Noi siamo gli dèi oggi e per sempre

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24 dicembre 2018

Damiano è tornato a casa sua da circa due giorni, e ha avuto modo di vedere che effettivamente non lo trattava più come un malato.. magari a volte si faceva scappare qualche parola o qualche frase fuori posto, ma non ha più parlato di centri di recupero almeno.
"Mamma... domani sarai solo con Jacopo e papà, starò via tutto il giorno, credo"
"E dove vai? Ancora da quello?"
"Quello ha un nome e si chiama Ethan, secondo me ne vado poco prima di pranzo che vado a prendergli il regalo di Natale-"
"Con lui?"
"Si mamma, si. Così fa quello che preferisce no? Hai già detto che non sono in grado di fare i regali alla gente..."
"Okay, come preferisci.." gli rivolge un leggero sorriso. "Ormai sei cresciuto... solo che a volte mi sembri ancora il mio bambino..."
Questa affermazione gli strappa un sorriso e istintivamente va ad abbracciarla. "Ti voglio bene"
"Anche io tantissimo amore mio"

25 dicembre 2018

Appena Damiano scende gli vengono consegnate le buste dai genitori e vari parenti, raccogliendo così un bel gruzzoletto di soldi. Di regali ha deciso di non farne tanti, solo per i suoi e il fratello, su consiglio del gioielliere.

Mangia qualcosa in fretta e va da Ethan, dove lo stavano aspettando per un saluto. Sarebbe dovuto andare via dopo
"Ciao Ethan" si salutano con un dolce bacio "oggi si va a fare compere tesoro"
"Io.... lo sai che non mi sevvono. Non mi sevve niente."
"Oh sh sh sh, questo lo decido io" dice ridacchiando. Con sua sorpresa gli tocca salutare anche alcune zie e zii del ragazzo (diciamocelo, una vera rottura di coglioni, non vede l'ora di levarseli dal cazzo). Dopo una buona ed estenuante mezz'ora di chiacchiere, viene portato velocemente in camera del ragazzino, il quale gli consegna una borsetta blu a righe glitterate tutto contento "dai apvilo..."
"Ethan... hai davvero speso per me? Sai che non voglio che spendi i tuoi pochi soldi"
"Non fave stovie, su avanti. Se no ti lascio in pasto alle zie"
"Oh no ti prego!"

Con molta delicatezza apre, come assaporando il rumore delle graffette che rompono il cartoncino della borsetta. Tira fuori la piccola palla di neve, raffigurante due ragazzi per mano su un lago ghiacciato a pattinare. Subito la scuote per vedere la magia "Ethan... davvero non dovevi, è stupenda" lo abbraccia forte, il suo corpicino caldo perfetto contro il suo più grande e forte "è davvero bellissima, non potevi sceglierne di più belle"
Ethan arrossisce leggermente "beh... mi è bastato pensave a te... e fatto." nasconde il viso premendolo sulla felpa grossa di Damiano.

"Oggi, andiamo in giro, così ti scegli qualcosa per Natale. Non sono così bravo a scegliere le cose, okay? Ti prego dimmi che vieni..."
"Mmh... io si... ma spendi sempve tanto... e paghi sempve tu poi!" è visibilmente nervoso e agitato "no dai a me piace farti felice Ethan... per piacere vieni con me. Così stiamo un po' insieme, prometto solennemente che la prossima volta faccio da solo"
Ethan ride come fosse una bimba dalla vocina fina "okay.... hai vinto tu.." si baciano e ribaciano e baciano ancora. Sempre sorridenti.
"Mami noi usciamo..."
"Dove andate?"
"A fave compeve ha detto Dam. Non so quando tovno.. ma pvima di cena di sicuvo. Favemo pvesto"
"Okay tesorino.. tieni il telefono acceso che se ti chiamo almeno rispondi amore mio" le da un bacio ed esce col suo ragazzone.

"Prima di tutto ti porto in un negozio di fiducia, e poi a fare shopping in giro per la città..."
"Si ma-! Io non ti povto mai in givo!"
".... beh mi sembra chiaro.. non hai la macchina, come faresti? Mi porti sul cestino della bici?"
"No... no, ma signove santo, sei sempve tu quello che pvopone. E vovvei favti felice anche io"
"Ma lo sono già, lo sono già tantissimo" arrivano in una gioielleria, dove gli fa provare vari anelli, non dico constringendolo, ma di sicuro Ethan non voleva spendere così tanto
"Avanti su, sono i miei soldi e se li voglio spendere per te lo faccio"
"Sei un cvetino"
"Il tuo cretino" ride.
"Ne hai scelto uno? Guarda questo è molto molto bello e ti dona un sacco" è un anellino con due piccoli smeraldi molto lucenti e di un bel verde intenso, oppure ne indica uno con tre gemme più grandi, due diamantini e al centro un zaffiro blu come il mare.
Timidamente, Ethan sceglie quello con gli smeraldi, che viene messo in una scatolina e poi presa da Damiano..

Escono e praticamente in mezzo alla piazza lì davanti, Damiano apre la scatolina "Lo so che... insomma ormai diciamocelo, l'hai già visto questo anello. Bene, questo che tu hai scelto, sarà il nostro anello di fidanzamento. Sarà un anello che terremo assieme. Ce ne cureremo assieme essendo il simbolo del nostro amore, che... è una nuova avventura, per me almeno. Dammi la mano..." tremante, Ethan alza il braccio e osserva con attenzione i movimenti fatti per mettere l'anello al suo dito e subito gli sembra più brillante quasi con vita propria, capace di risplendere dovunque. Gli si fionda al collo, meravigliandosi di questo strano affetto così.... dolcioso. (Per fortuna che non gli dà la sensazione del diabete)
E si tengono così, stretti senza dire una parola. L'uno tra le braccia dell'altro. In punta dei piedi. Il primo a staccarsi è Damiano che bacia ogni gemma dell'anello, seguito da Ethan.
"Okay... ti amo tanto tanto"
"Non quanto me"
"Fatico a crederlo... okay sta diventando imbarazzante, vieni"  scoppiano tutti e due a ridere, sia per la situazione davvero imbarazzante, sia per il poco di nervosismo creatosi in quei momenti.

Tornano a casa con due borse piene di vestiti ed un altro pacchettino per Ethan, senza che lui lo vedesse.
Lo aveva visto fissare un cinturino di pelle scuro, al di fuori della vetrina e sono entrati con la scusa che Damiano doveva vedere alcune felpe... se l'è fatto impacchettare e lo tiene nascosto nella tasca interna della giacca.

Tornati a casa, consegna questo pacchettino e le rispettive borse al ragazzino "ci vediamo domani Ethan, ciao tesoro"

31 Dicembre 2018

Questa volta sono a casa di Damiano, in camera sua a guardare un film con la Coca-Cola e le patatine, serata stile Ethan per capirci. Damiano preferirebbe una birra, ma Ethan essendo minorenne non può berla e... beh non voleva che bevessero cose diverse, quindi ha optato per la buona e vecchia Coca-Cola.
Ogni tanto si scambiano affettuosi baci ovunque: collo, viso, capelli, mani.

Escono in terrazzo alle 23.55 per aspettare i fuochi che ci sarebbero stati, e dalla camera di Damiano si vedevano oltretutto benissimo.
3... 2... 1... senti i botti, persone che applaudono, urlano "buon anno!" e bambini che giocano felici. Stanno mano nella mano, con gli occhi puntati al cielo e una coperta sulle spalle, Damiano dietro di lui "buon anno piccolo. Lo voglio iniziare con te"
"L'abbiamo già iniziato insieme... da un bel pezzo" sorride di un sorriso sincero, da un orecchio all'altro e si volta per baciarlo.
"Si, il nostro è iniziato la prima volta che ci siamo baciati. Questo è il capodanno dei comuni mortali. Noi siamo gli dèi oggi. Oggi e per sempre."
"Che pavoloni.... comunque non dovevi. Il cintuvino"
"Beh mi sono riscattato di un regalo che doveva essere una sorpresa... ci sono riuscito?"
"Oh... puoi divlo fovte!" Tornano dentro, dato che il freddo si fa sentire e permette ad Ethan di assaggiare lo spumante, ma solo un goccino.

Dopo aver chiamato genitori, amici, parenti da non si sa quale parte del mondo provengano, se ne tornano a letto con la copertina a dormire col sorriso sulle labbra.

Io oro bianco, tu diamante neroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora