre entro.
«Vorrei vedere due persone.» dico alla ragazza dietro al bancone.
«Di chi si tratta?» chiede.
«Ehm...non lo so. Sono due ragazzi sulla ventina appena arrivati.» dico la stessa cosa che ho detto alla polizia.
«Bene, aspetti un attimo che chiamo.» la sento farfugliare qualcosa al telefono per poi rivolgersi nuovamente a me.
«Segua quell'uomo laggiù. I ragazzi non possono uscire, ma li potrà ugualmente vedere.» dice.
Raggiungo il tizio che mi ha indicato che, senza nemmeno rivolgermi la parola, mi porta davanti ad una cella.
Mentre cammino mi arrivano occhiatacce e commenti poco aggraziati da parte di alcuni elementi schifosi dietro le sbarre.

Improvvisamente lo vedo, intento a parlare con S, e sento un nodo formarsi alla gola.
L'uomo che mi ci ha portata sbatte violentemente il manganello sulle sbarre in metallo facendo girare i ragazzi verso me, per poi guardarmi.
«Non più di cinque minuti.» dice secco.
Annuisco leggermente impaurita per poi girarmi verso i ragazzi che si stanno avvicinando.
Jk mi si ferma davanti e mi sfiora la mano, nonostante sia impossibilitato dalle manette.
Mi inginocchio a terra e lo guardo con le lacrime agli occhi dall'altro lato della cella.
«Cos'hai fatto?» chiedo, con la voce spezzata.
«Mi dispiace così tanto.» mormora, tentando di accarezzarmi la guancia.
Posa la sua fronte sulla mia ed io esplodo in un sonoro pianto.
«Sei così stupido.» dico.
«Non saresti dovuto uscire di casa.» continuo.
«Volevo comprarti una collana per San Valentino e Jin mi avrebbe dovuto aiutare a sceglierla.» esclama, sorridendo.
«Chi è Jin?» chiedo.
«È lui, Kim Seokjin, o S, come lo chiami tu.» mi risponde, indicandolo.
«E tu chi sei?» gli chiedo, accarezzandogli il volto con la mano.
«Jeon Jungkook.» mormora, lasciandosi trasportare dalle mie mani.
Ora che lo guardo, è così bello.
I suoi lineamenti sono perfetti e possiede un sorriso smagliante.
«Jungkook io...» provo a dire, ma vengo interrotta.
«No, vai via da qua. Voglio che tu viva la tua vita e che ti dimentichi di noi.» dice serio.
«Non posso farlo.» mormoro, cercando di rimandare giù le lacrime.
«Devi farlo. Sei la persona più bella di questo mondo e hai tutta la vita davanti, quindi vai via da qua e dimenticati di noi e di tutto quello che è successo.»

Killer. -Jeon JungkookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora