Il giudice torna in aula annunciando di aver deciso il verdetto, così incrocio le dita e spero che le mie parole siano servite.
«Dichiaro i signori Kim Seokjin, Kim Taehyung, Kim Namjoon, Park Jimin, Jung Hoseok, Min Yoongi e Jeon Jungkook non colpevoli del delitto e condanno il signor Hwang Hyunjin a due ergastoli per otto omicidi e la qui presente signora Hwang a sedici anni di carcere per falsificazione di prove e complicità nel delitto.» conclude il giudice sbattendo tre volte il martello.Sento l'aria mancarmi.
Le lacrime sgorgano dai miei occhi ed improvvisamente un enorme ammasso di persone mi viene incontro, abbracciandomi. Resto immobile a fissare un punto non ben definito, finché sento il suo profumo e torno in me.
«Ce l'hai fatta.» mi sussurra all'orecchio.
Lo stringo forte a me e inizio a piangere.
«Mi sei mancato così tanto.» mormoro.
Tutti gli altri ragazzi si mescolano a noi abbracciandoci ed io mi sento la persona più felice della terra.
Mi ringraziano e si scusano con me per tutto quello che mi hanno fatto. Ringraziano anche il procuratore Minho e l'avvocato Woojin per il lavoro svolto e si mettono d'accordo per il prezzo che a me non è stato reso noto; infine decidiamo di tornare a casa.Quando Jungkook entra, si ferma all'entrata, guardando casa.
«Che c'è?» chiedo divertita.
«Non avevo mai visto casa nostra così pulita e ordinata.» mormora.
«Nostra?» chiedo, alle sue spalle.
«Si, nostra. Sei stata tu a dirlo.» risponde, girandosi.
«Jungkook, io...» cerco di dire ma mi interrompe.
«Ti va di cucinare insieme della pizza, solo per noi due, così ci sediamo e parliamo un po'?» propone sorridendo.
«Va bene.» sussurro, ricambiando il suo sorriso.
Mi vesto "da casa" e lo raggiungo in cucina dove sta già preparando gli ingredienti.
«Non ti va di riposarti? Qua ci penso io.» dico, facendolo bloccare immediatamente.
«Scherzi? L'unica che si dovrebbe riposare sei tu Sara. Dopo tutto quello che hai fatto per me...per noi, questo è il minimo che io possa fare per sdebitarmi.» risponde, tornando a pesare la farina.
Mi avvicino silenziosamente e gli do una mano, chiedendogli poi con cosa volesse la pizza ed entrambi optiamo per una semplice ma gustosa margherita. Preparo il sugo e Jungkook taglia la mozzarella, mentre la macchina impasta gli ingredienti.
Mentre il sugo cuoce, mi avvicino dal mio compagno per dargli una mano e noto un taglio sulla sua guancia.
«Come te lo sei fatto?» chiedo, sfiorandolo con il dito.
«Mh? Il taglio? Ho avuto una rissa con uno.» mormora.
«Perché?» continuo.
«Hai presente quel tipo che ti ha dato della troia?» mi chiede ed io annuisco.
«Ecco, lui.» risponde.
«Ma l'hai picchiato per quello che mi ha detto?» continuo.
«Mh-mh.» farfuglia.
Mi scappa una risata.
«Sei serio?» gli chiedo ridacchiando.
«Certo, per cosa se no?» risponde sorridendomi.
Lo abbraccio da dietro e lo ringrazio ridendo.
In breve tempo, la pasta è pronta e spostiamo tutto dal tavolo in modo tale da poterla stendere.
«Jungkook?» lo chiamo.
«Si?» risponde.
«È un po' tanta per due pizze.» gli faccio notare.
«Vabbè, con quella che avanza le portiamo a gli altri.» dice, spargendo la farina sul tavolo.
«Ottima idea.» rispondo, dandogli una mano.
In meno di un attimo, iniziamo a giocare con la farina e ci divertiamo a sporcarci i vestiti e i capelli a vicenda. Con del sugo disegno una faccina sul suo volto e lui me ne mette sul naso. Scoppia il caos e non riusciamo a smettere di ridere nemmeno quando lui inizia a rincorrermi per tutto il salone con un uovo in mano che poi, successivamente, mi rompe in testa.
Finiamo di giocare solo quando le pizze sono pronte e, in attesa che si raffreddino, andiamo a farci la doccia.
«Ti va di...» propone, ma io lo interrompo subito.
«Si.» rispondo, poi, improvvisamente, mi viene un'idea.
«Jungkook.» lo chiamo.
«Dimmi.» risponde.
«Voglio che tu ti copra gli occhi con una cravatta...rossa.»
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Killer. -Jeon Jungkook
FanfictionDove un serial killer rapisce una ragazza senza accorgersi di amarla. »Inizio storia 19.10.18