Raggiungo l'ultimo piano e trovo Hope e Park seduti sul divano mentre V e Rm giocano a Just Dance.
«Ciao ragazzi.» li saluto, entrando.
«Ciao.» dice semplicemente Park.
«Ehi!» esclama Hope seguito da V mentre Rm scuote semplicemente la mano.
«Dov'è Jk?» mi chiede Hope, alzandosi.
«Mh, non lo so. Credevo fosse già qua.» mormoro.
«S invece? L'hai visto?» continua.
«No, nemmeno lui.» rispondo.
«Vabbè, arriveranno.»Chiacchiero un po' con Hope e Park per poi unirmi a V e Rm per ballare. I minuti passano e dei ragazzi non c'è traccia, così avviso gli altri che passo un secondo a casa per vedere se sono arrivati.
Apro la porta di casa ed è silenziosa come sempre; controllo in tutte le stanze e di Jk non c'è traccia. Poi vedo il mio telefono sul tavolo della cucina e lo prendo subito, trovando tre chiamate perse dalla polizia. Sento il panico salirmi in corpo e richiamo subito.
«Pronto, buongiorno. Qui è la polizia di Seoul, di cosa ha bisogno?» la voce di una donna mi parla.
«Salve, mi chiamo Sara Hale e ho ritrovato tre chiamate perse da voi, è successo qualcosa?» dico velocemente.
«Non posso darle informazioni attualmente, signora, quindi è pregata di recarsi qui alla stazione.» dice lei.
«Va bene, sto arrivando.» mormoro.
Chiudo la chiamata e corro al piano superiore per avvisare i ragazzi.
«Che succede?» mi chiede Rm.
«Mi ha chiamata la polizia per non so cosa, ora devo andare lì. Che faccio?» chiedo, nel panico più totale.
«Cazzo.» dice Agust D che è arrivato mentre io ero via.
«Cosa?» chiedo con gli occhi sgranati.
«Li hanno presi.» mormora Park mettendosi le mani tra i capelli.
Sento il sangue bloccarsi e per un secondo non realizzo.
Non possono averli presi.
Non possono aver preso Jk.
Senza pensarci due volte, esco correndo dal palazzo e raggiungo il garage, sfrecciando via con la moto.
In breve tempo arrivo alla stazione di polizia e vado al centro informazioni iniziando a parlare come una pazza.
«Li stanno interrogando.» mi dice l'uomo di mezza età dietro il vetro.
«Per cosa?» chiedo subito.
«Non posso darle queste informazioni.» risponde.
Batto il pugno sul bancone e torno a sedermi, battendo nervosamente il piede a terra.
Sento il telefono vibrare in tasca e rispondo.
«Pronto.» dico secca.
«Sara sono Agust. Dove sei?» dice.
«Alla stazione, dove vuoi che sia?» mormoro.
«Che ti hanno detto?» mi chiede.
«Assolutamente niente. Li stanno interrogando.» rispondo.
«Merda. Noi non possiamo venire.» esclama.
«State li. Ci penso io.» rispondo.
«Non fare cazzate, mi raccomando.» mormora.
«Si, non preoccuparti.»
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Killer. -Jeon Jungkook
FanfictionDove un serial killer rapisce una ragazza senza accorgersi di amarla. »Inizio storia 19.10.18