"Perché sei qui con un quelle bovse?"
Scocciato, Damiano li lascia cadere a terra e si rivolge a lui con il viso grave."Succede che mia madre l'ha scoperto dal sito della scuola!" batte con forza la mano contro l'anta dell'armadio facendo sobbalzare Ethan.
"Succede che non vuole, succede che ti crede un approfittatore, che mi hai drogato e plagiato per fare questa cosa e ha detto che vuole mettermi in un centro di recupero per quelli come me!" Ethan ha gli occhi sgranati e la mascella fino a terra. Si riprende quasi subito però e benché gli venga il diabete, lo va ad abbracciare forte per farlo calmare.
"Quindi quel segno te l'ha fatto lei?"
"Si.. ma non mi fa nulla. Comunque sono qui per chiederti se posso stare qui un po'... qualche giorno"
"Si.. okay ma.. non so dove mettevti. Sai che non ho tanto spazio. Se vuoi dovmo sul divano ma non ce n'è abbastanza lo stesso-"
"Possiamo dormire assieme, così ci teniamo caldino. E prometto che devo solo dormire e farmi la doccia. Non vi do fastidio"
Ethan sorride "tvanquillo, non distuvbi. Mia madve savà felice.... cbedo... cvedo che ova dovvemmo divlo anche a lei..."
"Eh credo proprio di si... ma tua madre non è così... vedrai che non le dispiacerà" ora che è più calmo e rilassato, risponde all'abbraccio e posa un delicato bacio sulla fronte del ragazzino "grazie""Mi accompagni? Così se non veagisce bene puoi pvovave a spiegavle le cose come stanno, hai molto più polso di me"
"Certo, ti accompagno. Te l'ho detto che sono il tuo Angelo. Ricordi?"
Ethan diventa rosso "si, me lo vicovdo"Scendono e aspettano che la signora finisca di fare quello che sta facendo per poi sedersi tutti e 3.
"Mamma... vedi.. non so come divtelo. Pvometti che non ti avvabbi."
"Ethan? Amore mio cos'è successo? Mi sto preoccupando..."
"Niente mamma, a me niente. Dimmi solo che non ti avvabbi"
"Si okay, lo prometto."
"Okay.." fa un grande respiro "mi piacciono i vagazzi" a quell'affevmazione, si sente subito a disagio, il calore divampa sulle guance e sul petto mentre inizia a sudare e a giocare con il polsino delle maniche. Lei non risponde, rimane a guardarlo tra la compassione e la paura.
Compassione.. beh lo capisce che deve essere stato difficile dirlo per un ragazzo come lui sensibile e introverso. Paura... per molte cose.
Potrebbero usare questa cosa per prenderlo in giro, mettergli nomi strani addosso e fare i deficienti. Sa che corre tutti questi rischi e per un momento spera non sia vero. Ethan non è in grado di poter magari affrontare tutto questo.
"Mamma... vispondimi ti pvego" ha il cuore a mille e tiene una mano dentro quella di Damiano, il quale sta trattenendo il respiro quasi guardandola come se la stesse pregando
"Tesoro... Ethan, lo sai che... per me non è un problema. Se sei felice tu allora va bene." gli rivolge un sorriso accennato.Non le crede. No si vede che non vuole. Gli si riempiono gli occhi scuri di lacrime
"Mamma... ti pvego.. n-non divlo solo pev favmi felice..." lei in quello stesso istante si alza e va a stringerlo forte tra le braccia, cullandolo con dolci parole e il calore del suo corpo "Ethan lo penso davvero, non ti sto dicendo le bugie. Questa cosa mi va bene, anzi. Sai che non provo odio per nessuno. Se questo è quello che vuoi va bene okay?" Si stacca e si inginocchia per accarezzargli le guanciotte rigate dalle lacrime "oh su su, Ethan non piangere dai, dai che se no il sole se ne va"
Damiano non fa a meno di sorridere a quella frase, e pensare che per lui e la madre Ethan è la stessa cosa. La ragione della loro felicità, del sorriso sulle loro labbra.Ethan ricambia l'abbraccio ma insomma, sappiamo tutti che non fa troppe dimostrazioni d'affetto. "Gvazie mami, ti voglio tanto bene-" ha ancora la vice incrinata ma riesce a finire la frase e sente a tirarlo su, una mano sulla schiena che gliela accarezza con cerchi rilassanti.
"E poi un po' lo sospettavo amore mio..." sorride e provoca a tutti e tre una dolce risata sdrammatizzante."Mamma... c'è ancova una cosa che devo divti...."
"Si tesoro?"
"Io... io ho tvovato qualcuno con... con cui stave"
"Ohw.... sono felice per te orsetto!"
"Evita questi nomi, mami" sorride sincero, caldo e accogliente.
"Chi è il fortunato? Avanti non farmi stare sulle spine! Lo conosco?"
"Mmh.. si, divei di si" ha sempre un sorrivo stampato sul viso, leggero, ma che esprime tutta la sua gioia
"Vediamo... quello che era in classe tua.. quello con gli occhi verdi? Oh come si chiama... Luca?"
"No, non è lui"
"Allora quello alto alto e magrolino, dai quello che sta in banco con te. Mi hanno detto che avete un buon rapporto"Damiano inizia ad ingelosirsi. Non ne ha mai parlato. Mai. Nemmeno un accenno minimo su chi potesse essere. E questo Luca da dove esce? I movimenti sulla schiena dell'altro tendono ad essere più duri e segmentati. Quasi quasi se ne uscirebbe con un "hey chi cazzo è sto Luca? E quello in banco con te di cui non mi hai mai parlato?" ma per educazione e un minimo di dignità non lo fa.
"No mami, nemmeno Vincenzo. Eeh.... come te lo dico..." si gira verso Dam, che intanto ha nascosto la sua espressione di gelosia, quasi non mascherata fino ad allora
"Avanti Ethan! Dai non ce la faccio più!" esclama ridendo. "Ma lo conosco almeno o no?"
Ethan e Damiano si girano a guardarsi "si mami, lo conosci"
La donna sfoggia subito un sorriso a 32 denti e congiunge le mani battendole "oh dio! Congratulazioni amore mio! Siete bellissimi... davvero sono così felice! Finalmente hai trovato qualcuno mmh?" gli passa velocemente una mano sulla guancia
"Si mami, ci amiamo tanto"
"E da quanto?"
"Circa tre settimane, signora Torchio"
"Oh per piacere, non chiamarmi così... E troppo formale. Chiamami Sara"
"Certo, grazie." Anche Damiano sorride. È bello vedere sorridere anche Ethan per quelle rare volte le che lo fa. "Sig- Sara, ti posso parlare un attimo?"
"Si si certo, di che si tratta?"
"Ecco... mia madre non ha reagito allo stesso modo, e me ne sono andato quindi ho preso la mia roba e tutto. Potrei stare qui un po'-"
"-ma certo! Che domande sono? Ethan ti darà la sua stanza, starà sul divano. Vero tesoro?"
"Non preoccuparti, abbiamo trovato la soluzione. Condividiamo il letto così dormiremo anche meglio"
"Mmmh.... siete sicuri di starci?"
"Si mami anche l'ultima volta abbiamo fatto così, e ci siamo stati."
"Okay.... ma non fate cose- Ethan mi raccomando. Bada a quello che fai. Non perché non mi fidi eh, solo per precauzione"
"MAMMMMAAAAAA!" Ethan è tutto rosso e copre il viso con le mani, anche se è sicuro che non cambi nulla "non faccio niente, lo sai!"
"Mai dire mai..."
Damiano ride "nessun problema, capisco la situazione"
"Ecco bravo. Ben detto" si misero tutti e 3 a ridere per il disagio creatosi e per provare a far calmare Ethan.