Io sono Damiano

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Damiano, un classico ragazzo figo al quale tutte sbavano dietro... tutte le troie ovviamente. Non va bene a scuola, anzi fa proprio cagare, è nel famoso liceo solo perché i genitori se lo possono permettere e lui in realtà se ne strafotte di tutto e tutti, sapendo che vivrà di ricchezze. Dedito a fumo, alcol e discoteche, è già stato bocciato 3 volte e se quest'anno non passa dovrà cambiare scuola, tuttavia non ci andrà più e non vuole mettere piede da nessun'altra parte. Dichiarato perfino in una riunione di famiglia ordinata dalla madre, molto attaccata ai rapporti con le famiglie.
Stava tornando a casa quando viene fermato da un gruppetto di bambine.. si, quelle di prima.

"Che volete? Tornare a gioca' co le barbie" continua a camminare.
"Scusa... sei Damiano vero? Uhm... volevo chiederti-" lo sta seguendo. Dam non lo trova strano, solo diverso dalle altre.. "- ho visto qualche tuo video dove canti e volevo sapere se... se ti interessava sentirmi suonare"
Si ferma e la squadra dall'alto verso il basso "no. Non mi interessi tu e i tuoi strumenti. Tornatene a casa co l'amichette tua" detto questo, senza aggiungere una parola, se ne andò.

Appena a casa si becca la solita ramanzina sull'impegno che ormai non ascolta più e si dirige in camera con cuffie e telefono in mano, per poi stare lì come sempre tutti i pomeriggi.
"Damiano David scendi subito e vieni in cucina! ORAA!!!"
Pffff vi pare che lui l'ascolti? Hahahahaahahah... no okay.
Sbotta di colpo ed entra in camera del figlio senza bussare e dandogli il manico della scopa in testa:
"DAMIA', VEDI DI STARE A POSTO CO LA SCOLA CHE SI NO A MAMMA TUA TE SPACCA ER CERVELLO! TU DA OGGI PRENDERAI RIPETIZIONI E GUAI A TE SE FIATI PERCHÉ STA SCOPA TE LA TROVI TU SAI DOVE!" sbattendo la porta se ne esce di nuovo per tornare di sotto, invelenata e rossa di rabbia.
Il ragazzo rimane basito. Ba si to. Non aveva mai visto sua madre così prima d'ora e sa che ce ne vuole anche solo per farle alzare la voce.
"Devo averla combinata davvero grossa stavolta..."

Per quanto Damiano si impegni nello studio, ormai non ricorda più nemmeno quello che ha fatto la mattina stessa a scuola e i professori hanno rinunciato a ritirargli il telefono dato che lo aveva sempre in mano e in un modo o nell'altro l'avrebbe sempre recuperato.

Qualche giorno dopo

È a casa come il suo solito, quando qualcuno bussa alla porta...
"Ah deve essere il ragazzo che ti deve dare ripetizioni..." disse la madre, scocciata al pensiero dei voti di Damiano.
"Davvero, mamma? Davvero? Tanto quest'anno lascio la scuola. Non me ne frega niente di andare bene"
"Damiano, caro, ora ti impegni se no la scuola la molli a 30 anni." Detto questo, si reca ad aprire e ad accogliere il ragazzo "Oh ma ciao! Tu dovresti essere Ethan immagino... piacere sono la signora David, la madre. Entra vieni"
"Si, gvazie signova. Io sono Ethan, Ethan Tovchio"
Ethan trova la casa molto carina e ampia, con un profumo di pulito che aleggia nell'aria, simile all'ammorbidente. "Ha davvevo una bella casa, signova." vede sfarzo ovunque. Capisce subito che è una famiglia benestante, e un po' di soldi li farebbero comodo per poter permettersi qualcosa di suo: vestiti nuovi o altri libri di psicologia da leggere.

Io oro bianco, tu diamante neroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora