Inaspettato

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Alle volte Ethan va a ricreazione da Damiano per raccontargli delle cose che sono successe la mattina o per qualcuno che lo ha preso di mira. E quindi stanno addossati al muro, Damiano che fuma mentre si gode Ethan vicino.
Si trova molto bene col ragazzo più grande, sia per le condizioni economiche leggermente migliorate, sia perché lo trova come un appoggio sicuro per questo periodo.
"L'hai detto a tua madre?"
"Di cosa?..... oh.... no, non deve sapevlo. Non glielo dive pev piaceve"
"Okay... ma se dovesse scoprirlo non sarebbe piacevole"
Ethan si stringe a lui "non impovta".
Qualche volta quando sono assieme e Damiano dice certe cose o lo tocca senza accorgersi in particolari zone arrossisce come una ragazzina anche se tende a non farlo mai vedere e a non dirlo a nessuno. Preferisce aspettare un suo messaggio al pomeriggio, o la ricreazione per precipitarsi da lui. Il suo unico vero amico. Ma... È davvero un amico o.. o semplicemente qualcosa di più?
Se ce n'è bisogno gli racconta anche delle sue nottate. Per esempio racconta tutti gli incubi. Non l'ha mai superato del tutto e spesso è preda di attacchi d'ansia.

Damiano si riscopre dolce e carino, con chi vuole esserlo. Ovvero soko Ethan, dato che lo prenderebbero per checca. Si trova molto a suo agio assieme ad Ethan, cosa che con poche persone era accaduto. Quelle che ha amato davvero. Ma toglie quel pensiero dalla testa, probabilmente solo perché Ethan si confida e prova compassione. Ma non lo ama. Nah non potrebbe mai essere.
No.
È sicuro?
Non lo è. Nessuno dei due lo è.

Sanno solo che si cercano, si cercano e si confortano

28 novembre 2018

È sera e sono in giro per Roma, sulle strade le luci natalizie appese tra i palazzi, rallegrando l'atmosfera altrimenti pacata e indifferente.
Una magia ha lentamente fatto intrecciare le loro mani, come una cosa normale che si fa tutti i giorni. Non ne ne sono accorti mentre accadeva.
Ethan ha la punta del naso rossa e le labbra screpolate, ma ancora all'apparenza soffici e calde. Il corpicino magro dentro la larga felpona pesante di marca che tiene con cura è piacevolmente caldo.
Damiano al contrario, ha felpe su felpe, giacca e sciarpa invernale, sembra un buffo pupazzo di neve.

È spesso rivolto verso Ethan con un sorriso nascosto dal tessuto della sciarpa, ma con gli occhi dolci che esprimono tutto quello che sanno sulle sue emozioni.
Ethan non può incontrare il suo. Non può. O arrossirebbe davanti a tutta Roma e si pietrificherebbe davanti a Damiano con le gote macchiate di rosso. Tiene lo sguardo fisso a terra.
"Non ti godi le luci?"
"Uhm? Si... si cavine" non ha usato il solito tono di voce, cazzo, questo è più grave. Profondo e pieno. Un suono che rimbomba nelle sue orecchie e stringe la mano del ragazzo per non farsi prendere dall'agitazione.

Damiano sorride fiero e gonfia il petto con un respiro. "Amo Roma in questo periodo"
"S-si-" schiarisce la gola "-anche a me piace." Sente le labbra calde e semi umide di Damiano che si posano sulla sua tempia. Respira... Ethan respira. Non devi fare così madonna, sembri psicopatico
Si sente andare a fuoco. Ha improvvisamente caldo. Molto caldo e gli sudano le mani. Damiano accortosi della situazione, prova a fare un passo un più. "Ethan..." si sposta davanti a lui. Sono nel mezzo della piazza più importante di Roma. Ethan ha i pantaloni stretti. Non li ricordava così stretti prima. O così scomodi. Si costringe a guardarlo, scomodissimo nel tessuto che tira sempre di più. È decisamente diverso da quello che ha sempre fatto con le sue mani. Non che lo faccia spesso, anzi non gli era mai interessato granché. Ultimamente però ricordando quel profumo acre di fumo dei vestiti di Damiano... beh, ne aveva più bisogno.
"Ethan...-" prende anche l'altra mano mentre gli sussurra da un orecchio, "-carissimo amico. Credo di doverti confessare una cosa".

Viso immerso nel suo tipico profumo, il suo amato che sussurra alle sue orecchie parole cercate a lungo e sognate ogni volte, ma mille volte meglio. Solito timbro provocante, mani calde che afferrano forti le sue per non farlo scappare.
Non è mai stato così imbarazzato.. se dovesse scoprire di- no non accadrà.
Prende dei lunghi respiri, cercando di dire qualcosa di sensato per il momento. Il respiro diventa sempre più corto e superficiale

"È da un po' che non smetto di pensare a te, alla tua voce e ai tuoi racconti" porta una mano sul suo fianco, cosa che manda brividi alla schiena di Ethan. "Mi hai rapito. Con quel sorriso dolce e i tuoi capelli talmente lunghi da sembrare una ragazzina adorabile, la tua figura nei miei sogni impallidirebbe se potesse vederti qui, a Roma in questa notte speciale. Con le luci ad illuminare il tuo volto. Sono felice di essere stato il tuo unico amico per un po'. Ma ora..." okay non ce la fa più. Inspira bruscamente sentendosi appannare la vista e il battito accelerare "Damia-" viene zittito da un esile dito che si poggia sulle sue labbra carnose. "Shhh... Ethan... bellissimo Ethan. Ti amo. Ho capito finalmente di amarti Ethan" lui ancora esterrefatto tiene gli occhi scuri sgranati mentre viene baciato delicatamente, con molta dolcezza... essere lì completamente sotto l'influenza di un'altra persona.. non l'aveva mai provato. Questo è il suo primo bacio in assoluto, senza contare quelli allo specchio o sulla mano. Il cuore batte forte e lo sente perfino nelle orecchie.
"Damian-" si stacca e singhiozza dalla felicità
"Hey cucciolo, ti proteggo io dai cattivi. Sarò il tuo angelo"
"Ti amo an-che io" lo stringe a se, sentendosi come un piccolo gattino tra le mani del suo padrone che lo accudisce per farlo diventare grande.
"Non avevo dubbi..." restano così per interminabili momenti senza sentire il rumore delle auto o il brutto delle persone che parlano.

Angolo autrice

Spero vi sia piaciuto questo capitolo, mettete una stellina e magari un commentino per aiutarmi a migliorare o semplicemente farmi sapere com'era.
Un bacio a tutti💛💛💛

Io oro bianco, tu diamante neroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora